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Marco Pannella a RadioRadio spiega perchè pacifismo e nonviolenza sono due cose diverseRoma, 9 ottobre 2001 - "Non c'è niente di più ignobile che la congiunzione tra pacifismo e comunismo".
Marco Pannella, ospite di RadioRadio, punta il dito contro l'atteggiamento della sinistra italiana che bruciando la bandiera americana durante le manifestazioni contro la guerra in Afghanistan si comporta oggi come i pacifisti francesi, inglesi ed europei, che con i comunisti nel '38 invitarono alla diserzione i giovani e i soldati francesi dinanzi all'aggressione degli eserciti di Hitler dichiarando che … si trattava di "una guerra tra capitalisti".
Lo dicevano perchè Berlino e Mosca avevano ufficialmente un'alleanza, spiega il leader radicale, sottolineando che lo spirito gandhiano e nonviolento dei radicali non ha nulla a che fare con il "pacifismo".
Sempre a proposito dei legami tra pacifismo e comunismo, il leader radicale ricorda la denuncia dell'antifascista Carlo Rosselli che evidenziò come l'Italia fascista fosse divenuta la maggiore fonte di armamenti bellici dell'Urss di Stalin.
Cosa confermata dai ringraziamenti al regime di Mussolini da parte dello stesso ministro degli esteri di Mosca.
"Il 99% dei ragazzi pacifisti - conclude Pannella - sono mossi dai miei stessi ideali, ma sono ingannati perchè è nascosta loro la verità storica".
Marco Pannella, ospite di RadioRadio, punta il dito contro l'atteggiamento della sinistra italiana che bruciando la bandiera americana durante le manifestazioni contro la guerra in Afghanistan si comporta oggi come i pacifisti francesi, inglesi ed europei, che con i comunisti nel '38 invitarono alla diserzione i giovani e i soldati francesi dinanzi all'aggressione degli eserciti di Hitler dichiarando che … si trattava di "una guerra tra capitalisti".
Lo dicevano perchè Berlino e Mosca avevano ufficialmente un'alleanza, spiega il leader radicale, sottolineando che lo spirito gandhiano e nonviolento dei radicali non ha nulla a che fare con il "pacifismo".
Sempre a proposito dei legami tra pacifismo e comunismo, il leader radicale ricorda la denuncia dell'antifascista Carlo Rosselli che evidenziò come l'Italia fascista fosse divenuta la maggiore fonte di armamenti bellici dell'Urss di Stalin.
Cosa confermata dai ringraziamenti al regime di Mussolini da parte dello stesso ministro degli esteri di Mosca.
"Il 99% dei ragazzi pacifisti - conclude Pannella - sono mossi dai miei stessi ideali, ma sono ingannati perchè è nascosta loro la verità storica".
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