14 FEB 2002

Palazzo Chigi: Il Governo presenta il piano triennale per la lotta alla diffusione della droga

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Un nuovo "approccio culturale": nessuna distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, cancellazione della politica di riduzione del danno, spazio alle comunità, nuove politiche nei Sert e nell'uso del metadone.Roma, 14 febbraio 2002 - "Il Governo intende muoversi con un approccio di carattere culturale radicalmente diverso rispetto a quello che è stato seguito nel passato".

Con queste parole Gianfranco Fini ha annunciato l'iniziativa del governo governo volta ad avviare una nuova politica di contrasto alla droga ed alle tossicodipendenza, nel corso di una conferenza stampa con i ministri
Maroni, Sirchia e il prefetto Sotgiu, neo-commissario di governo per la lotta alla droga.Nessuna differenza tra droghe leggere e droghe pesanti"Noi - ha annunciato il vicepremier - partiamo dal presupposto che non esista una sostanziale differenza tra le droghe cosiddette leggere e le droghe cosiddette pesanti".

(Ascolta queste dichiarazioni) "Siamo convinti - ha spiegato Fini - del fatto che assumere sostanze stupefacenti rappresenti sempre e comunque un danno per il soggetto e per la società siamo logicamente e coerentemente convinti del fatto che compito delle istituzioni sia quello di prevenire, quello di recuperare".Basta riduzione del danno"Uno dei punti qualificanti delle nuove linee che il governo intende attuare - ha quindi proseguito il vicepremier - consiste appunto nella cancellazione di una filosofia che era stata seguita fin qui e che i tecnici hanno chiamato di 'riduzione del danno'".

(Ascolta queste dichiarazioni) "Noi - ha sottolineato Fini - non riteniamo che ci si possa muovere con un approccio così ridotto e minimalista.

Noi riteniamo che compito primario della politica legislativa e quindi dell'azione delle strutture pubbliche e private sia non già quello di ridurre il danno arrecato dalla droga, bensì al contrario sia quello di recuperare il soggetto che cade nella droga partendo dal principio del recupero della piena dignità dell'individuo".Sert e metadone non bastanoAnche se sia Fini che successivamente Sirchia hanno spiegato che il Governo non ha alcuna intenzione di vietare l'uso del metadone, nè di ridimensionare i Sert, il leader di An ha affermato a chaire lettere che con la distribuzione del metadone operato dai Sert si "determinava una cronicizzazione dello stato di tossicodipendenza" mentre "al contrario attraverso le comunità di recupero si determina una fuoriuscita dallo stato di dipendenza e si rientra nella società".

(Ascolta queste dichiarazioni) Sotgiu: La marijuana è diventata un'allucinogenoUn sostegno alla tesi governativa della mancata distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti è giunto dal prefetto Sotgiu, che dopo aver rilevato come il passaggio dalle droghe cosiddette leggere a quelle dure si stia sempre più restringendo in termine di tempi, ha poi sottolineato che la marjiuana si è trasformata in un allucinogeno."La marjiuana che i ragazzi fumano adesso - ha detto il prefetto antidroga - è qualcosa di profondamente diverso da quella che i ragazzi fumavano 20 anni fa, ed era giustamente chiamata "leggera", anche se - ha subito precisato - nessuno di noi ha mai usato questo termine perchè sotto il profilo scientifico non esiste chiamarla 'leggera'"."Ma era effettivamente - ha però ammesso Sotgiu - una droga che presentava un principio attivo pari al 2-3%, mentre dall'Albania arriva una marjuana che ha una percentuale di Thc (tetrocannabinolo) superiore al 16%, il che significa che ha un potere allucinogeno estremamente grave".

(Ascolta queste dichiarazioni)Il piano triennale in sintesiIl nuovo approccio culturale annunciato da Fini è contenuto nel piano triennale per la lotta alla diffusione della droga elaborato dal Comitato speciale istituito nel novembre scorso e varato oggi nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri.

Il Comitato è presieduto dallo stesso vicepremier, composto dai ministri Sirchia e Maroni e coordinato dal prefetto Sotgiu.

Questi i cardini del piano governativo così come illustrati nel documento governativo.Prevenzione con scuola e famiglie.

La prevenzione deve essere «il punto centrale» della politica sociale, deve coinvolgere scuola e famiglia.

Occorre puntare «al sostegno della progettualità e dell'autonomia dei giovani e alla realizzazione di un patto di intenti tra famiglia e scuola, nell'interesse del futuro dei giovani, libero dall'uso di qualunque sostanza».Campagne informative più incisive.

Le campagne informative devono evitare «messaggi approssimativi e contraddittori, quali ad esempio, quelli che minimizzano i danni provocati dalle sostanze, con superficiali e superate distinzioni tra le droghe leggere e pesanti».

E non potranno certo puntare solo sull'informazione: «Occorre promuovere e illustrare stili di vita responsabili e rispettosi di sé e degli altri.

La tossicodipendenza - si legge nel documento del governo - non deve essere considerata un fenomeno che afferisce al campo della conoscenza, ma soprattutto a quello dei comportamenti».Metadone solo "a scalare".

Il Governo intende «valorizzare la diffusione sul territorio dell'esperienza maturata dai Sert», con l'obiettivo di «sviluppare percorsi che non si limitino ai trattamenti con sostanze sostitutive, ma finalizzino il loro uso, laddove esso sia considerato strettamente necessario, al fine di ottenere il pieno superamento dello stato di dipendenza, da sostanze sia illegali che lecite».

In sostanza, come ha chiarito lo stesso Fini, l'uso del metadone sarà consentito solo per le cosiddette "terapie a scalare", ma non più per il mantenimento dei tossicodipendenti, poichè - come ha chiaramente spiegato Sirchia - "non si può sostituire la droga con un'altra droga".Quanto all'operatività dei provvedimenti, nel documenti si legge che il piano d'azione prevede «interventi immediati che verranno presi con decreti ministeriali o con piccole modifiche all'attuale legislazione e successivamente di provvedimenti più ampi».

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  • Gianfranco Fini, vice presidente del Consiglio dei Ministri

    <strong>Indice degli interventi</strong>
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  • Girolamo Sirchia, ministro della Salute

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  • Roberto Maroni, ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali

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  • Pietro Sotgiu, prefetto

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  • Fini contro la politica di riduzione del danno

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  • Fini e Sirchia, ulteriori dettagli sulla questione dei Sert e del metadone solo "a scalare"

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