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Il Governo ricorda con un francobollo la «figura leggendaria» di Carlo Alberto Dalla ChiesaRoma, 3 settembre 2002 - Una «figura leggendaria», un «eroe», un «patriota».
Con queste parole è stato ricordato oggi, a vent'anni dall'assassinio, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Alla Scuola ufficiali carabinieri di Roma, c'era il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, che ha presentato il francobollo commemorativo.
Per l'esponente di An, Dalla Chiesa è «un eroe civile che appartiene alla storia del nostro paese».
«L'Italia - ha spiegato il ministro - ha bisogno di eroi … civili e il Governo vuole proseguire l'impegno contro la mafia, contro chi vuole continuare questa sfida scellerata».
«L' Italia - ha aggiunte il ministro della Difesa, Antonio Martino - non dimentica il sacrificio dell'eroico salvatore dello Stato, che egli difese con impareggiabile coraggio, generosità, efficacia dalla criminalità, dall'eversione e dalla mafia.
E' giusto rinnovare a tutti gli italiani, e ai giovani in particolare, la memoria di questo eccezionale cittadino».
Secondo l'esponente di Forza Italia, Carlo Alberto Dalla Chiesa resta «una figura leggendaria, che ricordiamo non solo per il suo martirio, ma per i servigi resi alla Patria nell'arco di una esistenza umanamente e professionalmente ammirevole.
La sua tragica morte gettò lo sgomento negli italiani, ma non fu vana.
Lo Stato non cedette, sebbene subisse poi altri durissimi colpi.
Grazie ai servitori della legge, come Dalla Chiesa, noi godiamo delle libertà che oggi ci sono offerte».Il ministro degli Interni, Beppe Pisanu, che ricorderà il generale domani a Palermo, ha annunciato che farà una riflessione compiuta sulla sua lunga ed eroica esperienza di lotta alla mafia e al terrorismo.
Pisanu ha ribadito la propria totale e convinta adesione all'iniziativa di dedicare a Dalla Chiesa e a tutti i caduti della mafia un francobollo commemorativo.
«L' augurio - ha concluso - è che questa manifestazione non si esaurisca qui, lasci il segno di una lezione.
L' augurio è che la lezione del generale serva a tutti noi: legislatori, magistrati e operatori delle forze dell'ordine».
Anche il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Guido Bellini, presente alla commemorazione insieme al capo della Polizia, Gianni De Gennaro, ha definito il generale Dalla Chiesa «un eroe».
Con queste parole è stato ricordato oggi, a vent'anni dall'assassinio, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Alla Scuola ufficiali carabinieri di Roma, c'era il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, che ha presentato il francobollo commemorativo.
Per l'esponente di An, Dalla Chiesa è «un eroe civile che appartiene alla storia del nostro paese».
«L'Italia - ha spiegato il ministro - ha bisogno di eroi … civili e il Governo vuole proseguire l'impegno contro la mafia, contro chi vuole continuare questa sfida scellerata».
«L' Italia - ha aggiunte il ministro della Difesa, Antonio Martino - non dimentica il sacrificio dell'eroico salvatore dello Stato, che egli difese con impareggiabile coraggio, generosità, efficacia dalla criminalità, dall'eversione e dalla mafia.
E' giusto rinnovare a tutti gli italiani, e ai giovani in particolare, la memoria di questo eccezionale cittadino».
Secondo l'esponente di Forza Italia, Carlo Alberto Dalla Chiesa resta «una figura leggendaria, che ricordiamo non solo per il suo martirio, ma per i servigi resi alla Patria nell'arco di una esistenza umanamente e professionalmente ammirevole.
La sua tragica morte gettò lo sgomento negli italiani, ma non fu vana.
Lo Stato non cedette, sebbene subisse poi altri durissimi colpi.
Grazie ai servitori della legge, come Dalla Chiesa, noi godiamo delle libertà che oggi ci sono offerte».Il ministro degli Interni, Beppe Pisanu, che ricorderà il generale domani a Palermo, ha annunciato che farà una riflessione compiuta sulla sua lunga ed eroica esperienza di lotta alla mafia e al terrorismo.
Pisanu ha ribadito la propria totale e convinta adesione all'iniziativa di dedicare a Dalla Chiesa e a tutti i caduti della mafia un francobollo commemorativo.
«L' augurio - ha concluso - è che questa manifestazione non si esaurisca qui, lasci il segno di una lezione.
L' augurio è che la lezione del generale serva a tutti noi: legislatori, magistrati e operatori delle forze dell'ordine».
Anche il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Guido Bellini, presente alla commemorazione insieme al capo della Polizia, Gianni De Gennaro, ha definito il generale Dalla Chiesa «un eroe».
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