22 DIC 2001

Radicali: Conferenza-stampa di lancio della candidatura di Luca Coscioni al Comitato Nazionale di Bioetica

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Luca Coscioni nel Comitato Nazionale di Bioetica.

Lo propongono Rita Levi Montalcini ed altri numerosi scienziati, ricercatori, giornalisti, ammalati, firmando insieme ai Radicali un appello al Presidente del Consiglio affinché nell'organo consultivo si instauri un vero e completo dialogo, che porti alla luce il «nuovo possibile» Roma, 22 dicembre 2001 - Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina, è la prima firmataria di un appello al Presidente del Consiglio Berlusconi affinché tenga presente la canditatura di Luca Coscioni al costituendo Comitato di Bioetica.Il documento,
sottoscritto da scienziati, ricercatori, giornalisti e da centinaia di malati, testimonia il vasto consenso raccolto dal presidente di Radicali Italiani, il quale, colpito sette anni fa dalla sclerosi laterale amiotrofica, oggi in Italia incarna e guida la battaglia a favore della libertà terapeutica e di ricerca scientifica.In Via di Torre Argentina, sede del Pr, si è tenuta stamani la conferenza stampa di lancio dell'iniziativa.

Presente lo stesso Luca Coscioni, che ha sottolineato come in Italia, «il vuoto normativo sulla clonazione terapeutica», si sia «di fatto tradotto in un divieto, paradossale e doloroso per alcuni milioni di nostri concittadini, in attesa di una cura per i loro mali».

«Se il presidente del Consiglio lo vorrà, - ha assicurato il presidente di Ri - in seno al nuovo comitato potrà esserci anche questa voce, la mia.

Garantisco che sarà una voce di parte, la parte liberale del nostro paese, ma proprio per questo rispettosa delle altre ed aperta al dialogo».Una parte che cerca il dialogo con le altreIl Comitato di Bioetica è un organo con funzioni essenzialmente consultive.

Il suo compito è quello di fornire pareri agli organi costituzionalmente preposti a decidere sulla disciplina giuridica di questioni che sono oggi al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e della scienza europea e mondiale, e su cui sono accesi dibattiti, speranze, confronti drammatici.I firmatari dell'appello chiedono al Presidente del Consiglio di «garantire una composizione equilibrata del Comitato, dando voce alle diverse sensibilità che animano il dibattito su questi temi».

La candidatura di Coscioni, in questo senso mira certamente a garantire la presenza di una «parte».

Ma - puntualizza il documento - di una parte che «cerca il dialogo con le altre», al fine di portare alla luce il «nuovo possibile».Un appello rivolto a tutti i leader politici, media permettendoMarco Pannella, anch'egli presente stamani, ha chiarito che la «lettera è inviata al Presidente del Consiglio con fiducia ed in ragione del suo ufficio».

Questo non significa però che «il leader dell'opposizione sia esentato» da queste proposte in tema - ha scandito il leader radicale - «di libertà di scienza e di coscienza».

Restano i numerosi dubbi espressi da Pannella sul fatto che i leader politici possano apprendere di questa candidatura dai media, dalla «Raiset» dei Santoro e dei Vespa, o dai giornali maggiormente diffusi.

A Torre Argentina, comunque, si spera.

Soprattutto perché in questo caso la proposta è supportata da numerose personalità estranee ai radicali, che potrebbero dunque contribuire a far superare quella sorta di «conventio ad excludendum» nei loro confronti attuata tendenzialmente dai media.In questo senso è significativa la partecipazione all'incontro di Natale d'Amico, senatore eletto nelle file della Margherita di Rutelli e del giornalista Giampiero Mughini, che a partire dalle ultime elezioni ha seguito con attenzione la lotta , prima «personale» e poi «politica», condotta da Luca Coscioni».

Ma fra i sostenitori del dirigente radicale ci sono anche Andrea Ballabio, Vittorio Sgarbi, Giulio Cossu, Carlo Alberto Redi, Umberto Tirelli, Giuliano Ferrara, Gad Lerner.

E, soprattutto, molti ammalati e i loro parenti.

La clonazione terapeutica è diabolica quanto un paio di occhialiDunque, la lotta - radicale e non - a favore della libertà di ricerca e della clonazione terapeutica continua.

In questi ultimi giorni anche il Ministro Sirchia lascia sperare.

La scelta del ministro della Salute di rendere possibile l'uso della tecnica della clonazione animale- ha dichiarato nel suo intervento il segretario di Ri, Daniele Capezzone - «gli fa onore».

«La clonazione animale rappresenta una chance in più per la ricerca che può aprire la strada anche a quella umana, non quella a fini riproduttivi ma terapeutici».

Certo, sulla possibilità di utilizzare le cellule staminali adulte, Sirchia continua a temporeggiare.

Ma, a questo, i Radicali, nella loro tradizionale capacità di anticipare i tempi sono abituati.

Capezzone ha detto meglio, ricordando un dipinto di Rutilio Manetti, pittore del 1600, che raffigura un diavolo con gli occhiali che tenta Sant'Agostino.

«Per quell'epoca gli occhiali che aiutavano a vedere meglio erano frutto del maligno.

L'Italia è ancora un paese di diavoli con gli occhiali».

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