14 NOV 2001

Business International: XII Tavola rotonda con il governo italiano, Incontro con Giulio Tremonti

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 27 min

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Intervistato da Elio Catania, Tremonti illustra la riforma fiscale che sarà presentata in una delega collegata alla FinanziariaRoma, 14 novembre 2001 - La Tavola Rotonda con il governo italiano costituisce tradizionalmente una delle principali occasioni annuali di incontro e confronto tra la Business Community operante in Italia e il Governo sui temi chiave della politica economica italiana.

Quest'anno, alla luce degli importanti programmi annunciati dal nuovo governo Berlusconi, della stabilità che prevedibilmente ne consentirà la piena attuazione e dell'aspettativa che, di conseguenza si
è venuta creando, la Tavola Rotonda acquisisce una rilevanza molto forte.

A 150 giorni dall'inizio del mandato, infatti, sarà possibile confrontarsi con i pricipali esponenti del governo su un primo bilancio di attività e sulle prospettive che si aprono per il Paese.Politiche fiscali per la competitività dell’ItaliaGiulio Tremonti, Ministro per l’Economia e le Finanze, è protagonista oggi di una sessione che ha ad oggetto le «politiche fiscali per la competitività dell’Italia».

Intervistato da Elio Catania, Presidente e Amministratore Delegato dell'IBM Italia, Tremonti spiega che il governo presenterà la riforma fiscale con una delega «collegata» alla legge finanziaria.

Sarà realizzata - sottolinea il ministro - «quando avremo tappato il buco e potremo disporre di risorse finanziarie».

L'esecutivo in questo senso ha già posto in atto molti interventi, e gli effetti sono attesi nei prossimi mesi ed anni.

«Credo - afferma Tremonti - che nella storia del Paese non ci sia mai stato un periodo così intenso di attività sul fronte degli interventi.

E non credo che in cinque mesi qualcun altro abbia fatto così tanto».

L'unico problema casomai è quello di «vendere e pubblicizzare meglio i prodotti», ed è quello che il governo promette di fare a breve.Gli esempi sono molti.

Tremonti ricorda il provvedimento sui contratti a tempo determinato su cui - osserva - «non c'è ancora un'esatta percezione sull'impatto che produce nel mercato ma per noi è altissimo», ricorda la legge sull'emersione del sommerso e la Legge-obiettivo che consente, per le infrastrutture, di saltare la palude burocratica che «blocca tutto».Una delega collegata alla FinanziariaAncora più numerosi i provvedimenti in cantiere.

Il ministro parla di cancellazione delle sanzioni fiscali su manager e gestori, deduzioni fiscali Irpef limitate ai redditi medio-bassi e centrate su famiglia e no-profit, ampliamento della base imponibile Irpeg «alla tedesca», tagliendo fuori capital gain e poste negative di reddito, per cominciare.

1.

Cancellazione delle sanzioni fiscali su manager e gestoriTra le novità - illustrate da Tremonti - c'è la cancellazione delle «sanzioni ai manager e ai gestori», giudicate dal governo «fattori di assoluta barbarie».

La normativa che chiamava in causa anche i manager, per le responsabilità fiscali delle societàò che gestivano, è stata introdotta proprio recentemente con la riforma Visco, sollevando qualche polemica durante la scorsa legislatura.2.

Deduzioni fiscali Irpef per famiglie e no-profit«Per l' Irpef - spiega ancora Tremonti - seguiremo il programma elettorale: aliquota zero fino al reddito di sussistenza, al 23% fino a 200 milioni, al 33% per cento e oltre».

L'obiettivo fissato consiste nel «trasformare le detrazioni in deduzioni e metterle solo su valori fondamentali come la famiglia e il no-profit».

«Un modo - osserva il ministro - che serve anche per riorganizzare lo Stato, perchè molte cose sociali non le deve fare lo Stato con la macchina burocratica ma la società con meccanismi tipici della sussidiarietà».

Le deduzioni, comunque, avranno un limite di reddito.

«Le vogliamo mettere sui redditi bassi e medi» - afferma Tremonti.

«Se uno ha un miliardo non si accorge della deduzione, mentre uno che ha 70 milioni, della deduzione se ne accorge».3.

Ampliamento della base-imponibile Irpeg Per l'imposizione sulle società, il Governo intende invece clonare «il modello olandese e tedesco».

Significa - secondo il ministro dell'Economia - «base imponibile amplia, con esclusione dei capital gain e esclusione di alcune accorpamenti negativi di reddito».

«Ne viene fuori un effetto - sostiene Tremonti - che rende più competitivo il paese, mentre la coppia Irpef-Irap rappresenta un differenziale negativo per il paese».

Si punterà invece a ridurre l'Irpeg alla media europea del 33% e far calare l'Irap a partire dal costo del lavoro.

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  • Alberto Giordanetti, presidente Businnes Italy Group

    <strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 2 min 20 sec
  • Elio Catania, presidente e amministratore delegato Ibm Italia

    0:02 Durata: 9 min 42 sec
  • Giulio Tremonti, ministro dell'Economia e delle Finanze, sui provvedimenti realizzati e sui progetti

    0:12 Durata: 59 min 20 sec
  • Elio Catania, modera

    1:11 Durata: 38 sec
  • Tremonti risponde alle domande del pubblico

    1:12 Durata: 15 min 54 sec