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Berlusconi incassa gli attestati del ministro degli esteri spagnolo e respinge l'accusa di euroscetticismo nei confronti del suo governo.
"E' stata semplicemnte ribaltata la verità".
Poi la sfida: "Piu' mi attaccano e più mi piace".
Roma, 11 gennaio 2001 - Sembra in gran forma Silvio Berlusconi quando giunge in sala stampa per incontrare i giornalisti insieme al ministro degli esteri spagnolo, Josep Piquè, nonostante sia tarda serata.
Per il Cavaliere è il primo incontro ufficiale nella nuova duplice veste di premier e ministro degli esteri, ed esso giunge al termine del colloquio svoltosi … nel pomeriggio con i vertici della Convenzione Euroepa.
Entrambi gli incontri gli sono serviti per cancellare i dubbi di euroscetticismo che si erano levati da più parti con le polemiche di inizio anno culminate nelle dimissioni di Renato Ruggiero.Sintonia assoluta in EuropaChe questo venerdi abbia fortemente giovato alla reputazione europea del proprio governo, Silvio Berlusconi non lo nasconde affatto, anzi lo ostenta e parla come aveva già fatto al termine dell'incontro con Giscard d'Estaing di "sintonia assoluta" con il rappresentante del governo spagnolo, presidente di turno dell'Unione Europea.Non solo, con la verve dei giorni migliori Berlusconi si lascia andare in battute ed ampi sorrisi come quando Piquè si rifiuta di rispondere ad una domanda sul futuro ministro degli esteri italiano e Berlusconi chiosa: "Comunque, come ministro degli esteri mi trova bravissimo".
Piu' mi attaccano e più mi piacePiù avanti, dopo aver elencato tutti gli obiettivi raggiunti dal proprio governo: "Sono assolutamente sereno, stiamo cambiando l'Italia, ho un'indice di gradimento del 64% e vado avanti".
Poi aggiunge picchiando una mano sul tavolo: "Sono particolarmente portato alla lotta, quindi più mi attaccano, più mi piace".Le accuse? Ribaltano la veritàNon manca il Cavaliere di stigmatizzare l'atteggiamento di certa stampa che ha interpretato "le singole opinioni personali di qualche ministro" come una manifestazione di euroscetticismo.
Ma - attacca Berusconi - voler attribuire questa valenza alle dichiarazioni dei ministri di un governo "che è il più europeista di tutti" vuol dire semplicemnte "ribaltare la verità".Dunque, chiarisce Berlusconi, Martino aveva solo detto che l'euro non basta, ma serve una politica economica europeoa e Tremonti ha chiesto più Europa in politica estera.
Bossi giustamente preoccupato dall'uso politico della giustiziaQuanto a Bossi, il premier riconduice le esternazioni del ministro leghista, "colpito come altri da certi usi politici della giustizia", alle "giuste preoccupazioni" legate alla faccenda del mandato di cattura europeo.
Infatti - spiega Berlusconi - "un mandato di cattura del genere potrebbe magari giungere dalla dei paesi dell'Est dove la magistratura è rimasta la stessa di quella esistente sotto i paesi totalitari".
Il Cavaliere, non manca però di sottolineare che quella del mandato di cattura europeo è una riforma "che parte dall'alto e non dal basso"Il programma spagnoloQuanto a Joseb Piquè, il ministro spagnolo ha illustrato le priorità del semestre di presidenza spagnolo, dalla lotta al terrorismo alla costituzione di uno spazio giuridico comune, dalla piena attuazione di tutte le potenzialità derivanti dall'introduzione dell'Euro al processo di allargamento, ulteriore tappa storica dell'Unione Europea.Pique' ha anche annunciato un imminente visita in Medio Oriente, ed un impegno europeo per la situazione argentina, ma soprattutto non ha mancato l'occasione per ribadire la fiducia del governo spagnolo nell'Europeismo italiano e di Silvio Berlusconi, offrendo al Cavaliere un'altra occasione per gongolare.
