28 NOV 2001

Frt: «Il digitale tra presente e futuro» (con Gasparri)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 24 min

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Editori, politici ed esperti nel corso dell'assemblea della Frt non nascondono le incertezze in vista del passaggio alla televisione digitale terrestreRoma, 28 novembre 2001 - Il 15 novembre scorso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato il Regolamento sulla televisione digitale terrestre.

Ieri Il Ministero delle Telecomunicazioni ha istituito una commissione che ha il compito di mettere a punto un programma di sviluppo.

Oggi, editori, politici ed esperti si sono incontrati all'assemblea generale della Federazione Radio Televisioni.

Nonostante gli interventi protrattisi per
due ore e mezza, l'impressione è di una sostanziale incertezza.

Mentre il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri dichiara che il termine del 2006 è «troppo ravvicinato», l'ex sottosegretario alle Comunicazioni Vincenzo Vita chiede espressamente una legge che agevoli il passaggio entro il 2006.

Filippo Rebecchini, presidente della Frt, avverte: «Il digitale terrestre comporta ingenti investimenti ed una radicale modifica del modo di operare».

Alessio Butti, responsabile comunicazione di An, chiede invece maggiore selezione.L'approvazione del RegolamentoIl 15 novembre scorso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato il Regolamento sulla televisione digitale terrestre.

E' il primo passo per il passaggio dal sistema analogico a quello digitale, la cui principale caratteristica è la possibilità di moltiplicazione dei canali.

Fino al 30 marzo del 2004, gli operatori potranno chiedere al ministero delle Comunicazioni l'abilitazione alla sperimentazione delle trasmissioni numeriche.

Che dovrebbero entrare a regime nel 2006.

Ma il condizionale rispetto al termine fissato per legge è d'obbligo visto che sono molti i nodi ancora insoluti, dalle frequenze sulle quali condurre la sperimentazione al fatto che i decoder per ricevere il digitale terrestre ad oggi non sono sul mercato.Alla base del provvedimento approvato vi è la differenziazione tra fornitore di contenuti e operatore di rete e il limite antitrust del 20% sui programmi trasmessi sulle reti, limite che tuttavia entrerà in vigore quando il Regolamento sarà a regime.

Intanto, il soggetto che possiede più di una rete televisiva dovrà dare ai fornitori di contenuti indipendenti almeno il 40% delle relative capacità di trasmissione.L'istituzione di una Commissione ad hocPer mettere a punto un programma di sviluppo della tv digitale, una commissione ad hoc è stata istituita dal ministero delle Comunicazioni.

E' presieduta dal sottosegretario Giancarlo Innocenzi e si è insediata ieri.

In cima all'agenda le audizioni dei principali operatori presenti sul mercato e un'indagine conoscitiva sulle normative a livello internazionale.Preoccupazione dagli addetti ai lavoriEditori, politici ed esperti si sono incontrati oggi all'assemblea generale della Federazione Radio Televisioni.

Nonostante gli interventi protrattisi per due ore e mezza, resta un'impressione di sostanziale incertezza.

Se l'ex sottosegretario Vincenzo Vita chiede espressamente una legge che agevoli il passaggio entro il 2006, per il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, ad esempio, il termine del 2006 è «troppo ravvicinato».

Il digitale terreste rappresenta un'occasione per il sistema ma oggi ci sono «più domande che certezze».

«In particolare - dichiara Confalonieri - non abbiamo ben chiaro dove sono i soldi».

Ovvero: quando e come si realizzerà la remunerazione degli investimenti che si annunciano molto forti sia per le aziende che per gli utenti.Il presidente di Frt Filippo Rebecchini non nasconde la sua preoccupazione.

Il digitale terrestre «comporta ingenti investimenti ed una radicale modifica del modo di operare».

Questa preoccupazione non deve rappresentare un alibi, anche se la trasformazione in atto potrebbe richiedere tempi «molto dilatati».

Confalonieri sottolinea inoltre che, «finché tutta l'utenza non sarà in grado di ricevere il digitale, non potrà spegnersi l'analogico».

Mentre, Alessio Butti, responsabile comunicazione di An, chiede maggiore selezione.

«Vorremmo - dice - che anche nel vostro settore si parlasse di selezione.

Ci sono troppe emittenti, e si deve fare un'operazione dolorosa ma necessaria, anche in vista dell' avvento del digitale».Ma Gasparri è «ottimista»Meno pessimista il Governo.

Per Maurizio Gasparri Palazzo Chigi intende andare avanti nell'introduzione della tv digitale terrestre, anche se non mancano le difficoltà, che potrebbero far slittare il termine previsto.

«Abbiamo ereditato una legge ottimista - osserva il ministro delle Comunicazioni - forse i tempi saranno più lunghi del previsto, ma non voglio neanche ingenerare pessimismo.

Penso che il digitale ci sarà e che sarà un motivo di vantaggio.

Dobbiamo lavorare, dobbiamo farcela, sui tempi vedremo in corso d'opera, ma cercheremo di farlo in più breve tempo possibile.

Non sarà certo il governo ad ostacolare il digitale».

Effettivamente, dopo l'emanazione del regolamento da parte dell'authority, il ministero ha subito insediato una task force.

«Siamo ora nella fase di quantificare il lavoro» - spiega Gasparri.

«Anche perchè forse servirà fare nuove regole.

Sicuramente ci vorranno delle risorse e per questo abbiamo iniziato a coinvolgere anche il ministero dell'economia».

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  • Filippo Rebecchini, Presidente della F.R.T.

    <strong>Indice degli interventi</strong>
    0:00 Durata: 21 min 41 sec
  • Fedele Confalonieri, presidente Mediaset

    0:21 Durata: 9 min 14 sec
  • Piero Passetti, presidente Associazioni tv locali della FRT

    0:30 Durata: 9 min 5 sec
  • Roberto Giovannini, presidente Associazione Radio

    0:40 Durata: 7 min 22 sec
  • Armando Giacomassi, in rappresentanza di Cgil-Cisl-Uil

    0:47 Durata: 10 min 33 sec
  • Davide Caparini, responsabile Comunicazione Lega Nord

    0:57 Durata: 9 min 48 sec
  • Alessio Butti, responsabile Comunicazione An

    1:07 Durata: 11 min 53 sec
  • Paolo Romani, presidente Commissione Comunicazione e Trasporti

    1:19 Durata: 5 min 46 sec
  • Luigi Grillo, presidente Commissione LL.PP e Comunicazioni Senato

    1:25 Durata: 7 min 9 sec
  • Vincenzo Maria Vita, ex sottosegretario per le Comunicazioni

    1:32 Durata: 8 min 48 sec
  • Stefano Parisi, direttore generale Confindustria

    1:41 Durata: 8 min 9 sec
  • Filippo Rebecchini, presidente della F.R.T.

    1:49 Durata: 10 min 43 sec
  • Sergio Sangiorgi, Commissario dell'autorità per la garanzia nelle comunicazioni

    2:00 Durata: 5 min 9 sec
  • Maurizio Gasparri, ministro delle Comunicazioni

    2:05 Durata: 19 min 14 sec