25 MAG 2002

Radicali: Presentazione del Comitato per una radicale riforma presidenzialista (con Daniele Capezzone)

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Radicali friulani in lotta nell'«ultima e unica regione d'Italia che si ostina assurdamente a volere il proporzionale»Udine, 25 maggio 2002 - Torna l'accoppiata Casa della Libertà-Rifondazione comunista.

E tornano i tavoli radicali nelle piazze e per le strade.

Sono 41, infatti, i consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia che il mese scorso hanno votato la nuova legge regionale che disciplina la forma di governo e il sistema di elezione del Consiglio.

Un testo quantomeno «strano», che, con buona pace per le esigenze di stabilità e governabilità, introduce un sistema proporzionale
senza elezione diretta del presidente della Regione.

Subito è partita l'iniziativa radicale.

Un comitato autonomo, presieduto da Stefano Santarossa, ha già raccolto 25.000 firme per il referendum consultivo (ne servono 36.000).

Mentre, con la collaborazione di Emilio Colombo, tra gli estensori del referendum Segni che nel '93 abolì la quota proporzionale alle politiche, è stata anche messa a punto una proposta di legge di iniziativa popolare per una legge elettorale con sistema elettorale a turno unico ed elezione diretta del Presidente.Due o tre partiti: chi vince governa, chi perde va all'opposizione.

Questa l'idea di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, che rilancia la proposta «americana».

«Iniziamo a presentarla in una regione che sente da decenni parlare di autonomia, ma il cui statuto speciale non è per niente più avanzato rispetto a quello ordinario.

I margini in più di autonomia non servono finché un presidente non ha davvero l'investitura della gente».Un semigovernatore indicato con doppia preferenzaLa scelta operata dal Consiglio del Friuli-Venezia Giulia, infatti, non prevede l'elezione diretta del presidente della Regione.

I nomi dei candidati a tale carica saranno soltanto «indicati» sulla scheda elettorale, ma il Consiglio regionale rimarrà libero di eleggere chi crede (anche all’inizio della legislatura) e di cambiarlo quando e come vuole.

«Ci si è inventati il 'semigovernatore indicato con doppia preferenza'» - commenta Capezzone.

«Una specie di semipresidenzialismo in cui chi viene indicato, e non eletto, dai cittadini, deve pure guadagnarsi le preferenze sul 'listino', salvo poi essere effettivamente eletto dal Consiglio.

Si tratta di un 'mostro' legislativo.

Roba che il Tatarellum diventa la frontiera avanzata della rivoluzione liberale...».Cinque presidenti di regione in cinque anniCon la nuova legge regionale sarà pertanto possibile ogni forma di «staffetta» o di «ribaltone».

Al riguardo - come sottolinea Gianfraco Leonarduzzi - la regione Friuli-Venezia Giulia dispone già di un significativo primato: nella scorsa legislatura (dal ’93 al ’98) furono cambiati ben cinque presidenti di regione, in media uno all’anno, con cinque maggioranze diverse.Oltretutto, il nuovo sistema prevede che il Presidente della Regione non abbia il potere né di nominare né tanto meno di revocare gli assessori perché la lista degli stessi dovrà essere approvata con unica deliberazione dal Consiglio regionale.

Insomma il presidente non solo non sarà eletto dai cittadini ma rimarrà saldamente nelle mani dei partiti.

Una singolare maggioranzaIl varo della nuova legge ha avuto come registi il presidente della Giunta regionale Renzo Tondo (Forza Italia, ex socialista, che ha sostituito il senatore Roberto Antonione, sottosegretario agli Esteri e candidato a coordinatore di Forza Italia) e, soprattutto, Giuseppe Ferruccio Saro, deputato azzurro, ex socialista, coordinatore di Forza Italia a Udine.

Non è mancato il sostegno determinante della Lega Nord e di Alleanza nazionale che in Consiglio regionale ha dovuto mettere tra parentesi il suo presidenzialismo.

Voto favorevole anche da Rifondazione comunista, dal Centro popolare riformatore, da un consigliere Sdi-Verdi più due del gruppo misto.

Nel complesso 41 voti su 60 membri del Consiglio.

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  • Gianfranco Leonarduzzi, introduce

    <strong>Indice degli interventi</strong>
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  • Tutta la conferenza stampa

    0:00 Durata: 31 min 14 sec
  • Stefano Santarossa, presidente Comitato per una radicale riforma presidenzialista

    0:03 Durata: 6 min 13 sec
  • Daniele Capezzone, segretario Radicali Italiani

    0:09 Durata: 10 min 58 sec
  • Gianfranco Leonarduzzi, presidente Comitato per una radicale riforma presidenzialista

    0:20 Durata: 1 min 48 sec
  • Tiziano Tommasini, webmaster

    0:22 Durata: 3 min 1 sec
  • Stefano Santarossa, sull'art.18

    0:25 Durata: 3 min 26 sec
  • Gianfranco Leonarduzzi, conclude

    <strong>Link</strong> Il sito dei radicali friulani Il testo della Pdl
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