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Il vicepresidente della Convenzione parla a nome dei socialisti europei e annuncia una serie di iniziative per fornire un contributo ai lavori della costituente europea Bruxelles, 16 aprile 2002 - La famiglia socialista all'interno della Convenzione Europea si sta organizzando per esprimere una propria visione sul futuro dell'Europa.
Questo l'annuncio di Giuliano Amato, vicepresidente della Convenzione, nel corso di una conferenza stampa a margine dei lavori della sessione plenaria.
La visione socialista sul futuro dell'UE Amato ha annuciato che il Pse sta organizzando dei gruppi di lavoro e … prevede di convocare un seminario questa estate che raccolga ne raccolga i risultati, al fine di produrre un documento che contenga la "visione socialista" su alcuni aspetti cruciali da sottoporre all'attenzione dell'organismo che sta riflettendo sul futuro dell'Europa.
"Non esiste - ha spiegato Amato - documento di carattere costituzionale nel quale non abbiano un ruolo i valori, le finalità e le impostazioni politiche" e dunque i socialisti intendono fornire il loro contributo, così come faranno le altre famiglie politiche.
Il vero successo della Convenzione - ha aggiunto Amato dipenderà dalla capacità di trovare il giusto "equilibrio" tra le varie impostazioni nel formulare le proprie raccomandazioni.
Giustizia sociale e diritti umani In particolare, Giuliano Amato ha sottolineato che per la famiglia socialista saranno cruciali soprattutto due elementi: anzitutto un'Europa che non si preoccupi solo del suo interno, ma che sappia guardare anche fuori di sè: "Per noi socialisti - ha detto Amato - non è meno importante che l'Europa lavori affinchè nel mondo esterno si riduca il divario tra riccheza e povertà e affinchè siano rispettati i diritti umani in tutte le occasioni possibili".
Si tratta, di affermare anche all'estero quei valori di "giustizia sociale" e "rispetto dei diritti umani" che l'Europa ha affermato al proprio interno.
Welfare europeo Il vicepresidente ha fatto esplicitamente riferimento a quello che viene definito il "modello sociale europeo", affermando che nell'ottica dei socialisti, pur non pensando ad un sistema-welfare unico di competenza comunitaria, debbano però essere individuati degli "standard comuni" dei quali gli stati membri tengano conto e che facilitino le politiche di coordinamento.
La Convenzione Europea, decisa dal Consiglio nel corso del vertice di Laeken dello scorso dicembre, è un organismo consultivo che dovrà redigere entro un anno le raccomandazioni per una riforma dei trattati dell'Unione in vista dell'Allargamento e delle riforme istituzionali da sottoporre alla prossima conferenza intergovernativa.
Questo l'annuncio di Giuliano Amato, vicepresidente della Convenzione, nel corso di una conferenza stampa a margine dei lavori della sessione plenaria.
La visione socialista sul futuro dell'UE Amato ha annuciato che il Pse sta organizzando dei gruppi di lavoro e … prevede di convocare un seminario questa estate che raccolga ne raccolga i risultati, al fine di produrre un documento che contenga la "visione socialista" su alcuni aspetti cruciali da sottoporre all'attenzione dell'organismo che sta riflettendo sul futuro dell'Europa.
"Non esiste - ha spiegato Amato - documento di carattere costituzionale nel quale non abbiano un ruolo i valori, le finalità e le impostazioni politiche" e dunque i socialisti intendono fornire il loro contributo, così come faranno le altre famiglie politiche.
Il vero successo della Convenzione - ha aggiunto Amato dipenderà dalla capacità di trovare il giusto "equilibrio" tra le varie impostazioni nel formulare le proprie raccomandazioni.
Giustizia sociale e diritti umani In particolare, Giuliano Amato ha sottolineato che per la famiglia socialista saranno cruciali soprattutto due elementi: anzitutto un'Europa che non si preoccupi solo del suo interno, ma che sappia guardare anche fuori di sè: "Per noi socialisti - ha detto Amato - non è meno importante che l'Europa lavori affinchè nel mondo esterno si riduca il divario tra riccheza e povertà e affinchè siano rispettati i diritti umani in tutte le occasioni possibili".
Si tratta, di affermare anche all'estero quei valori di "giustizia sociale" e "rispetto dei diritti umani" che l'Europa ha affermato al proprio interno.
Welfare europeo Il vicepresidente ha fatto esplicitamente riferimento a quello che viene definito il "modello sociale europeo", affermando che nell'ottica dei socialisti, pur non pensando ad un sistema-welfare unico di competenza comunitaria, debbano però essere individuati degli "standard comuni" dei quali gli stati membri tengano conto e che facilitino le politiche di coordinamento.
La Convenzione Europea, decisa dal Consiglio nel corso del vertice di Laeken dello scorso dicembre, è un organismo consultivo che dovrà redigere entro un anno le raccomandazioni per una riforma dei trattati dell'Unione in vista dell'Allargamento e delle riforme istituzionali da sottoporre alla prossima conferenza intergovernativa.
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