Roma, 17 aprile 2003 - Intervista di Roberto SpagnoliAntonio Maria Costa è il direttore esecutivo dell'Unodc, cioè dell'ufficio dell'ONU contro la droga ed il crimine.
Il successore di Pino Arlacchi ha sessantuno anni, parla correttamente cinque lingue e ha lavorato per oltre trent'anni nelle maggiori organizzazioni internazionali, tra cui le stesse Nazioni Unite.
Per assumere l'incarico, nel 2002, ha lasciato l'incarico di segretario generale dela Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo che ha sede a Londra.Costa è entrato all'Onu nel 1969, nel dipartimento affari economici e … sociali internazionali dove è rimasto fino al 1983, diventandone anche il responsabile.
Fino al 1987 è stato segretario generale aggiunto dell'Ocse, quindi, fino al 1992 direttore generale per l'economia e la finanza della Commissione europea.Nei vari incontri del G7/G8 si è occupato di elaborare la posizione dell'Unione Europea in materia di riciclaggio dei capitali criminali, di segreto bancario e di corruzione.
Insomma, non è un novellino né uno sprovveduto e nemmeno è totalmente estraneo alle questioni di cui si deve occupare come capo supremo dell'"antidroga" dell'Onu.L'intervista che segue è stata realizzata a Vienna il 17 aprile 2003, al termine della conferenza ministeriale che ha concluso la 46a sessione della Commissione Narcotici dell'ONU chiamata ad una valutazione di metà percorso del piano antidroga lanciato a New York nel 1998 in occasione della sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.Nel corso del nostro colloquio Costa ci ha rimproverato un certa superficialità rispetto al lavoro del suo ufficio e ci ha invitato a seguire più da vicino la sua attività.
E' un invito che accogliamo molto volentieri: seguiremo con molta attenzione le sue iniziative, come del resto abbiamo fatto anche con il suo predecessore Pino Arlacchi.
Senza pregiudizi, ma anche senza facili condiscendenze.
Il successore di Pino Arlacchi ha sessantuno anni, parla correttamente cinque lingue e ha lavorato per oltre trent'anni nelle maggiori organizzazioni internazionali, tra cui le stesse Nazioni Unite.
Per assumere l'incarico, nel 2002, ha lasciato l'incarico di segretario generale dela Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo che ha sede a Londra.Costa è entrato all'Onu nel 1969, nel dipartimento affari economici e … sociali internazionali dove è rimasto fino al 1983, diventandone anche il responsabile.
Fino al 1987 è stato segretario generale aggiunto dell'Ocse, quindi, fino al 1992 direttore generale per l'economia e la finanza della Commissione europea.Nei vari incontri del G7/G8 si è occupato di elaborare la posizione dell'Unione Europea in materia di riciclaggio dei capitali criminali, di segreto bancario e di corruzione.
Insomma, non è un novellino né uno sprovveduto e nemmeno è totalmente estraneo alle questioni di cui si deve occupare come capo supremo dell'"antidroga" dell'Onu.L'intervista che segue è stata realizzata a Vienna il 17 aprile 2003, al termine della conferenza ministeriale che ha concluso la 46a sessione della Commissione Narcotici dell'ONU chiamata ad una valutazione di metà percorso del piano antidroga lanciato a New York nel 1998 in occasione della sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.Nel corso del nostro colloquio Costa ci ha rimproverato un certa superficialità rispetto al lavoro del suo ufficio e ci ha invitato a seguire più da vicino la sua attività.
E' un invito che accogliamo molto volentieri: seguiremo con molta attenzione le sue iniziative, come del resto abbiamo fatto anche con il suo predecessore Pino Arlacchi.
Senza pregiudizi, ma anche senza facili condiscendenze.
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