Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.
L'azione radicale porta finalmente a Strasburgo la questione cecena, ma la risoluzione di compromesso trovata dai principali gruppi è duramente criticata dai radicali.
Strasburgo, 10 aprile 2002 – Il Consiglio d'Europa vede "un'evoluzione positiva", e la Commissione, rappresentata dal commissario agli aiuti umanitari Poul Nielson, si preoccupa dell'integrità della Russia piuttosto che della tragedia del popolo ceceno.
Del resto, Nielson, nei due anni di mandato finora ricoperti non si è mai interessato dei profughi ceceni, nè si è mai recato nella regione.
La mobilitazione radicaleMentre … quasi cinquecento persone di 32 diversi paesi hanno condotto uno sciopero della fame, dando vita ad un satyagraha per la Cecenia, quale ulteriore sostegno all'azione radicale per costringere l'europarlamento ad occuparsi della questione, a Strasburgo le forze parlamentari raggiungono un compromesso di risoluzione che Olivier Dupuis, definisce "ignobile".
Le accuse di Dupuis"E' un testo odioso, moralmente ignobile" - afferma l'eurodeputato radicale. "Continuare a chiedere dopo due anni e mezzo di guerra, di violazioni sistematiche dei diritti fondamentali dei ceceni da parte delle autorità russe, delle Forze militari russe, che la smettano con le loro azioni che sono pianificate, è assolutamente ignobile, così come è ignobile continuare a chiedere che l'aiuto umanitario possa arrivare in Cecenia quando sappiamo che tutto viene fatto da parte delle autorità russe per impedire che questo aiuto umanitario giunga a destinazione".
Genocidio Massacrato il 20% della popolazione, il 40% è profugo e non ha più nulla per vivere.
Questi i numeri che inducono Dupuis, ad affermare che in Cecenia non c'è solo una serire "violazioni massicce dei diritti dell'uomo", ma "un vero e proprio genocidio, il primo genocidio in Europa dal tempo del genocidio degli ebrei".
Dupuis accusa duramente l'Europa che "assiste silenziosa".
Per il Consiglio, "un'evoluzione positiva" Precedentemente aveva preso la parola il Ministro Ramon De Miguel, a nome della Presidenza del Consiglio, il quale sottolineava "come la situazione in Cecenia sia stata oggetto di attenzione da parte dell'unione Europea: basti ricordare le Conclusioni del consiglio europeo di Helsinki".
L'Unione europea – aggiungeva il ministro spagnolo - "chiede alla Federazione russa che i colpevoli di violazioni dei Diritti umani siano giudicati e condannati eliminando in questo modo qualsiasi rischio di casi di impunità che purtroppo si sono già verificati".
De Miguel aveva esortato le autorità russe a dare ai funzionari un'adeguata formazione in materia di diritti umani, cosa che eviterà il ripetersi di quelli che il ministro spagnolo definisce " incresciosi incidenti".
Nella replica, che segue al dibattito, De Miguel, ammette, che "11 settembre e la lotta al terrorismo non possono essere un alibi per violare i diritti dell'uomo".
Tuttavia, secondo il Consiglio dei Ministri "c'è un evoluzione positiva della situazione".
La Commissione, "non ledere l'integrità territoriale della Russia" Paul Nielson, Commissario Ue agli affari umanitari non è da meno: "L'Unione ha continuato ad esprimere la sua preoccupazione alle autorità russe attraverso i canali diplomatici adeguati".
Il Commissario afferma va che "la Commissione condivide la preoccupazione del PE per il deterioramento della situazione in Cecenia, come è stato anche dimostrato da recenti rapporti di violazioni dei diritti dell'uomo negli ultimi mesi".
"Tuttavia – continua Nielson - l'Unione è a favore della Russia nella sua legittima lotta contro il terrorismo in Cecenia ed altrove.
I nostri appelli sono per una soluzione politica senza ledere l'integrità territoriale della Federazione russa".
Strasburgo, 10 aprile 2002 – Il Consiglio d'Europa vede "un'evoluzione positiva", e la Commissione, rappresentata dal commissario agli aiuti umanitari Poul Nielson, si preoccupa dell'integrità della Russia piuttosto che della tragedia del popolo ceceno.
Del resto, Nielson, nei due anni di mandato finora ricoperti non si è mai interessato dei profughi ceceni, nè si è mai recato nella regione.
La mobilitazione radicaleMentre … quasi cinquecento persone di 32 diversi paesi hanno condotto uno sciopero della fame, dando vita ad un satyagraha per la Cecenia, quale ulteriore sostegno all'azione radicale per costringere l'europarlamento ad occuparsi della questione, a Strasburgo le forze parlamentari raggiungono un compromesso di risoluzione che Olivier Dupuis, definisce "ignobile".
Le accuse di Dupuis"E' un testo odioso, moralmente ignobile" - afferma l'eurodeputato radicale. "Continuare a chiedere dopo due anni e mezzo di guerra, di violazioni sistematiche dei diritti fondamentali dei ceceni da parte delle autorità russe, delle Forze militari russe, che la smettano con le loro azioni che sono pianificate, è assolutamente ignobile, così come è ignobile continuare a chiedere che l'aiuto umanitario possa arrivare in Cecenia quando sappiamo che tutto viene fatto da parte delle autorità russe per impedire che questo aiuto umanitario giunga a destinazione".
Genocidio Massacrato il 20% della popolazione, il 40% è profugo e non ha più nulla per vivere.
Questi i numeri che inducono Dupuis, ad affermare che in Cecenia non c'è solo una serire "violazioni massicce dei diritti dell'uomo", ma "un vero e proprio genocidio, il primo genocidio in Europa dal tempo del genocidio degli ebrei".
Dupuis accusa duramente l'Europa che "assiste silenziosa".
Per il Consiglio, "un'evoluzione positiva" Precedentemente aveva preso la parola il Ministro Ramon De Miguel, a nome della Presidenza del Consiglio, il quale sottolineava "come la situazione in Cecenia sia stata oggetto di attenzione da parte dell'unione Europea: basti ricordare le Conclusioni del consiglio europeo di Helsinki".
L'Unione europea – aggiungeva il ministro spagnolo - "chiede alla Federazione russa che i colpevoli di violazioni dei Diritti umani siano giudicati e condannati eliminando in questo modo qualsiasi rischio di casi di impunità che purtroppo si sono già verificati".
De Miguel aveva esortato le autorità russe a dare ai funzionari un'adeguata formazione in materia di diritti umani, cosa che eviterà il ripetersi di quelli che il ministro spagnolo definisce " incresciosi incidenti".
Nella replica, che segue al dibattito, De Miguel, ammette, che "11 settembre e la lotta al terrorismo non possono essere un alibi per violare i diritti dell'uomo".
Tuttavia, secondo il Consiglio dei Ministri "c'è un evoluzione positiva della situazione".
La Commissione, "non ledere l'integrità territoriale della Russia" Paul Nielson, Commissario Ue agli affari umanitari non è da meno: "L'Unione ha continuato ad esprimere la sua preoccupazione alle autorità russe attraverso i canali diplomatici adeguati".
Il Commissario afferma va che "la Commissione condivide la preoccupazione del PE per il deterioramento della situazione in Cecenia, come è stato anche dimostrato da recenti rapporti di violazioni dei diritti dell'uomo negli ultimi mesi".
"Tuttavia – continua Nielson - l'Unione è a favore della Russia nella sua legittima lotta contro il terrorismo in Cecenia ed altrove.
I nostri appelli sono per una soluzione politica senza ledere l'integrità territoriale della Federazione russa".
leggi tutto
riduci