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Stesso tribunale, analoghe imputazioni, due differenti verdetti: la VII Sezione ha ieri assolto Pannella "perchè il fatto non costituisce reato", oggi la IX sezione ha invece condannato il leader radicale a tre mesiRoma, 13 febbraio 2002 - La IX Sezione del Tribunale di Roma ha condannato tutti i radicali al processo che vedeva imputati Marco Pannella, Rita Bernardini, Alessandro Caforio, Piergiuseppe Camici, Cristiana Pugliese e Mauro Zanella per la disobbedienza civile del 12 ottobre 1997 a Piazza Navona.
La corte ha condannato Pannella e Bernardini a tre mesi di carcere convertiti in una … pena pecuniaria di 4186 euro.
Due mesi, invece per Camici, Caforio, Pugliese e Zanella, convertiti in una pena pecuniaria di 3618 euro.
La corte, dunque, non ha accolto nessuna delle tesi difensive, ma nemmeno quelle dei Pm che avevano chiesto la condanna solo di Bernardini e Caforio.
Pannella: "Sono magistratura, non giudici""Evidentemente questi giudici si sono comportati da magistratura e non da giudici, hanno obbedito" ha dichiarato Pannella subito dopo la pronuncia della sentenza, riferendosi alla affermazione pronunciata ieri al momento dell'assoluzione quando aveva inneggiato ai "giudici" ed aveva aggiunto "Abbasso la magistratura".
"Abbiamo cercato di sostenere nei giudici la capacità di affermare la loro coscienza, ma non hanno accolto, hanno fatto i magistrati, non i giudici" ha concluso il leader radicale.
Caiazza: "Un passo indietro" "E' una sentenza attestata sulla difesa totale della giurisprudenza che noi consideriamo peggiore" ha dichiarato Giandomenico Caiazza, legale di Pannella.
Riferendosi all'assoluzione pronunciata il giorno precedente, Caiazza ha affermato: "Ieri un grande passo avanti, oggi un passo indietro, vedremo le motivazioni".
La corte ha condannato Pannella e Bernardini a tre mesi di carcere convertiti in una … pena pecuniaria di 4186 euro.
Due mesi, invece per Camici, Caforio, Pugliese e Zanella, convertiti in una pena pecuniaria di 3618 euro.
La corte, dunque, non ha accolto nessuna delle tesi difensive, ma nemmeno quelle dei Pm che avevano chiesto la condanna solo di Bernardini e Caforio.
Pannella: "Sono magistratura, non giudici""Evidentemente questi giudici si sono comportati da magistratura e non da giudici, hanno obbedito" ha dichiarato Pannella subito dopo la pronuncia della sentenza, riferendosi alla affermazione pronunciata ieri al momento dell'assoluzione quando aveva inneggiato ai "giudici" ed aveva aggiunto "Abbasso la magistratura".
"Abbiamo cercato di sostenere nei giudici la capacità di affermare la loro coscienza, ma non hanno accolto, hanno fatto i magistrati, non i giudici" ha concluso il leader radicale.
Caiazza: "Un passo indietro" "E' una sentenza attestata sulla difesa totale della giurisprudenza che noi consideriamo peggiore" ha dichiarato Giandomenico Caiazza, legale di Pannella.
Riferendosi all'assoluzione pronunciata il giorno precedente, Caiazza ha affermato: "Ieri un grande passo avanti, oggi un passo indietro, vedremo le motivazioni".
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