04 NOV 2000

Pannella: «La Cei e il Papa trattano l'Italia come un paese del Terzo mondo»

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 28 min
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Nel giorno del "Giubileo dei parlamentari e dei Governanti", Marco Pannella onora la memoria di Giordano Bruno e chiama alla lotta anticlericale contro l'ingerenza Vaticana.

Un invito all'attenzione, a partire dalla scelta del Papa di proclamare santo protettore dei governanti e dei parlamentari, quel Tommaso Moro che da politico «metteva a morte coloro che avevano una fede diversa».

Registrazione audio di "Pannella: «La Cei e il Papa trattano l'Italia come un paese del Terzo mondo»", registrato sabato 4 novembre 2000 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 28
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  • Roma, 4 ottobre 2000 - Mentre le sale del Vaticano si sono aperte quest'oggi a cinquemila deputati, senatori e capi di stato di 92 paesi, mentre i vertici della politica italiana si sono genuflessi al cospetto di Giovanni Paolo II, i Radicali hanno tenuto una manifestazione anticlericale nella storica piazza romana di Capo de' Fiori. Intervenendo dal palco ai piedi della statua di Giordano Bruno, simbolo delle vittime dell'intolleranza e della violenza clericale, Marco Pannella ha invitato all'attenzione sull'ondata di clericalismo che sta montando nel nostro paese,prendendo spunto dalla proclamazione da parte del Papa, di Tommaso Moro come "Protettore dei governanti e dei politici". Pannella ha anche ricordato come tra i promotori della richiesta al Papa vi fossero Cossiga, Andreotti e Massimo D'Alema.<br> <br>
  • Vai alla scheda della manifestazione anticlericale dei Radicali

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  • «Da governante, metteva a morte chi aveva una fede diversa»

    Invitando tutti alla riflessione sulle iniziative assunte dalla Chiesa Cattolica, Pannella ha parlato della figura storica di Moro: «se Tommaso Moro è morto scrivendo pagine alte di rigore e di vigore della propria fede, questo stesso Tommaso Moro, finché è stato governante, ha messo a morte e impiccato decine di persone accusate di essere eretiche. Si è santificato quindi qualcuno che nel momento in cui è restato solo con la propria coscienza e la propria fede è stato omologato ai Giordano Bruno e ai tanti che lui aveva messo a morte per impedire loro di continuare a professare la propria fede».<br> <br>
    0:04 Durata: 2 min 29 sec
  • I Radicali nel prossimo Parlamento

    Infine, il riferimento alla «necessaria» presenza radicale nel prossimo Parlamento, e l'appello alle personalità di Polo e Ulivo per garantirla attraverso il voto nel proporzionale. «Possibile - chiede Pannella - che non ci sia una persona di peso del Polo o dell'Ulivo che dica: ci uniamo per chiedere che la scheda proporzionale garantisca la presenza dei militanti di Ernesto Rossi, dei militanti veri di Rosselli, dei militanti della Destra storica, quindi della sinistra liberale, del cattolico Luigi Einaudi»?<br> <br>
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  • «La Cei e il Papa trattano l'Italia come una paese del Terzo mondo»

    Venendo alle cose di questi giorni, Pannella ha poi commentato l'ingerenza del Vaticano nella politica e nella società italiane, e la sua opposizione alla messa in commercio della cosiddetta "pillola del giorno dopo". «La pillola del giorno dopo si usa in dodici paesi europei e lì i farmacisti e i medici non sono stati invitati a fare obiezione di coscienza». Secondo Pannella, questo dimostra «il disprezzo che la Cei e il Pontefice hanno per l'Italia». «Con gli latri paesi civili - ha continuato il leader radicale - non ci provano nemmeno. Siamo trattati come un paese del Terzo mondo al quale si ripete "Crescete e moltiplicatevi! E andate a morire di Aids, perché così Dio vuole". Ma "Come Dio vuole è" sempre stato il grido truffaldino dei fanatici: Allah lo vuole, Dio lo vuole».<br> <br>
    0:41 Durata: 1 min 1 sec
  • "Giordano Bruno brucia ancora, gli incendiari sono gli stessi"

    «Giordano Bruno brucia ancora, gli incendiari sono gli stessi». Così Marco Pannella ha commentato la proclamazione di Tommaso Moro, cancelliere della corona inglese decapitato nel lontano 1535 per essersi opposto alla rottura di Enrico VIII con la Curia romana. Con lui - ha dichiarato Pannella - «si è santificato non l'uomo di fede sconfitto e vittorioso, ma il governante simbolo dell'intolleranza e della ferocia papiste in Gran Bretagna».<br> <br>
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