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Roma, 4 aprile 2002 - IL Presidente della Corte Costituzionale Cesare Ruperto ha incontrato oggi il Presidente della Corte di Giustizia Europea Gil Carlos Rodriguez Iglesias.
Si tratta della prima giornata di studio sui rapporti tra le corti, con particolare riguardo alle tematiche dei diritti fondamentali.
«Domani - spiega Ruperto - ci saranno delle considerazioni conclusive ed un dibattito più ampio con un relatore che riassumerà quello che si è detto oggi».
Stamani invece la rappresentanza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente … della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Il capo dello Stato ha sottolineato il ruolo centrale della Corte nella costruzione dell'Unione Europea.
Ciampi ha accolto Iglesias come «la personalità che con autentica vocazione europeista guida da oltre sette anni la Corte di Giustizia delle Comunità Europee» e gli ha conferito l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
«Il Presidente Iglesias - questa la motivazione - si è distinto per alti meriti conseguiti nella sua attività accademica e professionale; alla guida della Corte di Giustizia delle Comunità Europee ha saputo promuovere lo sviluppo del diritto comunitario e il rafforzamento delle Istituzioni europee.
Questa onorificenza costituisce anche un riconoscimento della disponibilità, della fattiva collaborazione e dell'amicizia dimostrate verso l'Italia, nel pieno rispetto delle regole e della deontologia professionale».Al termine di questa prima giornata di incontri, Ruperto e Rodriguez Iglesias, accompagnati dal giudice della Corte Europea ed ex presidente della Consulta, Antonio Mario La Pergola, hanno tenuto una conferenza stampa.La Corte di Giustizia EuropeaLa Corte di giustizia garantisce il rispetto del diritto nell'interpretazione e nella applicazione dei trattati.
Nella sua qualità di istituzione giurisdizionale dell'Unione, essa evita che ciascuno interpreti e applichi il diritto comunitario a suo modo e consente quindi al diritto comunitario di permanere identico per tutti e in tutte le circostanze.
Dalla sua creazione nel 1952, la Corte è stata investita di migliaia di cause.
Per fronteggiare questo flusso e per migliorare la tutela giurisdizionale dei cittadini, è stato creato nel 1989 un tribunale di prima istanza incaricato di giudicare su talune categorie di questioni, in particolare i contenziosi collegati alle regole di concorrenza e i ricorsi presentati da privati cittadini.
La sede della Corte di giustizia è a Lussemburgo.
Il trattato non fissa una ripartizione per nazionalità ma in pratica la Corte è composta da un giudice per ciascuno Stato membro affinché siano rappresentati i vari sistemi giuridici nazionali.
La Corte è assistita da 8 avvocati generali, il cui ruolo è di presentare pubblicamente e in modo imparziale conclusioni motivate sulle questioni sottoposte alla Corte.
I giudici e gli avvocati generali sono nominati di comune accordo dai governi degli Stati membri per un mandato di sei anni rinnovabile, con un rinnovo parziale ogni tre anni.
Si tratta di alti magistrati o di giureconsulti di notoria competenza che presentano tutte le garanzie di indipendenza.
La Corte e il tribunale eleggono ciascuno nel loro ambito un presidente per tre anni.
Si tratta della prima giornata di studio sui rapporti tra le corti, con particolare riguardo alle tematiche dei diritti fondamentali.
«Domani - spiega Ruperto - ci saranno delle considerazioni conclusive ed un dibattito più ampio con un relatore che riassumerà quello che si è detto oggi».
Stamani invece la rappresentanza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente … della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Il capo dello Stato ha sottolineato il ruolo centrale della Corte nella costruzione dell'Unione Europea.
Ciampi ha accolto Iglesias come «la personalità che con autentica vocazione europeista guida da oltre sette anni la Corte di Giustizia delle Comunità Europee» e gli ha conferito l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
«Il Presidente Iglesias - questa la motivazione - si è distinto per alti meriti conseguiti nella sua attività accademica e professionale; alla guida della Corte di Giustizia delle Comunità Europee ha saputo promuovere lo sviluppo del diritto comunitario e il rafforzamento delle Istituzioni europee.
Questa onorificenza costituisce anche un riconoscimento della disponibilità, della fattiva collaborazione e dell'amicizia dimostrate verso l'Italia, nel pieno rispetto delle regole e della deontologia professionale».Al termine di questa prima giornata di incontri, Ruperto e Rodriguez Iglesias, accompagnati dal giudice della Corte Europea ed ex presidente della Consulta, Antonio Mario La Pergola, hanno tenuto una conferenza stampa.La Corte di Giustizia EuropeaLa Corte di giustizia garantisce il rispetto del diritto nell'interpretazione e nella applicazione dei trattati.
Nella sua qualità di istituzione giurisdizionale dell'Unione, essa evita che ciascuno interpreti e applichi il diritto comunitario a suo modo e consente quindi al diritto comunitario di permanere identico per tutti e in tutte le circostanze.
Dalla sua creazione nel 1952, la Corte è stata investita di migliaia di cause.
Per fronteggiare questo flusso e per migliorare la tutela giurisdizionale dei cittadini, è stato creato nel 1989 un tribunale di prima istanza incaricato di giudicare su talune categorie di questioni, in particolare i contenziosi collegati alle regole di concorrenza e i ricorsi presentati da privati cittadini.
La sede della Corte di giustizia è a Lussemburgo.
Il trattato non fissa una ripartizione per nazionalità ma in pratica la Corte è composta da un giudice per ciascuno Stato membro affinché siano rappresentati i vari sistemi giuridici nazionali.
La Corte è assistita da 8 avvocati generali, il cui ruolo è di presentare pubblicamente e in modo imparziale conclusioni motivate sulle questioni sottoposte alla Corte.
I giudici e gli avvocati generali sono nominati di comune accordo dai governi degli Stati membri per un mandato di sei anni rinnovabile, con un rinnovo parziale ogni tre anni.
Si tratta di alti magistrati o di giureconsulti di notoria competenza che presentano tutte le garanzie di indipendenza.
La Corte e il tribunale eleggono ciascuno nel loro ambito un presidente per tre anni.
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