31 LUG 2002

Quirinale: Csm, Cerimonia di insediamento nuovi consiglieri e di commiato degli uscenti

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Ciampi esalta il lavoro del Csm e il ruolo della magistratura nell'ordinamento democratico.

Verde: Non abbiamo mai travalicato i limiti costituzionali Roma, 31 luglio 2002 - Alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e delle più alte cariche dello stato, si è svolta questa mattina al Quirinale la cerimonia di commiato dei componenti il Csm uscente e l'insediamento del Consiglio nella nuova composizione.

Ancorchè l'appuntamento sia giunto nel clima politico di alta conflittualità, il protocollo ufficiale del Quirinale non ha lasciato spazio alle polemiche politiche in
corso ed alla tensione in atto anche nello stesso Csm per la nomina del nuovo vicepresidente.

Negli interventi, costante è stato il richiamo al prestigio dell'organo di autogoverno della magistratura e più in generale al ruolo fondamentale della magistratura nell'assetto istituzionale e democratico del paese.

Ciampi esalta il lavoro del Csm e il ruolo della magistratura E' stato lo stesso Ciampi a voler ribadire la propria convinzione che l'autonomia e l'indipendenza della magistratura sono "principi cardine dell'ordinamento costituzionale" e che "rappresentano una garanzia intangibile e un bene pubblico che non possono essere sacrificati ad alcuna altra esigenza".

Dal Capo dello Stato sono giunte parole di elogio nei confronti del Consiglio uscente di cui ha esaltato il lavoro: "Il Consiglio - ha detto Ciampi - ha saputo dimostrare serenità e determinazione, costituendo un punto di riferimento consapevole dell'importanza che i temi della giustizia e del suo funzionamento rappresentano per ogni cittadino".

E' stato lo stesso Capo dello stato a ricordare che il quadriennio trascorso è stato un periodo difficile "durante il quale non sono mancati momenti di tensione", ma per Ciampi il Csm "ha saputo mostrare senso della misura oltre che senso delle istituzioni, anche quando le passioni potevano rischiare di prevalere sulla ragione".

Il primo compito per il nuovo Consiglio Quanto al nuovo Consiglio, la prima esortazione di Ciampi è stata quella di "prendere urgente spunto" dalle iniziative già assnte "per superare le inefficienze della giustizia" dalle quali - ha ricordato il Capo dello Stato - "deriva la grave conseguenza di una durata eccessiva dei processi, che colloca l'Italia da gran tempo in posizione di imputata presso la Corte di Strasburgo".

Quanto fatto finora, ha contribuito "ad arrestare la tendenza al peggioramento, ma ciò non basta" ha sottolineato Ciampi per il quale "il problema è tuttora aperto, di grave momento, fondamentale per il normale svolgimento della nostra vita democratica".

Le rivendicazioni di Verde In precedenza aveva preso la parola il vicepresidente Giovanni Verde, in un intervento caratterizzato dalla "orgogliosa rivendicazione" dell'attività svolta.

In particolare, il vicepresidente uscente ha voluto repingere la critica "di aver invaso le competenze altrui e di aver tracimato dai confrini assegnati dalla costituzione" affermando che essa non è stata mai fondata.

"In questi giorni - ha detto Verde - ho riletto le nostre deliberazioni a difesa della magistratura per vedere se avessimo travalicato i limiti: ritengo che siamo stati rispettosi e per questo consegnamo ai nostri successori un'istituzione che di fronte all'opinione pubblica gode di accresciuto prestigio e di quella forza che nasce dall'autorevolezza conquistata sul campo".

La cerimonia si è conclusa con la presentazione ufficiale dei nuovi componenti e con la consegna di medaglie ricordo ai consiglieri uscenti.

Domani (giovedi), primo banco di prova per il nuovo consiglio, chiamato all'elezione del vicepresidente.

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