12 FEB 2002

Costituzione europea: Lezione di Giuliano Amato all'inaugurazione del Master Istituzioni parlamentari a "La Sapienza"

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Roma, 12 febbraio 2002 - Giuliano Amato, vicepresidente della costituenda Convenzione europea, tiene una lezione, all'inaugurazione del Master di Istituzioni parlamentari/Studi europei presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università La Sapienza.

Costituzione europea e parlamenti La lezione si intitola 'Costituzione europea e parlamenti' e concerne le prospettive future dell'Unione europea.

Amato spiega che la "dichiarazione di Nizza è all'inizio della vicenda che tra pochi giorni vedrà iniziare il suo lavoro una Convenzione, dalla quale ci si aspetta un nuovo testo dei trattati che
potrebbe aprire la strada ad una Costituzione europea".

Vertice di Nizza "A Nizza - continua Amato - si è definita, in funzione dell'allargamento dell'Unione Europea, la collocazione dei nuovi Paesi all'interno del Consiglio e del Parlamento europeo, stabilendo di quanti voti ciascuno avrebbe potuto disporre per partecipare alle delibazioni comiunitarie".

Europei ed Unione Parlando del rapporto tra europei ed Unione, Amato afferma: "Tra gli europei non si è diffusa la sensazione dell'inutilità dell'Europa, una volta raggiunte le sue originarie missioni"; anzi gli europei, secondo Amato, si aspettano che l'Europa si occupi di cose come la criminalità organizzata, per esempio, per via del suo carattere ormai transfrontaliero.

I parlamenti nazionali Amato affronta anche il tema del ruolo dei parlamenti nazionali nell'architettura istituzionale europea: "Per molti cittadini, sono le istituzioni statuali nazionali il canale democratico di cui essi si fidano", quando si devono rapportare all'Europa.

Il caso Italia "Questo gli italiani - conclude il vicepresidente della Convenzione - lo hanno sentito meno di altri, perchè noi ci riconosciamo meno di altri nel nostro Paese; noi siamo più affezionati al popolo italiano che allo stato italiano.

Ciò ci porta ad riconoscersi con facilità nell'Europa saltando a volte il nostro Stato; mentre questo non è altrettanto facile per i danesi o i britannici".

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