07 MAR 2002

Radicali: Daniele Capezzone a Radio 24

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 43 min 47 sec
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Daniele Capezzone a Radio 24, al 19° giorno di sciopero della fame per permettere ai cittadini di conoscere e giudicare; per spiegare le 25 proposte di legge dei Radicali.

Milano, 7 marzo 2002 - Ospite del programma mattutino di Santalmassi, "Viva voce", Daniele Capezzone, Segretario di Radicali Italiani, al 19° giorno di sciopero fame, affronta il tema delle rifome per il Paese.

Il noto conduttore parla di "fastidiosa positività che i Radicali sanno dare e scuotere con le loro proposte", e chiede la ragione dello sciopero della fame.

La ragione dello sciopero della fame "Io vorrei - risponde
Capezzone - che i cittadini potessero conoscere e giudicare alcune cose.

Per esempio, vorrei che i cittadini sapessero che in tre anni tutti i partiti si sono portati a casa 770 miliardi di finanziamento pubblico; che i tre sindacati maggiori tra finanziamenti pubblici, contributi ai CAF, le quote d'iscrizione ancora prelevate con trattenuta automatica dalla busta paga, si sono portati a casa 3500 miliardi senza bilancio".

Riguardo all'articolo 18, c'è poi il paradosso che i sindacati se ne sono esentati: "Così - è di nuovo Capezzone a parlare - Cofferati giovedì va da Santoro a dire che è una barbarie l'abolizione dell'articolo 18, ma venerdì può licenziare la sua segretaria senza reintegro".

Sanremo e l'informazione della RAI Anche l'attualità televisiva viene affrontata da Santalmassi, il quale chiede al segretario dei Radicali italiani: "Sanremo oscura la politica?" "La cosa divertente - risponde Capezzone - è che appena l'altro ieri la commissione parlamentare di vigilanza all'unanimità (e sono tutti nostri avversari politici) ha riconosciuto che abbiamo ragione, che ci deve essere in questi 5-6 giorni un incremento di informazione; bene, come si risponde sul lato RAI? abolendo ogni approfondiomento politico, perchè Sanremo è Sanremo".

Responsabilità civile dei magistrati In seguito, alcuni dei temi delle proposte di legge entrano nella conversazione radiofonica: la 'proposta Tortora', per esempio, ovvero responsabilità civile dei magistrati in caso di dolo o colpa grave.

"Non c'è già qualcosa?" - domanda Santalmassi.

"Storia triste ed emblematica, risponde Capezzone, E' stata la battaglia di Enzo Tortora, culminata con un referendum vinto con l'80% nel 1987, per stabilire che se un magistrato sbaglia, con colpa grave o in malafede, deve risponderene come qualunque altro professionista".

"Noi vorremmo - continua Capezzone - il meccanismo della responsabilità civile diretta.

E devono finire altri privilegi: ma quanti sanno che oggi ad un 25enne che vince un concorso in magistratura bastano 28 anni per arrivare al massimo dello stipendio e dellla carriera? oggi tutti hanno la certezza, senza verifiche, di divenire presidente di sezione di Cassazione; abbiamo oggi 2500 presidenti di sezione di Cassazione, negli anni '60 ne avevamo 100".

Altre proproste di legge dei Radicali Infine, Santalmassi, accenna brevemente ad altre proproste di legge dei Radicali: "Il finanziamento pubblico dei patronati sindacali, l'8 per mille alle chiese, il voto elettronico, le istituzioni in rete, la responsabilità civile e le carriere dei magistrati, il CSM, la carcerazione preventiva, l'eutanasia, le adozioni...

Non abbiamo parlato di tutto - conclude Santalmassi - ma è abbastanza".

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