01 GIU 2002

Radicali Italiani: Comitato nazionale (III giornata, II sessione)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 4 ore 22 min
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Roma, 1 giugno 2002 - La seconda sessione della terza giornata è stata caratterizzata da vari interventi, incentrati sul programma da portare avanti in vista del prossimo Congresso, il primo di Radicali Italiani, e sul problema dell'organizzazione del partito.Tra gli interventi, quello del segretario uscente del Prt, ora presidente del Congresso, Olivier Dupuis.

Dupuis, partendo dallo scenario internazionale, ha cercato di delineare i passi da compiere sul territorio italiano.Il segretario uscente del Prt ha ripercorso gli effetti devastanti delle politiche protezionistiche sui prodotti
agricoli e siderurgici che il Governo statunitense ha introdotto dopo l'11 settembre per sostenere la produzione interna, "compromettendo la possibilità di sviluppo economico e commerciale dei paesi emergenti".

Su questa base, ha invitato a riflettere sulla necessità di ribadire, anche in prospettiva transnazionale, la prosposta liberale e liberista come "parte organica del progetto di globalizzazione dei diritti e delle libertà".

Sulla politiche ambientali, considerato il rischio della riapertura di una stagione di "nucleare civile" in Europa, inaugurata dalla scelta del governo finlandese, Dupuis ha denunciato "il rischio degli effetti a cascata conseguenti alla mancata approvazione statunitense del protocollo di Kyoto" ed ha posto l'esigenza di ripensare in una chiave liberale e di mercato le politiche dell'ambiente "a partire da un piano energetico nazionale ed europeo che valorizzi le fonti rinnovabili" (energia eolica e solare).Sulle scelte di politica internazionale successive all'11 settembre, criticando la posizione statunitense sulla questione cecena e la sostanziale legittimazione della "guerra" antiterrorista di Mosca - Dupuis ha denunciato il rischio "di un pericoloso ritorno al passato, con il sostegno e la legittimazione politica in funzione stabilizzatrice di ogni sorta di dispotismo, nel mondo arabo, come nell'area asiatica, e con l'abbandono di quella politica dei diritti e della democrazia, che costituisce la sola risorsa e speranza di modernizzazione civile e politica dei paesi del sud del mondo".Per il prossimo congresso di Radicali Italiani, l'eurodeputato di origine belga ha posto l'obiettivo della "costruzione di una forza liberale e ambientalista", anche nella prospettiva della prossima scadenza elettorale europea.

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