Verona, 6 aprile 2001 - Documento audiovisivo del comizio di Massimo D'Alema per la presentazione del programma elettorale del centrosinitra.
D'Alema attacca Berlusconi, che ha iniziato la campagna elettorale molti mesi fa e che è "Un Napoleone che è andato a scuola dalla signora Tatcher".
Il centrodestra è pericoloso, sostiene, "perchè e la somma di istanze particolari e infatti Berlusconi non si presenta con un progetto di governo ma con una somma confusa di promesse a tutti".
D'Alema focalizza poi il suo discorso sui risultati ottenuti dall'attuale governo: l'entrata dell'Italia in … Europa, le riforme del sistema formativo, della pubblica amministrazione e delle istituzioni.
"Abbiamo pensato in primo luogo alla parte più debole del Paese - afferma - ma nello stesso tempo agli imprenditori"Per quanto riguarda le critiche avanzate da Confindustria D'Alema si dichiara a favore di un'Italia più aperta e flessibile ma, ironizza, "Non si può parlare di flessibilità se nei convegni dei giovani imprenditori si trovano solo i figli degli imprenditori".
A tal proposito ribadisce che il centrosinistra vuole tenere unito il Paese mediante la sinergia di competitività, coesione sociale e difesa dei diritti sociali dei cittadini e ricorda le grandi privatizzazioni durante l'attuale governo ma anche che "non è possibile privatizzare la sanità e l'istruzione".
Massimo D'Alema conclude facendo riferimento al movimento socialista nel mondo e sostenendo la necessità della presenza della sinistra nel governo affinché vi sia un'azione politica per la creazione di un "ordine mondiale più giusto e per questo più sicuro".
D'Alema attacca Berlusconi, che ha iniziato la campagna elettorale molti mesi fa e che è "Un Napoleone che è andato a scuola dalla signora Tatcher".
Il centrodestra è pericoloso, sostiene, "perchè e la somma di istanze particolari e infatti Berlusconi non si presenta con un progetto di governo ma con una somma confusa di promesse a tutti".
D'Alema focalizza poi il suo discorso sui risultati ottenuti dall'attuale governo: l'entrata dell'Italia in … Europa, le riforme del sistema formativo, della pubblica amministrazione e delle istituzioni.
"Abbiamo pensato in primo luogo alla parte più debole del Paese - afferma - ma nello stesso tempo agli imprenditori"Per quanto riguarda le critiche avanzate da Confindustria D'Alema si dichiara a favore di un'Italia più aperta e flessibile ma, ironizza, "Non si può parlare di flessibilità se nei convegni dei giovani imprenditori si trovano solo i figli degli imprenditori".
A tal proposito ribadisce che il centrosinistra vuole tenere unito il Paese mediante la sinergia di competitività, coesione sociale e difesa dei diritti sociali dei cittadini e ricorda le grandi privatizzazioni durante l'attuale governo ma anche che "non è possibile privatizzare la sanità e l'istruzione".
Massimo D'Alema conclude facendo riferimento al movimento socialista nel mondo e sostenendo la necessità della presenza della sinistra nel governo affinché vi sia un'azione politica per la creazione di un "ordine mondiale più giusto e per questo più sicuro".
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