Intervista a Alain Labrousse di Roberto SpagnoliL'Afghanistan è alla ribalta non solo perché è il teatro di guerra dell'offensiva contro il terrorismo scatenata dagli Usa e dai loro alleati dopo l'attacco alle Twin Towers dell'11 settembre, ma anche per essere, o essere stato fino a poco tempo fa, il maggior produttore mondiale di oppio.
Dopo l'intervento militare sovietico e oltre vent'anni di guerra civile, negli ultimi cinque anni, quelli della feroce dittatura religiosa dei Taleban, l'Afghanistan è arrivato a coprire i tre quarti della produzione globale di oppio.
Per capire come ciò … sia stato possibile e qual è la situazione attuale, dopo l'inizio della guerra, abbiamo intervistato Alain Labrousse, esperto di geopolitica delle droghe, già direttore dell'Observatoire Geopolitique des Drogues di Parigi e attualmente curatore della newsletter sul traffico internazionale di droghe dell'Observatoire français des drogues et toxicomanies, che conosce molto bene la realtà afgana anche per averla verificata personalmente.
Alain Labrousse è autore tra l'altro del libro "Geopolitica e geostrategia delle droghe" pubblicato in Italia dalla casa editrice Asterios.
Dopo l'intervento militare sovietico e oltre vent'anni di guerra civile, negli ultimi cinque anni, quelli della feroce dittatura religiosa dei Taleban, l'Afghanistan è arrivato a coprire i tre quarti della produzione globale di oppio.
Per capire come ciò … sia stato possibile e qual è la situazione attuale, dopo l'inizio della guerra, abbiamo intervistato Alain Labrousse, esperto di geopolitica delle droghe, già direttore dell'Observatoire Geopolitique des Drogues di Parigi e attualmente curatore della newsletter sul traffico internazionale di droghe dell'Observatoire français des drogues et toxicomanies, che conosce molto bene la realtà afgana anche per averla verificata personalmente.
Alain Labrousse è autore tra l'altro del libro "Geopolitica e geostrategia delle droghe" pubblicato in Italia dalla casa editrice Asterios.
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