18 OTT 2002

Sciopero: Intervista al segretario generale Uil, Luigi Angeletti

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 5 min 15 sec

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Per il segretario della Uil, quello di oggi è uno sciopero che rischia di essere inutile e dal significato tutto politicoRoma, 18 ottobre 2002 - Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ne è convinto.

Quello proclamato oggi è uno sciopero che rischia di essere inutile e dal significato tutto politico.«Si tratta di un'iniziativa decisa a luglio - spiega Angeletti a Radio Radicale - uno sciopero proclamato a futura memoria, che hanno dovuto fare per onorare questo impegno che assunsero tanto tempo fa.

Con il trascorrere del tempo hanno dovuto affastellare gli obbiettivi di questo
sciopero, ma il vero problema è che rischierà di essere uno sciopero inutile, che non modificherà lo stato delle cose».

Non è questo sciopero - continua il segretario della Uil, «che farà cambiare la finanziaria, non è questo sciopero che farà cambiare l'opinione della Fiat, ammesso che fosse questo uno degli obbiettivi, e quindi la situazione resterà esattamente come era ieri».

La forza del sindacato è realmente efficace «solo quando riesce a coinvolgere una larga parte dell'opinione pubblica, anche ben al di là dei propri iscritti: allora le opinioni del sindacato hanno un'influenza e condizionano le scelte delle nostre controparti».

Lo sciopero della Cgil ha invece, secondo Angeletti, un forte significato politico.

«E' stato dichiarato.

E' evidente, dicono che bisogna far cambiare la politica economica del governo, quindi più politico di così...».

Comunque, rileva ancora il leader della Uil, per il sindacato «domani è un altro giorno».

«I nostri problemi dipendono dal fatto che dobbiamo parlare di cose concrete.

Quando qualcuno, in questo caso la Cgil, ci propone delle discussioni che non hanno nulla di concreto, è chiaro che diventa difficile.

Il caso Fiat è esemplare.

Su questo, che è un caso drammaticamente concreto, abbiamo da sempre la stessa posizione, cioé quella di salvaguardare questa azienda, anche separandola dagli azionisti».La campagna di Radicali Italiani e Il GiornalePer quanto concerne la campagna sulla disdetta della tessera sindacale lanciata oggi con Il Giornale dai Radicali, Angeletti sottolinea che gli iscritti ai sindacati sono già informati.

«La gente si iscrive al sindacato anche per motivi semplici, come quello di avere dei servizi, ma sa quello che sta facendo, non viene raggirata.

Ogni anno cambia il 20% degli iscritti al sindacato.

Il 20% lo abbandona e contemporaneamente vi si iscrive una quantità di cittadini di poco superiore».

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  • La campagna di Radicali Italiani e Il Giornale

    <strong>L'intervista a Luigi Angeletti</strong><br><em>di Alessio Falconio</em>
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