16 GIU 2002

Radicali: Conferenza stampa di Pannella a Gerusalemme per Israele nell'Ue

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Pannella ribadisce: Israele nell'Ue per una rivoluzione democratica nelle dittature arabe del Medio Oriente.

Il problema dei palestinesi non è avere uno stato nazionale, ma diritti e democraziaGerusalemme, 16 giugno 2002 - Marco Pannella, in missione in Israele, ha illustrato oggi all'Hotel King David la campagna da lui promossa per l'entrata di Israele nell'Unione Europea.

In una conferenza stampa Pannella ha sottolineato che Israele è l'unica democrazia, è una "marca di frontiera" delle democrazie europee in una regione governata da regimi dittatoriali.

L'adesione all'Ue permetterebbe a
Israele di assumersi maggiori rischi e fare maggiori concessioni per arrivare alla pace in Medio Oriente.Inoltre, l'ingresso di Israele nell'Ue, secondo il leader radicale, "è l'unica possibilità di andare verso una rivoluzione democratica in tutto il Medio Oriente, in Palestina come negli altri stati".

Israele, ha spiegato ancora l'europarlamentare, "può forse rappresentare lo 0,2% dell'intera superfice del Medio Oriente, ma gli stati arabi guardano a Israele come a una specie di tumore democratico di liberazione del Medio Oriente dalle varie forme di dittatura e di oppressione che lo caratterizzano".Necessario un movimento d'opinione per Israele nell'UePannella ha reso noto che hanno firmato a favore di Israele nell'Ue 45 europarlamentari e si è detto certo che se in Israele nascesse un forte movimento di opinione, nella società e tra gli intellettuali, che chiedesse l'adesione all'Ue, i governi israeliani ed europei sarebbero costretti a tenerne conto: "Mi si risponde che Israele non vorrà, ma è necessario mobilitare l'opinione pubblica, il problema di Israele nell'Ue è ingaggiare la battaglia, una volta ingaggiata è vinta, anche per liberare alla democrazia il Medio Oriente.

Sono certo - ha aggiunto - che se c'è la volontà politica, in poco tempo ci troveremmo a discutere degli artifizi tecnici della questione".La posizione anti-israeliana è dalla parte delle dittatureIl leader radicale ha spiegato che "la posizione anti-israeliana è contro i valori che pretende di rappresentare, è dalla parte delle più feroci dittature e del potere che opprime i propri popoli, regimi assassini della libertà e dei diritti e materialmente assassini di tutti coloro che sono dissidenti e non proni all'obbedienza.

Per quanto radicato l'antisemitismo - ha proseguito - finisce per essere una copertura per la conservazione del potere di classe nei confronti dei popoli e delle persone di questa regione".Affiora il problema fondamenale dei diritti degli arabi in Medio Oriente"Contrariamente a quanto ancora un mese fa si stimava, - ha notato Pannella - all'improvviso anche negli Usa e in Europa, l'icona di Arafat come leader di liberazione dei popoli, capace di guerra e di pace e impegnato a promuovere i diritti umani, è crollata e affiora finalmente il problema che esiste per tutti i popoli, anzitutto il problema dei diritti fondamentali: il primo problema non è quello di avere uno Stato, il diritto storico del 2000 non è quello ad avere uno stato indipendente, ma di essere donne e uomini che possono lottare per le proprie idee"."La pace, il pacifismo e la diplomazia avvengono tra Stati, tra vertici, - ha proseguito - ma dove non c'è diritto rispetto al potere, quel potere è più pericoloso e assassino, anche se parla la stessa lingua.

La nostra bandiera - ha chiarito Pannella - è Gandhi, opposta al pacifismo che distrugge pace, libertà e democrazia.

Nel mondo contemporaneo - ha osservato - lo stato nazionale può non essere contenitore di democrazia, pace, giustizia e libertà"."I diritti dei parlamentari arabi nella Knesset israeliana - ha quindi ricordato l'europarlamentare radicale - forse in Europa non ci sarebbero, perché siamo bravi, soprattutto in Italia, a togliere i diritti nelle emergenze, eppure loro lo sono da 50 anni.

E le donne arabe - ha concluso - avrebbero più diritti nella società israeliana che con 'questo' Stato palestinese".Israele privo di strategie di lungo termine e di 'interdipendenze'Ma Pannella ha anche indicato un difetto e una carenza di vedute di ampio respiro nella politica israeliana: "La scelta delle proprie interdipendenze è la cifra di tutte le democrazie e abbiamo espresso la convinzione che in Israele, costretta a vivere come assediata, non vi fosse respiro per una strategia politica di medio lungo termine.

Continuare a resistere come 0,2% - ha spiegato - è un nonsenso ed una menzogna, perchè è anche indubbio che continuare in una politica che non ha come strategia, che non ha la volontà di creare interdipendenza come i 53 stati Usa, o i 16 dell'Ue è profondamente errato e la classe politica israeliana è molto indebolita dal carattere continentale e non aglosassone della sua configurazione istituzionale".Pannella domani ricevuto dal Presidente KatsavOltre ad incontrare in giornata molti dei firmatari e dei potenziali sostenitori della sua iniziativa, Pannella sarà ricevuto domani mattina dal presidente dello stato Moshe Katzav e sono previsti incontri con altre personalità politiche e forse con lo stesso premier Ariel Sharon.

Ieri sera Pannella ha fatto visita al ricostruito caffè Moment di Gerusalemme per rendere omaggio alla memoria delle 12 vittime "assassinate (tre mesi fà, n.d.r.) da un terrorista omicida palestinese"."La riapertura del caffè - ha commentato - testimonia la vitalità della democrazia israeliana che non si arrende al terrorismo.

Questo però non è sufficiente: occorre provocare la rivoluzione democratica e 'israeliana' nei paesi arabi, dove tutti devono godere dei diritti civili e politici di cui già oggi godono gli arabi israeliani".

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  • Pannella, introduzione e presentazione della delegazione radicale

    <br>Indice
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  • La pluriennale consuetudine con Israele

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  • "Io agente della Cia e del Mossad"

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  • Israele è l'annuncio di tumore democratico in Medio Oriente

    0:06 Durata: 2 min 30 sec
  • Sono un neo-gandhiano, opposto al pacifismo che distrugge pace, libertà e democrazia

    0:08 Durata: 1 min 51 sec
  • Lo stato nazionale non può essere contenitore di pace e democrazia

    0:10 Durata: 2 min 30 sec
  • Le scelte sbagliate di Israele

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  • L'iniziativa all'Europarlamento per Israele nell'UE

    0:21 Durata: 4 min 7 sec
  • Il crollo dell'immagine internazionale di Arafat

    0:25 Durata: 1 min 22 sec
  • Il diritto storico non è quello ad avere uno stato indipendente, ma a poter lottare per le proprie idee

    0:27 Durata: 2 min 44 sec
  • Necessario mobilitare l'opinione pubblica

    <br>Risposte alle domande dei giornalisti
    0:33 Durata: 4 min 50 sec
  • La questione dei diritti e della democrazia per gli arabi del Medio Oriente

    0:38 Durata: 13 min 35 sec
  • L'incontro di domani con il presidente Katsav: la prospettiva di Israele nell'Ue vista con favore

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  • Israele vede con favore prospettiva entrata nell'Ue: ingaggiata la battaglia è vinta

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  • Comunicazioni finali

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