15 GIU 2002

Pannella a Gerusalemme: Visita al Caffè Moment, Omaggio alle vittime del terrorismo

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Gerusalemme, 15 giugno 2002 - Di seguito il testo che Marco Pannella ha scritto in occasione della riapertura del caffè Moment di Gerusalemme dove il leader radicale, insieme alla delegazione del PRT, ha reso omaggio alle 13 vittime della strage avvenuta l'11 marzo scorso compiuta ad opera di un kamikaze.

"Amiche e amici, fratelli e sorelle, compagne e compagni d'Israele, di Gerusalemme, del mondo della democrazia, del diritto e dei diritti umani, politici, civili anche nel e per il Medio Oriente.

Sono qui con i miei compagni del Partito Radicale Transnazionale e di Radicali Italiani Yasha
Reibman, David Carretta, Antonio Cerrone, Sergio Rovasio e Martin Schulthes, sono qui quale deputato del Parlamento Europeo, anche a nome e per conto di Emma Bonino, Marco Cappato, Benedetto Della Vedova, Olivier Dupuis, Gianfranco Dell'Alba, Maurizio Turco, anch'essi parlamentari europei.

"Siamo qui, con voi, per partecipare a questa nuova ripresa della vita, dei suoi diritti, dei suoi ideali, delle sue speranze, dei suoi luoghi di dialogo, di amicizia, di letizia, di pace.

Proprio qui dove l'altro Medio Oriente quale oggi si manifesta nel segno della violenza, dell'assassinio, dell'odio, del fanatismo, dell'oppressione, dei propri popoli, della negazione dei diritti umani, dalle donne agli uomini che lo abitano, ha fatto stragi di donne e uomini liberi, colpevoli di appartenere ad una nazione dove democrazia e diritti vivono drammaticamente assediati, ma vivono e si affermano malgrado cinquanta anni di guerra loro imposti"."Noi siamo il solo Partito gandhiano, neogandhiano, nonviolento, transnazionale, impegnato per la globalizzazione della democrazia, della libertà, dei diritti umani, civili, politici.

Per questo siamo con voi, fra di voi, vostri".

"Parte anche, fra di voi, con coloro che affermano, che sanno, che non c'è pace senza libertà e senza giustizia, e agiscono e lottano di conseguenza.

Per noi, essere con voi, con Israele è anche il solo modo che oggi conosciamo per lottare per la liberazione e la libertà di tutte le donne e tutti gli uomini e le donne palestinesi, arabi, islamici, di tutto il Medio Oriente"."Il terrorismo, il fanatismo fondamentalista, la violenza contro i propri popoli, dei regimi del Medio Oriente, contro Israele che può essere determinante ed è necessario per una rivoluzione democratica, laica, civile, di quei paesi, vanno combattuti senza sosta e senza remore, senza quelle che furono le tragiche illusioni di poter vivere in pace con i nazismi, i fascismi, i comunismi, i fantasmi che hanno sterminato centinaia di milioni di individui nel secolo passato, e continuano a farlo, o a prepararlo, a tentarlo"."Politicamente va perseguita la israelizzazione del Medio Oriente, per la vita e la libertà di tutte le persone che lo abitano".

"Questo noi vogliamo e dichiariamo di volere, anche con la nostra battaglia per quattrocento milioni di europei e dei loro Stati indipendenti".

"Stasera siamo con voi perché è necessario, giusto, urgente, non mutare la propria voglia di vivere per paura della morte.

È quello che le organizzazioni che si esprimono anche con il terrorismo vorrebbero: ottenere che facessimo olocausto del nostro vivere prima ancora di rischiare di perderlo in caso di loro vittoria".

"Invece stiamo qui, nel ricordo, nella memoria, dei nostri cari assassinati, a brindare insieme alla nostra amicizia, alla letizia, alla convivibilità in e di Gerusalemme e in e di Israele".

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