30 MAR 2001

Massimo Bordin annuncia la sospensione della programmazione di Radio Radicale

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Alle 7.30 del 30 marzo, il direttore di Radio Radicale da' avvio alla adesione di Radio Radicale al grande satyagraha radicale, l'iniziativa nonviolenta, di Emma Bonino, Luca Coscioni e del Movimento Radicale: "Non vogliamo essere alibi per un'informazione e per un sistema generale sempre più illegale, che nega il diritto ai cittadini, che sequestra la possibilità di dibattere e di scegliere per tutto il popolo".

Registrazione audio di "Massimo Bordin annuncia la sospensione della programmazione di Radio Radicale", registrato venerdì 30 marzo 2001 alle 00:00.

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  • «Noi per parte nostra però non ci prestiamo da un lato a fare finta che tutto prosegua normalmente, che questa possibilità che oggi di fatto è negata, questa possibilità di dibattito prima e di scelta dopo, non si concretizzi e nel frattempo tutto proceda nella assoluta normalità perfino da parte nostra. <br>Questo noi non intendiamo fare, non vogliamo essere alibi per un'informazione e per un sistema generale sempre più illegale, che nega il diritto ai cittadini, che sequestra la possibilità di dibattere e di scegliere per tutto il popolo praticamente. Non vogliamo renderci complici, non vogliamo essere alibi di tutto questo e vogliamo invece scegliere la lotta, non il lamento, non la protesta, ma la lotta, la ribellione, diceva ieri Emma Bonino, ad un sistema di cose profondamente ingiusto partecipando appunto come radio al grande satyagraha. Una persona che digiuna appunto si debilita, offre il proprio corpo per un dialogo che concretizzi poi il rispetto del diritto. Una radio non può digiunare; può però scegliere di non farsi consumare e di non consumare essa stessa quello che a questo punto e in questo momento sarebbe un alibi.<br>Da oggi, da questo momento dunque, anche Radio Radicale partecipa al grande satyagraha radicale e da oggi chi vorrà sentire i programmi di Radio Radicale dovrà trasferirsi su radioradicale.it. Non avrete, attraverso la radio, le rassegne stampa, i notiziari; avrete il silenzio della informazione, di tutta quella informazione che Radio Radicale vi ha proposto non solo sui radicali, ma anche su tutti gli altri partiti, senza a ciò essere tenuta da nulla, se non da una scelta politica.<br> A questo punto, appunto, possiamo iniziare questo che non è un momento di protesta, ma di lotta». <br> <br>
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