30 GEN 2002
europa

UE: Conferenza stampa della Commissione sull'allargamento

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Brussels, 30 gennaio 2002 - Nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Commisione europea, Romano, Prodi ha dichiarato: "Oggi la Commissione ha preso una decisione fondamentale sulla politica che intendiamo seguire riguardo alcune importanti questioni legate al prossimo allargamento della UE".

Una nuova fase dei negoziati "Inizia oggi una nuova fase dei negoziati con i paesi candidati - continua Prodi - potremmo dire l'ultimo miglio, la fase essenziale e cruciale.

I documenti che abbiamo adottato orienteranno la preparazione dei negoziati per i settori dell'agricoltura, delle
politiche strutturali e di bilancio".

Commentando la proposta adottata dalla Commissione, il commissario per l'allargamento, Gunter Verheugen - ha dichiarato: "Questa proposta realizza il giusto mezzo tra le aspettative dei paesi candidati e i limiti di bilancio della Ue".

Secondo il commissario per il Budget, Michaele Schreyer, "La proposta della Commissione mostra chiaramenre che l'allargamento ha alle sue spalle un finanziamento forte e ben calcolato".

Prodi, la migliore soluzione possibile Per il presidente della Commissione, "Si tratta della migliore soluzione possibile e non è certo un invito a mercanteggiare.

Dal punto di vista dei Paesi membri vengono fugati i dubbi che l'allargamento provocherà un esplosione degli oneri finanziari".

In primo luogo - spiega Prodi - il nostro approccio rispetta il tetto di spesa fissato nel 1999 dal Consiglio europeo di Berlino, garantendo nello stesso tempo la solidarietà concreta ai nuovi Stati dell'Unione.

In secondo luogo garantisce che l'Unione spenderà bene i suoi soldi promuovendo il necessario processo di ristrutturazione all'interno dei nuovi Stati membri.

I capitoli negoziali dell'agricoltura, delle politiche strutturali e di bilancio verranno presi in esame durante il semestre della presidenza spagnola.

L'obiettivo - chiarisce Prodi - è di raggiungere un accordo sui tre capitoli entro la fine dell'anno.

Le proposte della Commissione riguardano stanziamenti complessivi per i dieci Paesi candidati dell'ordine di 40,2 miliardi di euro per un periodo compreso tra 2004 e 2006.

Tutto ciò rappresenta il 4% del PNL dei 10 Paesi candidati.

Investire nelle politiche di sviluppo rurale "La Commissione - aggiunge il presidente - ha operato delle scelte molto forti: per esempio, in agricoltura si è scelto di investire nelle politiche di sviluppo rurale piuttosto che dedicare l'intero ammontare per i pagamenti diretti, perchè essi frenano le riforme.

Così sin dal giorno dell'adesione, la UE cofinanzierà una serie di azioni di sviluppo rurale sino ad un massimo dell'80% del costo del progetto.

In effetti, questi Paesi nei primi anni dopo l'adesione riceveranno più soldi sotto tale forma piuttosto che come pagamenti diretti.

"Siamo convinti - conclude Prodi - che per quanto riguarda i pagamenti diretti la strategia migliore sia applicare il diritto comunitario con gradualità, perchè intendiamo dare priorità alle riforme nel settore agricolo".

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