Follonica (Grosseto) - Documento audiovideo dell'incontro con i candidati dell'Ulivo, Fabio Mussi e Giuliano Amato.
Parla dell'"Italia che c'è", Giuliano Amato, candidato nel collegio 14, citando il Vernacoliere ed elogiando le intuizioni della fantasia popolare toscana che racconta: "Berlusconi apparse alla Madonna e le disse: ti darò un altro figlio".
E' invece proprio il personaggio di "Silvio dei miracoli" ad incarnare, secondo il Presidente del Consiglio uscente, un Paese che non c'è.
"Io non vi dirò mai una cifra falsa" - dichiara, elencando i numeri, che a partire dalla sanità, dalla … sicurezza e dal fronte occupazione, fondano le ragioni del Centrosinistra.
Come Giuliano Amato, che tra l'altro commenta le recenti accuse rivoltegli dal leader della Lnp, Fabio Mussi dedica ampio spazio alla questione del referendum consultivo in Lombardia.
Circa la decisione della Corte d'Appello di Milano sull'impossibilità di nominare per il 13 maggio i presidenti dei seggi, il capogruppo dei Ds, sostenendo che Bossi e Formigoni devono adeguarsi a questa conclusione, dichiara: "Non possiamo passare tutta la campagna elettorale con il tormentone di Formigoni.
Si trovi una data per il referendum, si faccia e non se ne parli più".
Parla dell'"Italia che c'è", Giuliano Amato, candidato nel collegio 14, citando il Vernacoliere ed elogiando le intuizioni della fantasia popolare toscana che racconta: "Berlusconi apparse alla Madonna e le disse: ti darò un altro figlio".
E' invece proprio il personaggio di "Silvio dei miracoli" ad incarnare, secondo il Presidente del Consiglio uscente, un Paese che non c'è.
"Io non vi dirò mai una cifra falsa" - dichiara, elencando i numeri, che a partire dalla sanità, dalla … sicurezza e dal fronte occupazione, fondano le ragioni del Centrosinistra.
Come Giuliano Amato, che tra l'altro commenta le recenti accuse rivoltegli dal leader della Lnp, Fabio Mussi dedica ampio spazio alla questione del referendum consultivo in Lombardia.
Circa la decisione della Corte d'Appello di Milano sull'impossibilità di nominare per il 13 maggio i presidenti dei seggi, il capogruppo dei Ds, sostenendo che Bossi e Formigoni devono adeguarsi a questa conclusione, dichiara: "Non possiamo passare tutta la campagna elettorale con il tormentone di Formigoni.
Si trovi una data per il referendum, si faccia e non se ne parli più".
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