04 OTT 2002

Confcommercio: Conferenza stampa di Sergio Billé sulla Finanziaria 2003

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 2 min

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Secondo Confcommercio la crescita italiana di quest'anno sarà ancora inferiore a quanto previsto dal governo.

Billé: «La Finanziaria basta giusto a galleggiare»Roma, 4 ottobre 2002 - La crescita italiana di quest'anno sarà ancora inferiore a quanto previsto dal governo.

Secondo il Centro studi Confcommercio il Pil registrerà a fine 2002 un +0,4% contro lo 0,6 indicato nella relazione previsionale programmatica dal governo.

La stima indica anche per l'anno prossimo un tasso di crescita inferiore rispetto a quello ipotizzato dal governo: l'1,8% contro il 2,3 indicato nella relazione
previsionale.

Anche per questo, il presidente Sergio Billé, in una conferenza stampa, afferma che la legge finanziaria «basta giusto a galleggiare».

Beninteso: secondo Billé, a questo punto non occorre «smontare la Finanziaria di quel che è, perché appunto ci aiuta a galleggiare, ma fare uno sforzo in più».

«Questa manovra - afferma il leader dei commercianti - non è certo in grado di tirare fuori il sistema dalle acque fredde della crisi e di riportarlo alla riva, all'asciutto.

Quindi il più resta ancora da fare: e prima lo si fa e meglio sarà per tutti».Secondo Confcommercio, se il governo non si mette subito al lavoro, ci sono seri dubbi sulla possibilità che l'economia italiana possa svoltare «come d'incanto nel 2003».

Le tre priorità di ConfcommercioLe priorità che Billé indica sono tre.

Innanzitutto, «misure che consentano un sostanzioso e reale rilancio dei consumi».

«La riduzione delle aliquote Irpef per le famiglie meno abbienti - secondo il presidente dei commercianti - qualche effetto lo potrà produrre ma entro margini assai limitati».

La vera riforma fiscale dovrà riguardare i redditi di quelle famiglie «collocate nella fascia che va dai 25 mila ai 40 mila euro e che produce oggi circa il 70% dei consumi di questo Paese.

Su questo versante bisogna fare qualcosa di serio che consenta di ottenere risultati anche nel breve periodo».La seconda priorità è quella di fare in modo che gli enti locali, comuni e regioni, aggirino il blocco delle addizionali aumentando Ici, costi dei servizi pubblici, imposte sulla nettezza urbana, introducendo ticket sanitari, e così via.Infine, ed è la terza priorità, per Billé «non ci saranno mai soldi sufficienti per attuare le riforme di sistema fino a quando l'amministrazione pubblica non verrà rivoltata come un guanto e cioé costretta a ridurre sostanzialmente le sue spese di gestione corrente».E le pensioni? «Non vedo la necessità - afferma il presidente di Confcommercio a margine della conferenza stampa - di dover rinegoziare la questione delle pensioni con le parti sociali».

«C'è una delega che giace in Parlamento la si approvi».

leggi tutto

riduci

  • Sergio Billé, presidente di Confcommercio

    <strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 17 min 22 sec
  • <strong>Link</strong><br>http://www.confcommercio.it
    0:00 Durata: 40 min 50 sec
  • La conferenza stampa

    0:00 Durata: 40 min 50 sec
  • Carlo Mochi, responsabile Centro studi Confcommercio

    0:17 Durata: 7 min 40 sec
  • Sergio Billé, presidente di Confcommercio, sulle tre priorità

    <strong>Domande dei giornalisti</strong>
    0:25 Durata: 15 min 42 sec