14 NOV 2002

Il Papa in Parlamento: Il commento di Silvio Berlusconi ad Excalibur (Rai2)

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Il premier: "Abbiamo salutato un campione della democrazia che da sempre si batte per la libertà e per la verità"Roma, 14 novembre 2002 - Con un messaggio registrato, trasmesso dalla trasmissione 'Excalibur' su Raidue, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha commentato la "storica" visita del Papa in Parlamento, a conclusione della giornata che ha visto Giovanni Paolo II più che mai attore principale della politica italiana.

"Per chi si dedica alla cosa pubblica - ha affermato Berlusconi - questa visita è non solo un evento storico, ma è anche una esortazione ad un impegno
costante, un impegno a favore dei valori universali della libertà, della pace, del progresso sociale ed economico.

In una parola: del bene comune di tutti gli uomini e di tutti i popoli".

"Credo che tutti gli uomini amanti della libertà, cattolici o laici o fedeli di qualunque religione, siano profondamente colpiti dalla grandiosa testimonianza che, per un quarto di secolo, Giovanni Paolo II ha dato in ogni angolo del mondo in difesa dei diritti umani, in difesa della dignità, in difesa dell'inviolabilità della persona, in difesa dei perseguitati, levando la sua voce - ha sottolineato il premier - contro ogni forma di totalitarismo, contro ogni forma di oppressione e di oltraggio all'umanità".

"Giovanni Paolo II - ha concluso - è il Papa che con la sua predicazione sulla libertà e sulla dignità dell'uomo ha contribuito al crollo del comunismo sovietico ed ha aperto il cammino verso la riunificazione dell'Europa".''Egli e' per i cattolici il successore di Pietro, per i laici un autorita' morale indiscussa che ha anche riconosciuto i valori positivi del mercato, dell'economia di mercato, e ha indicato ai Paesi dell'occidente dei traguardi di solidarieta', di rispetto di ogni essere umani di sostegno ai poveri, a coloro che sono emarginati nelle societa' del benessere".

"Per questo - ha concluso - insieme a tutte le autorita' dello Stato italiano, abbiamo accolto la storica visita in Parlamento con profonda gratitudine per avere, egli, accettato il nostro invito''.

"Abbiamo guardato a lui non solo come al successore di Pietro, come al capo della Chiesa cattolica, ma anche come al campione della democrazia, il campione che da sempre si batte per la libertà e per la verità, quei sentimenti nobili, coraggiosi che debbono sempre muovere i cuori e le coscienze di ognuno di noi". .

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