23 GEN 2003

Magistratura Democratica: XIV Congresso Nazionale, Sessione d'apertura (relazione di Castelli, interventi di Rognoni e Fassino)

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SOMMARIO / Roma, 23 gennaio 2003 - Con la relazione introduttiva del segretario Claudio Castelli si è aperto a Roma, al Palazzo Frentani il quattordicesimo congresso di Magistratura Democratica, corrente dell'Anm tra quelle più attivamente impegnate nel contrasto all'azione del governo Berlusconi.

In tal senso, la relazione di Castelli è stata una vera e propria requisitoria contro la politica del centrodestra: il segretario di MD ha denunciato un vero e proprio attacco alla giursdizione ed ai diritti portato avanti dall'attuale governo.

Al centro delle contestazioni dell'esponente della
magistratura associata non solo tutte le leggi già approvate dalla Casa delle Libertà, ma anche le proposte di riforma che il centrodestra ha messo in cantiere.

Emblematico in tal senso, il mancato invito al ministro di giustizia, Roberto Castelli: l'omonimo segretario di MD ha affermato che nonostante volontà di dialogo sempre manifestata da MD, il ministro si è rivelato un interlocutore "insensibile" alle esigenze della magistratura.Apprezzamento per la relazione del segretario è giunta dal vicepresidente del Csm, Virginio Rognoni che si è particolarmente soffermato sul passaggio nel quale Claudio Castelli ha criticato il "corporativismo".

Rognoni, però, ha colto l'occasione per difendere le prerogative del CSM, rivendicando il diritto "di esprimersi su prospettive di legislazione".Consensi pieni alla relazione di Castelli sono giunti anche da Piero Fassino, che non ha lesinato pesanti critiche all'operato del governo, giudicato come un'opera di "delegittimazione della magistratura" e parlando di "tempi cupi" per la giustizia.

Fassino ha poi rassicurato la platea, a nome di tutto il centrosinistra, garantendo che "l'opposizione non propone la separazione delle carriere", sottolineando più volte la necessità di un rapido cambio di rotta nella politica sulla giustizia.

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