11 GEN 2002

Governo: Conferenza stampa di Berlusconi, Giscard d'Estaing e Amato al termine dell'incontro a Palazzo Chigi

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Dal presidente della Convenzione per la Costituzione Europea un attestato di fiducia nei confronti di Berlusconi, il quale assicura il pieno sostegno dell'Italia al processo di riforma istituzionale.Roma, 11 gennaio 2001 - Oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è incontrato a Palazzo Chigi con il presidente della Convenzione per la riforma delle istituzioni europee, Valery Giscard D'Estaing, e il vice presidente Giuliano Amato, presente Gianfranco Fini, vicepresidente del Consiglio dei ministri.

Da parte dell'Italia ci sarà la "collaborazione piu' assoluta e totale del governo
italiano" e il "convincimento profondo" di tutto l'esecutivo sulla scelta europeista italiana.

Questa l'assicurazione giunta da parte di Berlusconi ai vertici della Convenzione Europea.Parlando dei contenuti della riforma delle istituzioni europee, Berlusconi ha quindi affermato: "Credo che nessuno in Europa possa permettersi oggi di fare il 'Pierino' della situazione e di venir fuori a raccontare qual è la sua proposta di riforma, perche' questo lavoro spetta alla Convenzione europea, che darà delle opzioni alla Conferenza intergovernativa".

Berlusconi, "non mettere il carro davanti ai buoi" Un importante capitolo della riforma dele istituzioni europee riguarda la controversa questione delle materie a cui estendere il principio del voto a maggioranza qualificata o semplice nel processo decisionale della UE.

Rispondendo ad una domanda su tale questione, il presidente del Consiglio italiano ha avvertito "di non mettere il carro davanti ai buoi".

''Non ci sarebbbe stata ragione di ricorrere a una Convenzione e di lasciare un anno di lavoro alla Convenzione se tutti avessimo delle risposte in quella direzione", ha affermato il premier, secondo il quale "se qualcuno lo facesse sarebbe criticabile, perche' significherebbe voler fare il primo della classe, in una situazione nella quale il risultato finale verra' fuori dall'accordo di 15 paesi".Il governo italiano nominerà un suo rappresentante nella Convenzione Berlusconi ha poi chiarito che il governo italiano nominerà un suo rappresentante nella Convenzione ed ha precisato: "E' vero che durante le due ore di sosta che sono servite per arrivare a nominare il presidente Giscard D'Estaing e i due vice presidenti ho parlato con il premier belga e ho detto che ero anche disposto, se fosse stato necessario per trovare un accordo, a indicare nel presidente Amato il membro indicato dal governo italiano.

Ma poi, nelle successive conversazioni anche con gli altri permier, si e' andati verso la formula che e' stata poi espressa nel documento approvato all'unanimita' a Laeken".

"La formula e' letterale e inequivoca - ha concluso Berlusconi - e noi ci atterremo alla formula del documento".

Chi rappresenta Giuliano Amato? Giuliano Amato ha confermato le parole di Berlusconi, affermando che la risposta al quesito 'Chi rappresenta Giuliano Amato?' si trova nel testo della dichiarazione di Laeken: "Il consiglio europeo ha designato Valery Giscard D'Estaing, come presidente della Convenzione e Giuliano Amato e Jean-Luc Dehaene come vice presidenti...

Quindi è di tutta evidenza che il presidente e i due vice-presidenti non rappresentano, e secondo me non devono rappresentare, i loro governi.

Il loro mandato è un mandato rappresentativo dell'intero Consiglio europeo".

Inoltre, Amato ha precisato che "fino a quando non saranno designati i componenti della convenzione, Giscard D'Estaing ed io abbiamo una funzione puramente organizzativa".

D'Estaing getta acqua sul fuoco Ed è proprio D'Estaing ha gettare acqua sul fuoco delle polemiche degli ultimi giorni: "Tra Italia ed Europa c'e' un legame indissolubile e Berlusconi mi ha assicurato che lavorera' per il successo della Convenzione europea", afferma il presidente della convenzione europea, che aggiunge di essere soddisfatto degli attestati di 'fede' europeista del governo italiano ricevute oggi dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dal suo vice Gianfranco Fini.

"Ritengo - ha dichiarato Giscard - che non ci possa essere un'Europa senza l'Italia e che non ci possono essere molte possibilita' di un futuro per l'Italia, come per nessun altro dei nostri paesi, senza il successo dell'Europa".Il contributo "attivo e importante" dell'Italia Il presidente della Convenzione si è detto "felice" di essere venuto in Italia per chiedere, e raccogliere, il contributo "attivo e importante" per il successo della Convenzione stessa.

Infine, il presidente della convenzione europea ha chiesto a Berlusconi di nominare possibilmente entro la fine del mese i rappresentanti italiani in seno alla Convenzione in modo da poter dare il via ai lavori nei tempi previsti, cioè dal primo marzo.

Durante la conferenza stampa c'è stato anche un breve intervento del vicepresidente del Consiglio italiano, Gianfranco Fini, il quale ha preso la parola per "ribadire che tutto il governo italiano ha voluto la Convenzione, senza alcuna eccezione, e tutto il governo italiano si sente "impegnato per il successo della medesima".

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