16 GEN 2002

Governo: Conferenza stampa Berlusconi - Fischer al termine dell'incontro a Palazzo Chigi

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Conferenza stampa congiunta, a Palazzo Chigi, tra il premier Silvio Berlusconi ed il Ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer.

"Accordo su tutto", secondo Berlusconi, ma Fischer non sembra pensarla così sul secondo delegato italiano presso la Convenzione europea Roma, 16 gennaio 2002 - "Credo che ci siamo trovati d'accordo praticamente su tutti gli argomenti".

Così, Silvio Berlusconi, nella sua doppia veste istituzionale di presidente del Consiglio e ministro degli Esteri al termine dell'incontro con il ministro degli esteri tedesco, Joschka Fischer a Palazzo Chigi.

Davanti ai
giornalisti, Berlusconi dichiara che si è trattato di un "incontro che ci ha premesso di mettere a fuoco le rispettive posizioni, per quanto riguarda la collaborazione tra i nostri due Paesi e per quanto riguarda il periodo che ci attende, un periodo importante nel quale saremo tutti, per usare le parole del ministro Fischer, 'sulla stessa barca', uniti ormai da un comune destino che è quello dell'Euro che per fortuna già si è imposto positivamente".

Come potrà funzionare l'Europa del futuro? "L'euro - aggiunge il presidente del Consiglio italiano - è diventato un simbolo della stessa Europa che dovrà trovare un modo di funzionare a seguito della riunificazione con quell'Europa che è rimasta esclusa dal corpo grande dell'Europa occidentale e democratica per oltre mezzo secolo a causa del totalitarismo che l'ha afflitta".

La prossima sfida che attende l'Unione Europea è l'allargamento ed il passaggio da un'Unione a 15 ad un'unione a 25.

In questa prospettiva si colloca il lavoro della Convenzione europea, incaricata di redigere una bozza di una nuova costituzione e di riformare le istituzioni comunitarie.

"Essa - ricorda Berlusconi - avrà un anno di tempo per poter presentare delle opzioni che saranno la base del lavoro della Conferenza intergovernativa che dovrebbe cadere nel semestre di presidenza italiano".

Assicurazioni anche alla Germania Il premier non ha nascosto di aver dovuto dare "un'assicurazione precisa" sulle intenzioni sinceramente europeiste dell'Italia dopo le recenti polemiche che il premier ha attribuito all'atteggiamento della carta stampata.

"Credo che la risposta sia stata assolutamente positiva da parte tedesca, l'Italia e la Germania hanno lavorato insieme per l'Europa e la loro collaborazione è una collaborazione non recente, ma da molti anni e continuerà: questa è la nostra volontà".

"Spero davvero - ha concluso Berlusconi - che la cooperazione che c'è sempre stata tra Germania ed Italia possa continuare nel futuro al di là del fatto che in Italia c'è una parte politica al governo che è di centro destra e in Germania una parte politica che è socialdemocratica".Fischer e lo scenario internazionale dopo l'11 settembre Joschka Fischer, dal suo canto, sottolinea che l'incontro si è soffermato sulle principali questioni di politica internazionale, anche a partire dallo scenario configuratosi dopo l'11 settembre.

Balcani, Afghanistan e Oriente, dunque, al centro della discussione, ma nella consapevolezza che i fatti tragici dell'11 settembre portano "alla richiesta di creare un nuovo ordine economico internazionale, e alla domanda sul futuro ruolo per la nostra Unione europea".

"Certamente - ha sottolineato il ministro tedesco - è estremamente importante che i Paesi membri dell'Unione europea si mettano il più rapidamente possibile d'accordo per giungere ad una vera e propria cooperazione politica e ad una forte cooperazione nel campo della politica di sicurezza, e questo lo devono fare al più presto possibile perché ne va del nostro contributo alla configurazione futura del mondo".

Arriva l'Euro L'altra data molto importante per Fischer il 1 gennaio 2002, con l'introduzione dell'Euro, "un fatto che - sottolinea Fischer - pone davanti alle loro responsabilità i capi di Governo ed i ministri degli Affari Esteri e delle Finanze: si tratterà di vedere se veramente siamo all'altezza di questo grosso compito".

"Da questo Euro - aggiunge - dipenderanno anche milioni di posto di lavoro e quindi una cosa oltremodo importante per tutti noi".

L'allargamento dell'UnionePriorità per il ministro tedesco è anche il processo di allargamento ai paesi dell'Est: il cui avanzamento "è nell'assoluto interesse dell'Italia e della Germania" sottolinea il ministro degli esteri.

Il secondo delegato italiano alla Convenzione europeaStrettamente collegato al processo di allargamento è l'attività cui è stata preposta la Convenzione Europea.Proprio a questo proposito, viene chiesto a Fischer se il Governo tedesco può accettare che il Governo italiano nomini un altro delegato presso la Convenzione europea visto che c'è già Giuliano Amato.

Molto diplomatica, ma anche sibillina la risposta di Fischer: "Noi abbiamo parlato anche di questo tema nella nostra conversazione di oggi, ma la nostra opinione non è definitiva.

Riconosciamo da parte tedesca che a Laeken c'è stata un'intesa un po' diversa rispetto a questa nuova situazione; comunque quello che vi posso dire è che prendiamo atto di questa volontà del governo italiano".

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