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Il Pr denuncia: Hanoi sta avviando la fase finale del lento sterminio del popolo delle montagne.
9 maggio 2001 - Il presidente del Consiglio Generale del partito Radicale, Marco Perduca denuncia la decisione presa dai Governi di Vietnam, Cambogia e Laos di raffozare i controlli delle forze armate sui confini adiacenti agli Altopiani Centrali del Vietnam in quanto "rappresenta una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra sui rifugiati del 1951, nonche’ l’ennesimo giro di vite della repressione che da decenni colpisce i popoli indigeni Montagnard".L'accordo indocinese "L’accordo … stipulato - sottolinea Perduca - prevede esplicitamente che se un cittadino di questi paesi attraversa per ragioni politiche i loro confini, tale questione debba essere affrontata e risolta dalle parti in causa il prima possibile e senza informare le istituzioni internazionali competenti".
"Si tratta dell’ennesima flagrante violazione della convenzione di Ginevra da parte di Hanoi e Phnom Penh che, a partire dal febbraio 2001, hanno ripetutamente violato le norme internazionali rimpatriando con la forza oltre 500 Montagnard fuggiti in Cambogia dalle persecuzione del regime Comunista del Vietnam".Perduca denuncia la decisione come l'avvio da parte del Vietnam della "fase finale del lento sterminio del popolo delle montagne".
L'indifferenza internazionale e la battaglia del Pr Da parte dell'esponente radicale anche la condanna per l'inerzia della comunita’ internazionale che, con la sola eccezione degli Stati Uniti, "continua ad assistere indifferente alle richieste di liberta’ religiosa, di restituzione delle terre confiscate e di autonomia rivendicate paficicamente con tecniche nonviolente da migliaia di persone".Il PR, per la battaglia in difesa del popolo montagnard dovrà affrontare la prossima settimana le accuse che il Governo di Hanoi a rivolto contro i radicali per a collaborazione coi Montagnard.
9 maggio 2001 - Il presidente del Consiglio Generale del partito Radicale, Marco Perduca denuncia la decisione presa dai Governi di Vietnam, Cambogia e Laos di raffozare i controlli delle forze armate sui confini adiacenti agli Altopiani Centrali del Vietnam in quanto "rappresenta una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra sui rifugiati del 1951, nonche’ l’ennesimo giro di vite della repressione che da decenni colpisce i popoli indigeni Montagnard".L'accordo indocinese "L’accordo … stipulato - sottolinea Perduca - prevede esplicitamente che se un cittadino di questi paesi attraversa per ragioni politiche i loro confini, tale questione debba essere affrontata e risolta dalle parti in causa il prima possibile e senza informare le istituzioni internazionali competenti".
"Si tratta dell’ennesima flagrante violazione della convenzione di Ginevra da parte di Hanoi e Phnom Penh che, a partire dal febbraio 2001, hanno ripetutamente violato le norme internazionali rimpatriando con la forza oltre 500 Montagnard fuggiti in Cambogia dalle persecuzione del regime Comunista del Vietnam".Perduca denuncia la decisione come l'avvio da parte del Vietnam della "fase finale del lento sterminio del popolo delle montagne".
L'indifferenza internazionale e la battaglia del Pr Da parte dell'esponente radicale anche la condanna per l'inerzia della comunita’ internazionale che, con la sola eccezione degli Stati Uniti, "continua ad assistere indifferente alle richieste di liberta’ religiosa, di restituzione delle terre confiscate e di autonomia rivendicate paficicamente con tecniche nonviolente da migliaia di persone".Il PR, per la battaglia in difesa del popolo montagnard dovrà affrontare la prossima settimana le accuse che il Governo di Hanoi a rivolto contro i radicali per a collaborazione coi Montagnard.
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