"E' stata semplicemnte ribaltata la verità".
Poi la sfida: "Piu' mi attaccano e più mi piace".
Roma, 11 gennaio 2001 - Sembra in gran forma Silvio Berlusconi quando giunge in sala stampa per incontrare i giornalisti insieme al ministro degli esteri spagnolo, Josep Piquè, nonostante sia tarda serata.
Per il Cavaliere è il primo incontro ufficiale nella nuova duplice veste di premier e ministro degli esteri, ed esso giunge al termine del colloquio svoltosi … nel pomeriggio con i vertici della Convenzione Euroepa.
Entrambi gli incontri gli sono serviti per cancellare i dubbi di euroscetticismo che si erano levati da più parti con le polemiche di inizio anno culminate nelle dimissioni di Renato Ruggiero.Sintonia assoluta in EuropaChe questo venerdi abbia fortemente giovato alla reputazione europea del proprio governo, Silvio Berlusconi non lo nasconde affatto, anzi lo ostenta e parla come aveva già fatto al termine dell'incontro con Giscard d'Estaing di "sintonia assoluta" con il rappresentante del governo spagnolo, presidente di turno dell'Unione Europea.Non solo, con la verve dei giorni migliori Berlusconi si lascia andare in battute ed ampi sorrisi come quando Piquè si rifiuta di rispondere ad una domanda sul futuro ministro degli esteri italiano e Berlusconi chiosa: "Comunque, come ministro degli esteri mi trova bravissimo".
Piu' mi attaccano e più mi piacePiù avanti, dopo aver elencato tutti gli obiettivi raggiunti dal proprio governo: "Sono assolutamente sereno, stiamo cambiando l'Italia, ho un'indice di gradimento del 64% e vado avanti".
Poi aggiunge picchiando una mano sul tavolo: "Sono particolarmente portato alla lotta, quindi più mi attaccano, più mi piace".Le accuse? Ribaltano la veritàNon manca il Cavaliere di stigmatizzare l'atteggiamento di certa stampa che ha interpretato "le singole opinioni personali di qualche ministro" come una manifestazione di euroscetticismo.
Ma - attacca Berusconi - voler attribuire questa valenza alle dichiarazioni dei ministri di un governo "che è il più europeista di tutti" vuol dire semplicemnte "ribaltare la verità".Dunque, chiarisce Berlusconi, Martino aveva solo detto che l'euro non basta, ma serve una politica economica europeoa e Tremonti ha chiesto più Europa in politica estera.
Bossi giustamente preoccupato dall'uso politico della giustiziaQuanto a Bossi, il premier riconduice le esternazioni del ministro leghista, "colpito come altri da certi usi politici della giustizia", alle "giuste preoccupazioni" legate alla faccenda del mandato di cattura europeo.
Infatti - spiega Berlusconi - "un mandato di cattura del genere potrebbe magari giungere dalla dei paesi dell'Est dove la magistratura è rimasta la stessa di quella esistente sotto i paesi totalitari".
Il Cavaliere, non manca però di sottolineare che quella del mandato di cattura europeo è una riforma "che parte dall'alto e non dal basso"Il programma spagnoloQuanto a Joseb Piquè, il ministro spagnolo ha illustrato le priorità del semestre di presidenza spagnolo, dalla lotta al terrorismo alla costituzione di uno spazio giuridico comune, dalla piena attuazione di tutte le potenzialità derivanti dall'introduzione dell'Euro al processo di allargamento, ulteriore tappa storica dell'Unione Europea.Pique' ha anche annunciato un imminente visita in Medio Oriente, ed un impegno europeo per la situazione argentina, ma soprattutto non ha mancato l'occasione per ribadire la fiducia del governo spagnolo nell'Europeismo italiano e di Silvio Berlusconi, offrendo al Cavaliere un'altra occasione per gongolare.
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