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Sconfiggere le differenze economiche tra paesi ricchi e paesi poveri con le tecnologie dell'e-Government.
Berlusconi chiude i lavori di Palermo con «un'iniziativa ambiziosa».
Stanca: «Serve maggiore cooperazione internazionale ed una leadership al massimo livello» Palermo, 11 aprile 2002 - Le tecnologie dell'e-Government per sconfiggere le differenze che attualmente costringono miliardi di persone a vivere senza risorse sufficienti.
E' il «sogno» che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha illustrato stasera ai rappresentati dei 91 paesi arrivati a Palermo per la Conferenza … internazionale sull'e-government per lo sviluppo, organizzata dal ministro dell'Innovazione Lucio Stanca.«So che è un'iniziativa ambiziosa, è quasi un sogno ma io credo che i sogni se si è in tanti si possano realizzare e qui siamo in tanti a sognare un futuro che tutti vogliamo diverso da questo drammatico presente».Il rischio di tanti 11 settembreIl premier ha ricordato che le differenze tra i paesi ricchi e quelli poveri non sono diminuite ma aumentate, e se non si interviene per cambiare le cose si corre il rischio di una «pressione migratoria straordinaria» e di avere «la possibilità di tanti 11 settembre».Le perplessità dei Paesi ricchiAnche per questo il sistema di aiuto pubblico ai paesi in via di sviluppo deve necessariamente cambiare per poi crescere per passare dall'attuale 0,13% del Pil fino ad arrivare, con il tempo, all'1%.
Il premier ha sottolineato che esistono perplessità reali all'impegno dei paesi occidentali verso i paesi più poveri, poiché troppo spesso «non sappiamo dove vanno a finire i nostri contributi».Maggiore cooperazione internazionaleIl ministro dell'Innovazione e delle Tecnologie, Lucio Stanca, ha aggiunto che in questi due giorni a Palermo, i rappresentanti dei 91 paesi partecipanti hanno lavorato di comune accordo, fornendo «un esempio di coesistenza pacifica, di cui c'è bisogno nel mondo».«Il motivo che ci ha riuniti a Palermo - ha detto - è la convizione che ci sia bisogno di maggiore cooperazione internazionale.
Ed uno degli strumenti per realizzare il buon governo è l'e-government: con il governo italiano e il premier Berlusconi ci siamo impegnati in Italia a rendere più efficiente la pubblica amministrazione.
Ma se questo aspetto è importante per noi, diventa determinante per i paesi in via di sviluppo, anche per incoraggiare i paesi ricchi a dare più aiuti».Una leadership al massimo livelloLa Conferenza ha lavorato per presentare al prossimo summit del G8 un piano completo sull'e-government.
Per il momento il Governo italiano ha realizzato un progetto pilota con cinque paesi: Albania, Giordania, Tunisia, Mozambico e Nigeria.
Per portare avanti un cambiamento così importante - ha concluso Stanca - «occorre una leadership al massimo livello».
Berlusconi chiude i lavori di Palermo con «un'iniziativa ambiziosa».
Stanca: «Serve maggiore cooperazione internazionale ed una leadership al massimo livello» Palermo, 11 aprile 2002 - Le tecnologie dell'e-Government per sconfiggere le differenze che attualmente costringono miliardi di persone a vivere senza risorse sufficienti.
E' il «sogno» che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha illustrato stasera ai rappresentati dei 91 paesi arrivati a Palermo per la Conferenza … internazionale sull'e-government per lo sviluppo, organizzata dal ministro dell'Innovazione Lucio Stanca.«So che è un'iniziativa ambiziosa, è quasi un sogno ma io credo che i sogni se si è in tanti si possano realizzare e qui siamo in tanti a sognare un futuro che tutti vogliamo diverso da questo drammatico presente».Il rischio di tanti 11 settembreIl premier ha ricordato che le differenze tra i paesi ricchi e quelli poveri non sono diminuite ma aumentate, e se non si interviene per cambiare le cose si corre il rischio di una «pressione migratoria straordinaria» e di avere «la possibilità di tanti 11 settembre».Le perplessità dei Paesi ricchiAnche per questo il sistema di aiuto pubblico ai paesi in via di sviluppo deve necessariamente cambiare per poi crescere per passare dall'attuale 0,13% del Pil fino ad arrivare, con il tempo, all'1%.
Il premier ha sottolineato che esistono perplessità reali all'impegno dei paesi occidentali verso i paesi più poveri, poiché troppo spesso «non sappiamo dove vanno a finire i nostri contributi».Maggiore cooperazione internazionaleIl ministro dell'Innovazione e delle Tecnologie, Lucio Stanca, ha aggiunto che in questi due giorni a Palermo, i rappresentanti dei 91 paesi partecipanti hanno lavorato di comune accordo, fornendo «un esempio di coesistenza pacifica, di cui c'è bisogno nel mondo».«Il motivo che ci ha riuniti a Palermo - ha detto - è la convizione che ci sia bisogno di maggiore cooperazione internazionale.
Ed uno degli strumenti per realizzare il buon governo è l'e-government: con il governo italiano e il premier Berlusconi ci siamo impegnati in Italia a rendere più efficiente la pubblica amministrazione.
Ma se questo aspetto è importante per noi, diventa determinante per i paesi in via di sviluppo, anche per incoraggiare i paesi ricchi a dare più aiuti».Una leadership al massimo livelloLa Conferenza ha lavorato per presentare al prossimo summit del G8 un piano completo sull'e-government.
Per il momento il Governo italiano ha realizzato un progetto pilota con cinque paesi: Albania, Giordania, Tunisia, Mozambico e Nigeria.
Per portare avanti un cambiamento così importante - ha concluso Stanca - «occorre una leadership al massimo livello».
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