L'esecutivo pone la fiducia sul dl sul sommerso, annullando la seduta plenaria del Parlamento.
Pannella continua lo sciopero della sete e chiede di «moltiplicare le energie e le iniziative»Roma, 16 aprile 2002 - Marco Pannella è giunto alla sedicesima ora di sciopero della sete per manifestare contro il «comportamento criminale e criminogeno» del Parlamento che continua a non sanare la situazione di illegalità che da un anno e mezzo vive la Corte Costituzionale.La decisione è apparsa inevitabile ieri, quando da Montecitorio è giunta la notizia che, a differenza di quanto preannunciato … ben due volte, i presidenti delle Camere non avrebbero convocato la «seduta-fiume» che Pannella e più di mille militanti radicali chiedono con la propria azione nonviolenta.Per oggi nessuna votazioneStamani, in collegamento telefonico con Radio Radicale, il leader radicale ha spiegato che anche per oggi non ci sarà alcuna seduta.
«Ieri sera all'improvviso - ha detto il leader radicale - il Governo ha preannunciato alla conferenza dei capigruppo della Camera che metteva immediatamente la fiducia sull'approvazione di un decreto e che di conseguenza venivano annullate le sedute parlamentari di oggi.
Almeno quelle di oggi, poi bisogna vedere il Senato».«Il Governo sapeva benissimo che la lotta era in corso per interrompere la flagranza di un reato permamente» - ha aggiunto Pannella.
«Fra qualche ora potremo certamente verificare che cosa c'è dietro questa inopinata iniziativa».
Da ieri mattina ufficialmente il Parlamento italiano ha rimesso la questione della nomina dei giudici nelle mani dei gruppi parlamentari per trovare un accordo sulla spartizione dei nomi.
«Nessuno - ha assicurato il leader radicale - aveva mai preannunciato questa possibilità».
Lo sciopero civile e nonviolento di mille cittadini Cionostante, Pannella dichiara di non aver alcuna intenzione di rivedere la sua decisione.
«Due giorni di più? Saranno due giorni di più.
Il confronto è aperto».
L'iniziativa radicale assume un significato più importante ora per ora.
«Significa - ha osservato Pannella - che avevamo visto giusto.
Erano capaci di andare avanti per mesi e mesi».
A questo punto, piuttosto, occorre moltiplicare le energie e le iniziative.
Nel momento in cui scriviamo sono 1090 i militanti radicali che partecipano al satyagraha con diverse modalità di azione.
«Mi auguro - è l'appello del leader radicale - che ci sia una scelta tra gli apologeti di uno sciopero generale e coloro che intendono dare forza ad uno sciopero civile, non violento, uno sciopero caporale».
Pannella continua lo sciopero della sete e chiede di «moltiplicare le energie e le iniziative»Roma, 16 aprile 2002 - Marco Pannella è giunto alla sedicesima ora di sciopero della sete per manifestare contro il «comportamento criminale e criminogeno» del Parlamento che continua a non sanare la situazione di illegalità che da un anno e mezzo vive la Corte Costituzionale.La decisione è apparsa inevitabile ieri, quando da Montecitorio è giunta la notizia che, a differenza di quanto preannunciato … ben due volte, i presidenti delle Camere non avrebbero convocato la «seduta-fiume» che Pannella e più di mille militanti radicali chiedono con la propria azione nonviolenta.Per oggi nessuna votazioneStamani, in collegamento telefonico con Radio Radicale, il leader radicale ha spiegato che anche per oggi non ci sarà alcuna seduta.
«Ieri sera all'improvviso - ha detto il leader radicale - il Governo ha preannunciato alla conferenza dei capigruppo della Camera che metteva immediatamente la fiducia sull'approvazione di un decreto e che di conseguenza venivano annullate le sedute parlamentari di oggi.
Almeno quelle di oggi, poi bisogna vedere il Senato».«Il Governo sapeva benissimo che la lotta era in corso per interrompere la flagranza di un reato permamente» - ha aggiunto Pannella.
«Fra qualche ora potremo certamente verificare che cosa c'è dietro questa inopinata iniziativa».
Da ieri mattina ufficialmente il Parlamento italiano ha rimesso la questione della nomina dei giudici nelle mani dei gruppi parlamentari per trovare un accordo sulla spartizione dei nomi.
«Nessuno - ha assicurato il leader radicale - aveva mai preannunciato questa possibilità».
Lo sciopero civile e nonviolento di mille cittadini Cionostante, Pannella dichiara di non aver alcuna intenzione di rivedere la sua decisione.
«Due giorni di più? Saranno due giorni di più.
Il confronto è aperto».
L'iniziativa radicale assume un significato più importante ora per ora.
«Significa - ha osservato Pannella - che avevamo visto giusto.
Erano capaci di andare avanti per mesi e mesi».
A questo punto, piuttosto, occorre moltiplicare le energie e le iniziative.
Nel momento in cui scriviamo sono 1090 i militanti radicali che partecipano al satyagraha con diverse modalità di azione.
«Mi auguro - è l'appello del leader radicale - che ci sia una scelta tra gli apologeti di uno sciopero generale e coloro che intendono dare forza ad uno sciopero civile, non violento, uno sciopero caporale».
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