06 SET 2002

Governo: Via libera alla regolarizzazione dei lavoratori immigrati

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Superato lo scoglio dei contratti: potranno essere anche a tempo determinato, ma non inferiori ad un annoRoma, 6 settembre 2002 - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sulla regolarizzazione degli immigrati che lavorano come subordinati.

Dopo quella che anche i protagonisti hanno descritto come un'animata discussione l'accordo è stato raggiunto: i contratti di lavoro che consentiranno la regolarizzazione degli immigrati extracomunitari potranno essere a tempo indeterminato o per un periodo non inferiore ad un anno.

Questa doppia possibilità ha consentito di trovare un compromesso
tra le posizioni della Lega e quelle dei centristi.

Infatti, il ministro Buttiglione si è dichiarato "moderamente soddisfatto" per la soluzione adottata.

"E' scomparso il riferimento al solo contratto a tempo indeterminato che sarebbe stato drammaticamente penalizzante" ha sottolineato Buttiglione.

Maroni: Eviteremo abusi Anche il ministro del Welfare Roberto Maroni si e' detto "soddisfatto", poichè la soluzione adottata eviterà gli abusi, sia "garantendo agli extracomunitari un contratto a tempo indeterminato, ma anche accogliendo parzialmente le richieste fatte da alcuni colleghi, con un contratto non a tempo indeterminato ma che corrisponda al primo periodo di verifica, cioè alla scadenza del contratto del permesso di soggiorno".

Infatti - ha precisato il ministro - "gli extracomunitari che saranno legalizzati avranno un permesso di soggiorno di un anno".

Inoltre, per evitare frodi e abusi "la richiesta di emersione dal lavoro dovra' essere sottoscritta dal datore di lavoro o da un suo delegato".

I termini Maroni ha anche precisato che il permesso di soggiorno sarà dato agli immigrati che lavorano nel nostro paese dal 10 giugno (tre mesi prima del termine stabilito per presentare la documentazione) e non nei tre mesi precedenti all'entrata in vigore della legge Bossi-Fini.

Per la regolarizzazione dei lavoratori subordinati ci saranno 30 giorni di tempo, mentre per legalizzare colf e badanti i giorni a disposizione saranno 60.

Impronte digitali Il governo ha approvato anche il decreto che impone la registrazione delle impronte digitali per tutti gli italiani, ai quali sarà concessa una carta di identità elettronica entro il 2004.

Entro un anno, invece, saranno prese le impronte digitali agli extracomunitari che vivono nel nostro paese.

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