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Rutelli e Fassino annunciano che in riferimento al voto parlamentare per sostenere l'azione italiana in Afghanistan «l'Ulivo ha preso una posizione netta e chiara».
Di fatto mercoledì prossimo il centrosinistra voterà in due modi diversi Roma, 5 novembre 2001 - «Una posizione chiara, forte e lineare».
Così Francesco Rutelli, in una conferenza stampa tenuta insieme a Piero Fassino al termine del vertice dei leader dell'Ulivo alla Camera, definisce la decisione presa da una parte maggioritaria dell'Ulivo.
Ds, Margherita e Sdi, sosterranno l'azione dell'Italia in Afghanistan, «consapevoli … dei rischi, dei costi e delle implicazioni di tale scelta».
Rispetto al dibattito di un mese fa, afferma Rutelli, è stato compiuto un «passo avanti».
Oggi, «anche chi dissente, come Verdi e Pdci, riconosce che questa posizione di maggioranza è la posizione della coalizione».
«L'Ulivo - sottolinea Fassino - ha deciso a larga maggioranza una scelta così importante per il paese: stiamo parlando della guerra e questa mi sembra la notizia principale».Due «sensibilità» diverseResta il fatto che nella coalizione di centrosinistra esistono quantomeno due «sensibilità diverse».
Sul fatto che Verdi e Pdci confermino diverse posizioni, tuttavia, Rutelli e Fassino minimizzano.
Nonostante i dissensi, la posizione dell'Ulivo di fronte alla crisi è «una posizione lineare, chiara, a viso aperto e senza compromessi».
«Non affrontiamo questa decisione con spirito leggero - afferma il leader della Margherita -, ma siamo consapevoli che non c'è una terza linea».«La cosa nuova avvenuta nel centrosinistra - osserva ancora Rutelli - è che l'Ulivo comincia a darsi una forma in cui non c'è potere di veto di questo o quel partito, grande o piccolo.
Ciò ovviamente non può comprimere la libertà di dissenso».
Una libertà - spiega Fassino - che non esclude certo la possibilità di voti diversi in parlamento rispetto alla linea della maggioranza del centrosinistra, «anche perchè la Costituzione non prevede vincolo di mandato per i parlamentari».
Di fatto mercoledì prossimo il centrosinistra voterà in due modi diversi Roma, 5 novembre 2001 - «Una posizione chiara, forte e lineare».
Così Francesco Rutelli, in una conferenza stampa tenuta insieme a Piero Fassino al termine del vertice dei leader dell'Ulivo alla Camera, definisce la decisione presa da una parte maggioritaria dell'Ulivo.
Ds, Margherita e Sdi, sosterranno l'azione dell'Italia in Afghanistan, «consapevoli … dei rischi, dei costi e delle implicazioni di tale scelta».
Rispetto al dibattito di un mese fa, afferma Rutelli, è stato compiuto un «passo avanti».
Oggi, «anche chi dissente, come Verdi e Pdci, riconosce che questa posizione di maggioranza è la posizione della coalizione».
«L'Ulivo - sottolinea Fassino - ha deciso a larga maggioranza una scelta così importante per il paese: stiamo parlando della guerra e questa mi sembra la notizia principale».Due «sensibilità» diverseResta il fatto che nella coalizione di centrosinistra esistono quantomeno due «sensibilità diverse».
Sul fatto che Verdi e Pdci confermino diverse posizioni, tuttavia, Rutelli e Fassino minimizzano.
Nonostante i dissensi, la posizione dell'Ulivo di fronte alla crisi è «una posizione lineare, chiara, a viso aperto e senza compromessi».
«Non affrontiamo questa decisione con spirito leggero - afferma il leader della Margherita -, ma siamo consapevoli che non c'è una terza linea».«La cosa nuova avvenuta nel centrosinistra - osserva ancora Rutelli - è che l'Ulivo comincia a darsi una forma in cui non c'è potere di veto di questo o quel partito, grande o piccolo.
Ciò ovviamente non può comprimere la libertà di dissenso».
Una libertà - spiega Fassino - che non esclude certo la possibilità di voti diversi in parlamento rispetto alla linea della maggioranza del centrosinistra, «anche perchè la Costituzione non prevede vincolo di mandato per i parlamentari».
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