31 OTT 2001

Afghanistan: «Terrorismo e guerra» (con Diliberto e Andreotti)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 5 ore 57 min

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Oliviero Diliberto spiega che la guerra in Afghanistan è «controproducente».

Giulio Andreotti replica: attenti a che «le divisioni della politica italiana non finiscano per dare al mondo un'idea sbagliataRoma, 31 ottobre 2001 - Oliviero Diliberto è tra i firmatari dell'appello scritto da numerosi intellettuali italiani con cui si chiede l'immediata sospensione dei bombardamenti anglo-americani sull'Afghanistan a scopi umanitari, per facilitare gli aiuti alle popolazioni afghane.

In calce all'appello che sta circolando da questa mattina fra i gruppi parlamentari e i partiti del
centrosinistra, ci sono già le firme dei leader di Verdi, Pdci e della mozione congressuale che sostiene la candidatura di Giovanni Berlinguer alla segreteria dei Ds.Nel corso di un convegno organizzato dal Centro Studi "Il Politecnico", Oliviero Diliberto ha spiegato le ragioni della sua adesione.

«Non ci poniamo tra le anime belle contrarie sempre e comunque all'uso della forza.

Riteniamo soltanto che, siccome l'obiettivo è catturare i terroristi, la guerra raggiunge esattamente l'obiettivo opposto colpendo una popolazione inerme».

Al convegno ha partecipato anche il senatore a vita Giulio Andreotti, che ha invece affermato l'importanza che «le divisioni della politica italiana» non finiscano per «dare al mondo l'idea che in questo momento nel nostro Paese ci si divide tra chi è a favore dell'America e chi è, invece, contro di essa».

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