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Per D'Amato flessibilità significa centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.Napoli, 12 marzo 2002 - «Con una maggiore flessibilità si possono produrre opportunità per centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro».
Lo afferma il presidente di Confindustria Antonio D'Amato oggi a Napoli alla conferenza economica ed organizzativa di Confagricoltura.
«Se si fanno gli interventi necessari sul mercato del lavoro - osserva l'industriale napoletano - è possibile far crescere immediatamente le imprese al di sotto dei 15 dipendenti e possiamo dare soprattutto un contributo forte … all'emersione del sommerso.
E' ancora presto per formulare stime puntuali ma sono certamente diverse centinaia di migliaia i posti di lavoro che si possono creare nei prossimi mesi».
L'importante è che si facciano interventi veriL'importante - aggiunge D'Amato - «è che si facciano interventi veri che confermino con i fatti il clima di fiducia che oggi le imprese stanno continuando a mostrare nelle prospettive di medio periodo della nostra economia, basandosi proprio sulle aspettative di riforme da parte del Governo».C'è un odore di ripresa«La ripresa in questo momento non c'è.
C'è un odore di ripresa che deve, a maggior ragione, far accelerare la capacità riformatrice del nostro Paese.
Se la ripresa venisse davvero, come tutti ci auguriamo, è chiaro che i Paesi che hanno un motore più competitivo avranno più possibilità di conquistare quote di mercato spiazzando le imprese italiane ed il sistema Paese».Accelerare le riforme strutturaliPer questo motivo, sottolinea il presidente di Confindustria, «occorre accelerare la determinazione di riforme strutturali: non c'è una sola riforma che possa risolvere tutto il complesso della mancanza di competitività del Paese ma un insieme di interventi».
Secondo D'Amato i provvedimenti devono riguardare il sistema fiscale, quello previdenziale, del mercato del lavoro, della lotta al sommerso.
«Questi interventi possono generare quel plus di competitività che serve affinché il Paese possa correre più velocemente».
Lo afferma il presidente di Confindustria Antonio D'Amato oggi a Napoli alla conferenza economica ed organizzativa di Confagricoltura.
«Se si fanno gli interventi necessari sul mercato del lavoro - osserva l'industriale napoletano - è possibile far crescere immediatamente le imprese al di sotto dei 15 dipendenti e possiamo dare soprattutto un contributo forte … all'emersione del sommerso.
E' ancora presto per formulare stime puntuali ma sono certamente diverse centinaia di migliaia i posti di lavoro che si possono creare nei prossimi mesi».
L'importante è che si facciano interventi veriL'importante - aggiunge D'Amato - «è che si facciano interventi veri che confermino con i fatti il clima di fiducia che oggi le imprese stanno continuando a mostrare nelle prospettive di medio periodo della nostra economia, basandosi proprio sulle aspettative di riforme da parte del Governo».C'è un odore di ripresa«La ripresa in questo momento non c'è.
C'è un odore di ripresa che deve, a maggior ragione, far accelerare la capacità riformatrice del nostro Paese.
Se la ripresa venisse davvero, come tutti ci auguriamo, è chiaro che i Paesi che hanno un motore più competitivo avranno più possibilità di conquistare quote di mercato spiazzando le imprese italiane ed il sistema Paese».Accelerare le riforme strutturaliPer questo motivo, sottolinea il presidente di Confindustria, «occorre accelerare la determinazione di riforme strutturali: non c'è una sola riforma che possa risolvere tutto il complesso della mancanza di competitività del Paese ma un insieme di interventi».
Secondo D'Amato i provvedimenti devono riguardare il sistema fiscale, quello previdenziale, del mercato del lavoro, della lotta al sommerso.
«Questi interventi possono generare quel plus di competitività che serve affinché il Paese possa correre più velocemente».
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