Di Roberto SpagnoliIntervista alla professoressa Carla Rossi, docente di Statistica matematica alla 2a Università di Roma-Tor Vergata, presidente della Società italiana di biometria e rappresentante del Parlamento Europeo presso l'Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze di LisbonaAlla fine del mese di gennaio Pino Arlacchi, vicesegretario dell'Onu e direttore esecutivo dell'ufficio per il controllo delle droghe, ha presentato l'edizione 2000 del Rapporto Mondiale sulle Droghe.
In questa intervista la professoressa Carla Rossi (che aveva collaborato alla precedente edizione … del rapporto pubblicata nel 1997 quando a capo dell'Undcp vi era Giacomelli) dimostra le manipolazioni, le falsità e l'uso improprio dei dati statistici contenuti nel rapporto 2000.
A tutto questo si aggiungono l'assenza totale di attenzione verso aspetti fondamentali della questione come le droghe leggere, l'ecstasy o il dibattito sulle politiche in materia di droghe e sulla legalizzazione.
Le accuse avanzate contro Arlacchi da alcuni dei suoi più stretti collaboratori, tra cui quelle dello stesso coordinatore del rapporto, Francisco Thoumi, nominato da Arlacchi e poi dimessosi, dimostrano che il World Drug Report 2000 invece di costituire un documento utile per la conoscenza, l'analisi e la valutazione del fenomeno droga in tutti i suoi aspetti è stato ridotto a mero manifesto propagandistico della politica arlacchiana.
In questa intervista la professoressa Carla Rossi (che aveva collaborato alla precedente edizione … del rapporto pubblicata nel 1997 quando a capo dell'Undcp vi era Giacomelli) dimostra le manipolazioni, le falsità e l'uso improprio dei dati statistici contenuti nel rapporto 2000.
A tutto questo si aggiungono l'assenza totale di attenzione verso aspetti fondamentali della questione come le droghe leggere, l'ecstasy o il dibattito sulle politiche in materia di droghe e sulla legalizzazione.
Le accuse avanzate contro Arlacchi da alcuni dei suoi più stretti collaboratori, tra cui quelle dello stesso coordinatore del rapporto, Francisco Thoumi, nominato da Arlacchi e poi dimessosi, dimostrano che il World Drug Report 2000 invece di costituire un documento utile per la conoscenza, l'analisi e la valutazione del fenomeno droga in tutti i suoi aspetti è stato ridotto a mero manifesto propagandistico della politica arlacchiana.
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