12 OTT 2001

Giustizia: Frigo, "Il Governo passi dalle parole ai fatti"

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 23 min

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Sui problemi della giustizia cè "un vuoto progettuale intollerabile".

Con una denuncia il presidente dell'Unione delle Camere Penali Giuseppe Frigo apre il congresso straordinario dell'organizzazione.

"State tranquilli, la giustizia non è in ginocchio" replica il ministro Roberto CastelliRoma, 12 ottobre 2001 - "A sei mesi dall'inizio della legislatura dobbiamo purtroppo registrare un vuoto progettuale intollerabile di iniziative sistematiche".

Giuseppe Frigo apre il congresso dell'Unione delle Camere Penali con una chiara denuncia.

Anzichè promuovere un quadro organico di riforme, che
proseguano il cammino cominciato con le regole del "giusto processo", "si continua nella prassi deleteria di interventi settoriali e in controtendenza".

Critiche indirizzate, dunque, anche al nuovo governo.

Le critiche di Frigo "Il neo ministro della Giustizia si è presentato alle Commisioni giustizia delle Camere prima delle ferie con un programma che a noi é parso apprezzabile sia pur con alcune lacune.

Ma a tutt'oggi non ci risulta alcuna iniziativa per concretizzarlo".

"Non meno grave e inquietante - aggiunge Frigo - è la situazione delle iniziative giacenti in parlamento, dove la mancanza di un progetto organico apre la via a strumentalizzazioni deleterie", un modo di legiferare che "favorisce tentativi di colpi di mano".

Apprezzamento invece per la riforma elettorale del Csm che Frigo definisce "un primo timido passo verso la separazione delle carriere in magistratura".La replica di Castelli"Rispetto al bilancio dello Stato quello della Giustizia è passato dall'1,43% del 2001 all'1,55% del 2002".

La replica del ministro delle Giustizia Roberto Castelli è affidata ai dati.

"State tranquilli - spiega alla platea di avvocati intervenuti al congresso straordinario dell'Unione delle camere penali - la giustizia non è in ginocchio e non è vero che i fondi non ci sono: faremo di tutto per migliorare".

Castelli assicura inoltre che "la riforma del giudice penale di pace partirà come previsto, nonostante i cenni di preoccupazione che vedo in platea.

Dobbiamo però fare attenzione alla magistratura onoraria.

Corriamo il rischio di costituire un secondo ordine giudiziario e questo non andrebbe bene".

Il responsabile del dicastero della Giustizia annuncia infine cambiamenti nella scelta dei suoi consulenti.

"Sto inserendo alcuni avvocati nei ruoli apicali del ministero" - spiega Castelli.

"Gli avvocati avranno un ruolo fondamentale in questa funzione e saranno inseriti anche nelle commissioni per la riforma del codice di procedura penale e per il diritto fallimentare".

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