07 FEB 2002

Media: Convegno su cultura e comunicazione

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 47 min

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Il ruolo e il futuro della Rai al centro delle discussioni al convegno ''Cultura italiana e comunicazione: il ruolo dei media radiotelevisivi'' Roma, 07-02-2002 - Si svolge il convegno ''Cultura italiana e comunicazione: il ruolo dei media radiotelevisivi'', presieduto dal senatore Antonio Landolfi e organizzato dalla Comunità della cultura, dalla Casa delle identità, da Lib Lab e da Adnkronos Cultura.

Al centro delle discussioni sono stati il ruolo e il futuro della Rai.

Baldini, Rispetto del principio pluralista ''Abbiamo ribadito la necessità che la Rai mantenga la sua funzione di
servizio pubblico e dobbiamo mettere in campo le energie migliori perché la Rai possa essere ricondotta a un clima di grande serenità, equilibrio e rispetto del principio del pluralismo'', ha dichiarato il sottosegretario alle Comunicazioni Massimo Baldini al termine del dibattito.

Baldini ha preferito non avanzare ipotesi di riforma limitandosi a ribadire che al momento è in atto un percorso ''che terrà conto anche di quelle che sono le posizioni dell'operatore oltre che dell'opposizione'' e che solamente al termine di tutte le necessarie riflessioni il governo articolerà un proprio disegno di legge da presentare al Parlamento.

Manca, Difesa del ruolo di servizio pubblico della Rai Difesa del ruolo di servizio pubblico della Rai anche nelle parole dell'ex presidente Enrico Manca, attualmente presidente dell'Istituto per l'innovazione massmediologica, che tenta di tracciare uno scenario futuro più dettagliato: ''Credo che la necessità di assicurare il pluralismo culturale e politico da un lato e la necessità di una capacità produttiva da parte del sistema-paese impongano un sistema misto di finanziamento, con canone e pubblicità, liberando però risorse del mercato pubblicitario per accrescere il numero di soggetti privati''.

Manca ha poi concluso auspicando ''un servizio pubblico non più statico ma ristrutturato in cui vi sia una rete che mantenga una funzione generalista, un'altra con una vocazione internazionale e una terza rete con una forte apertura alle realtà locali e regionali''.

Soddisfazione per l'esito del convegno nelle parole della professoressa Rossana Pace, presidente della Casa delle identità: ''Mi è sembrato importante, in un momento in cui l'attenzione è tutta dedicata al toto-nomine Rai ribadire il fatto che gli utenti del servizio pubblico sono più interessati alla qualità.

Personalmente auspico una tv che abbia una strategia culturale, il cui elemento cardine sia la valorizzazione della cultura italiana''.

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