11 APR 2002

Corte Internazionale: Un successo di Emma Bonino e di NPWJ

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Registrazione di "Corte Internazionale: Un successo di Emma Bonino e di NPWJ", registrato giovedì 11 aprile 2002 alle 00:00.
  • Il primo segmento di giurisdizione internazionale è diventato realtà: un'altra follia visionaria dei radicali si incarna nella storia <p>11 aprile 2001 - Oggi alle Nazioni Unite si celebra l'entrata in vigore della Corte Penale internazionale permanente, grazie al raggiungimento delle 60 ratifiche dello Statuto di Roma. Il segretario Generale dell'Onu, Kofi Annan è giunto in&nbsp;Italia per celebrare l'evento dalla capitale, dove nel 1998 si svolse la Conferenza diplomatica nella quale lo statuto fu approvato. <p>Annan domani sarà ospite di Ciampi al Quirinale, per presenziare alla cerimonia, cui è stata invitata anche Emma Bonino. Del resto la leader radicale, è stata protagonista di una fortissima azione politica per il raggiungimento dei due&nbsp;obiettivi, prima&nbsp;nel 1998 l’approvazione dello Statuto&nbsp;nella Conferenza di Roma, poi la pressione a livello internazionale per ragguingere le 60 ratifiche necessarie. <p>Non c'è Pace Senza Giustizia (No Peace Without Justice) <p>La nascita della Corte Penale internazionale, è stata una priorità politica dei radicali nell'ultimo decennio, ed ha trovato uno strumento di mobilitazione ed iniziativa politica in "Non c’è pace senza giustizia",&nbsp;Comitato di Parlamentari, Sindaci e cittadini per un nuovo diritto internazionale, costituito il 18 maggio 1994, su impulso di Emma Bonino e del Partito Radicale, il cui obiettivo è stato sin dall'inizio la creazione di un nuovo sistema di garanzia e giurisdizione internazionale, il sostegno ai Tribunali ad hoc e l’istituzione di una Corte Penale Internazionale permanente. <p>Con Non c'è Pace senza Giustizia, NGO conosciuta a livello internazionale come "No Peace Without Justice", infatti, i radicali si dotarono di uno strumento politico ed organizzativo per trasformare in realtà l'idea della creazione di una giurisdizione internazionale che inizialmente - come spesso acceda alle proposte radicali - apparve come una utopia irrealizzabile, una follia visionaria. <p>In realtà, nel corso degli anni, prima con il sostegno alla istituzione ed al funzionamento dei tribunali ad Hoc e poi con il sostegno alle varie fasi dell'istituzione della Corte Permanente, i radicali hanno fortemente contribuito alla trasformazione in realtà della propria visione di una giustizia sovranazionale. <p>Le iniziative e i numeri della mobilitazione radicale <p>Dal 1998 ad oggi, Non c'è Pace Senza Giustizia, il suo presidente Sergio Stanzani, il segretario&nbsp;generale, Gianfranco&nbsp;Dell'Alba hanno con Emma Bonino girato il mondo con conferenze regionali, hanno partecipati ai negoziati dell’ONU, hanno prodotto e pubblicazioni, hanno fornito assistenti legali a titolo gratuito alle delegazioni dei governi e hanno creato reti di parlamentari e di militanti, in una incessante azione per incrementare la consapevolezza pubblica e politica in tutto il mondo sulla necessità dull’istituzione di un efficace sistema di giustizia penale internazionale. <p>Alla fine del percorso, Non c’è Pace Senza Giustizia si trova ad aver organizzato 27 conferenze internazionali in collaborazione con le organizzazioni e i governi di tutte le regioni del mondo, coinvolgendo nel processo politico e decisionale di istituzione della Corte oltre 100 paesi. <p>Appuntamento al 17 luglio <p>Il prossimo obiettivo? Preparanre per il 17 luglio 2002 a Roma la celebrazione del quarto anniversario dell’approvazione dello Statuto e dell’effettiva entrata in vigore della giurisdizione della Corte Penale Internazionale con una grande manifestazione che veda la partecipazione di tutti coloro che hanno contribuito al conseguimento di questo straordinario successo.