Roma, 8 aprile 2001 - Documento audiovisivo dell'intervista - filo diretto con Emma Bonino ai microfoni di Radio Radicale.
In studio.
Roberto Iezzi.Emma Bonino tocca in particolare i temi di attualità politica e quelli relativi alla mancanza di informazione, alle difficoltà della raccolta delle firme per la presentazione delle liste Emma Bonino e al satyagraha.
Per quanto riguarda la situazione della raccolta firme la leader radicale annuncia: "Potremo arrivare a circa 200 collegi, superando il vincolo di legge che prevede la presenza in almeno 1/4 dei collegi.
Se avremo rispettato il vincolo … avremmo diritto agli stessi spazi dell'Ulivo e della Casa delle Libertà, maggiori".
Emma Bonino sarà candidata per il Senato nel collegio di Milano 1, lo stesso di Dell'Utri, e nelle liste per le amministrative di Torino; Pannella è invece candidato in Emilia Romagna e Lazio 1 dietro Luca Coscioni e in Toscana come capolista, nei collegi uninominali per la Camera a Fiumicino.
Bonino attacca il centrodestra e il "cosiddetto programma" presentato dalla Casa delle Libertà, in cui viene riproposto il liberismo come punto centrale ma nei fatti la vena liberista ha fatto difetto proprio quando era possibile fare delle riforme: "Mi stupisce - afferma - l'amnesia collettiva visto che Berlusconi ha preferito salvare lo status quo nel momento in cui sono stati votati referendum liberisti".
L'ex Commissaria Europea focalizza quindi il discorso sulla sistematica espulsione dei temi radicali dal dibattito politico e sulla battaglia per il riconoscimento del diritto degli italiani ad essere informati per conoscere per deliberare, per conoscere per vivere e a tal proposito spiega i motivi dell'interruzione del satyagraha.
Anche se, come ha affermato recentemente Marco Pannella, nemmeno a Tien An Men o sulla Piazza Rossa veniva impedito ai cittadini di sostare, Emma Bonino sostiene di comprendere a pieno le motivazioni della Questura che hanno sgomberato il presidio radicale davanti al Quirinale: "Luca Coscioni è un elemento di disturbo per i temi che incarna, tanto è vero che è espulso dal cicaleccio politico di questi mesi altrimenti il sistema non si reggerebbe".
Nonostante l'appoggio di decine di premi Nobel e di molti scienziati italiani alla candidatura di Luca Coscioni e alle battaglie per la libertà di ricerca scientifica e terapeutica e per una morte dignitosa, infatti, l'informazione su questi temi ammonta a 57'' sul Tg2.
La leader radicale si sofferma anche sull'anomalia italiana che vede gli stessi partiti che chiedevano agli elettori di andare al mare durante le consultazioni referendarie per la scarsa importanza del voto, impegnati ad esortare i cittadini ad andare a votare "perché in gioco ora ci sono seggi e poltrone".
Emma Bonino ricorda inoltre la presentazione della denuncia sul "caso Italia" da parte di Olivier Dupuis alla Commissione per i Diritti Umani dell'Onu a Ginevra e afferma che la situazione di negazione dei diritti fondamentali che vede un'opinione pubblica "seduta" in Italia è ormai a livelli tanto preoccupanti da essere assimilabile alla situazione del '76. .
In studio.
Roberto Iezzi.Emma Bonino tocca in particolare i temi di attualità politica e quelli relativi alla mancanza di informazione, alle difficoltà della raccolta delle firme per la presentazione delle liste Emma Bonino e al satyagraha.
Per quanto riguarda la situazione della raccolta firme la leader radicale annuncia: "Potremo arrivare a circa 200 collegi, superando il vincolo di legge che prevede la presenza in almeno 1/4 dei collegi.
Se avremo rispettato il vincolo … avremmo diritto agli stessi spazi dell'Ulivo e della Casa delle Libertà, maggiori".
Emma Bonino sarà candidata per il Senato nel collegio di Milano 1, lo stesso di Dell'Utri, e nelle liste per le amministrative di Torino; Pannella è invece candidato in Emilia Romagna e Lazio 1 dietro Luca Coscioni e in Toscana come capolista, nei collegi uninominali per la Camera a Fiumicino.
Bonino attacca il centrodestra e il "cosiddetto programma" presentato dalla Casa delle Libertà, in cui viene riproposto il liberismo come punto centrale ma nei fatti la vena liberista ha fatto difetto proprio quando era possibile fare delle riforme: "Mi stupisce - afferma - l'amnesia collettiva visto che Berlusconi ha preferito salvare lo status quo nel momento in cui sono stati votati referendum liberisti".
L'ex Commissaria Europea focalizza quindi il discorso sulla sistematica espulsione dei temi radicali dal dibattito politico e sulla battaglia per il riconoscimento del diritto degli italiani ad essere informati per conoscere per deliberare, per conoscere per vivere e a tal proposito spiega i motivi dell'interruzione del satyagraha.
Anche se, come ha affermato recentemente Marco Pannella, nemmeno a Tien An Men o sulla Piazza Rossa veniva impedito ai cittadini di sostare, Emma Bonino sostiene di comprendere a pieno le motivazioni della Questura che hanno sgomberato il presidio radicale davanti al Quirinale: "Luca Coscioni è un elemento di disturbo per i temi che incarna, tanto è vero che è espulso dal cicaleccio politico di questi mesi altrimenti il sistema non si reggerebbe".
Nonostante l'appoggio di decine di premi Nobel e di molti scienziati italiani alla candidatura di Luca Coscioni e alle battaglie per la libertà di ricerca scientifica e terapeutica e per una morte dignitosa, infatti, l'informazione su questi temi ammonta a 57'' sul Tg2.
La leader radicale si sofferma anche sull'anomalia italiana che vede gli stessi partiti che chiedevano agli elettori di andare al mare durante le consultazioni referendarie per la scarsa importanza del voto, impegnati ad esortare i cittadini ad andare a votare "perché in gioco ora ci sono seggi e poltrone".
Emma Bonino ricorda inoltre la presentazione della denuncia sul "caso Italia" da parte di Olivier Dupuis alla Commissione per i Diritti Umani dell'Onu a Ginevra e afferma che la situazione di negazione dei diritti fondamentali che vede un'opinione pubblica "seduta" in Italia è ormai a livelli tanto preoccupanti da essere assimilabile alla situazione del '76. .
leggi tutto
riduci