Roma, 15 aprile 2001 - Documento audiovisivo della conversazione con Marco Pannella sulle iniziative radicali dopo la riunione del Comitato di Coordinamento e dopo l'invito del vescovo di Sessa Aurunca (Caserta) a sospendere ogni attività politica e comizio nel giorno di Pasqua.
Marco Pannella, facendo riferimento alla riunione del Comitato dei Radicali, inserisce l'elezione di Luca Coscioni a presidente del Comitato dei Radicali all'interno della tradizione radicale di battaglie non violente: "Così come abbiamo potuto dire con la fame sconfiggere lo sterminio per fame, oggi, come Saramago … sottolinea, essendo muti si da voce".
Luca Coscioni, infatti, incarna con il suo corpo e con il sintetizzatore vocale la "scienza oppressa, negata, la scienza che è anche moralità per chi la vive da soggetto e non da oggetto".
L'efficacia comunicativa del capolista della Lista Bonino è però causa della sua clandestinità nel dibattito politico e mediatico.
A tal proposito il leader radicale fa riferimento alla puntata del 12 aprile scorso de "Il raggio verde", condotta da Michele Santoro il quale "da teppista aveva scoperto la superiorità del divenire un truffatore", strutturando la trasmissione come una tavola rotonda anziché come un confronto tra posizioni laiche e cattoliche.
Pannella affronta quindi il problema dell'assenza dei temi radicali dal dibattito politico e riafferma i valori del satyagraha per richiamare il Presidente della Repubblica supremo garante dei diritti Costituzionali dei cittadini italiani, al dovere di difendere la Costituzione scritta e le leggi della Repubblica.
Di fronte alle continue ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche sulla vita politica e alla mancanza di un dibattito sui grandi temi della vita pubblica italiana, dal liberismo economico all'antiproibizionismo sulla scienza, sulla droga, sulla morte dignitosa, il leader radicale afferma la necessità di una presenza di parlamentari della Lista Bonino in Parlamento e quindi di un forte impegno da parte dei radicali stessi a far sì che emergano le proposte antiproibizioniste all'interno di un sistema dell'informazione basato sul potere censorio.
Per quanto riguarda la battaglia per la libertà di ricerca scientifica Marco Pannella mette in luce il paradosso per cui coloro che ritengono che gli embrioni abbiano status di persona preferiscono gettare nella spazzatura 30.000 embrioni piuttosto che utilizzarli per la ricerca di cure necessarie alla sopravvivenza di 10 milioni di italiani affetti da malattie quali la sclerosi laterale amiotrofica, il Parkinson, l'Alzheimer.
Sull'attualità politica Marco Pannella afferma che il centrodestra e il centrosinistra hanno posizioni sempre più ravvicinate e paragona il "ghe pensi mi" di Berlusconi alla Confcommercio al "ci penso io" di Rutelli ai cacciatori.
"Rutelli in tre giorni ci ha fatto sapere - afferma - che sugli embrioni, come Berlusconi, è d'accordo con la Chiesa; sull'eutanasia, come Berlusconi, è d'accordo con la Chiesa e non con Veronesi; sulla caccia è d'accordo con i cacciatori e con l'Arci Caccia.
C'era l'Arci Gay e l'Arci Caccia.
Ora c'è pure l'Arci Francesco.
C'era da aspettarselo, tanto è vero che in fondo la Lega Ambiente, con il suo leader, prende ogni tanto le parti Veronesi, più vicina alla nostra posizione che alla loro." È quindi evidente che se esistesse un pericolo di neofascismo soltanto i radicali potranno rappresentare l'alternativa essendo Berlusconi il prodotto "per nausea, per le loro inadeguatezze, per il loro cinismo, per la loro stupidaggine, per essere uomini di potere" di Amato, Rutelli e Veltroni ma "appena qualcuno nel centrodestra o nel centrosinistra si accorge di una necessità di confronto con i radicali viene immediatamente emarginato".
Pannella fa anche riferimento agli interventi di Omar Kambiev e Wei Jing Sheng al Comitato di Coordinamento volti all'affermazione della necessità della garanzia della democrazia in Italia e quindi della presenza dei Radicali in Parlamento affinché vengano affrontati nel dibattito politico italiano i problemi internazionali per la difesa dei diritti umani e civili.
Per quanto riguarda le discussioni all'interno del Comitato dei Radicali Pannella afferma che "contrariamente a tutti gli altri partiti quanto più c'è lo scontro esterno i radicali ritengono che lo scontro interno sia necessario, gli altri ritengono che debba essere abolito".
Marco Pannella, facendo riferimento alla riunione del Comitato dei Radicali, inserisce l'elezione di Luca Coscioni a presidente del Comitato dei Radicali all'interno della tradizione radicale di battaglie non violente: "Così come abbiamo potuto dire con la fame sconfiggere lo sterminio per fame, oggi, come Saramago … sottolinea, essendo muti si da voce".
Luca Coscioni, infatti, incarna con il suo corpo e con il sintetizzatore vocale la "scienza oppressa, negata, la scienza che è anche moralità per chi la vive da soggetto e non da oggetto".
L'efficacia comunicativa del capolista della Lista Bonino è però causa della sua clandestinità nel dibattito politico e mediatico.
A tal proposito il leader radicale fa riferimento alla puntata del 12 aprile scorso de "Il raggio verde", condotta da Michele Santoro il quale "da teppista aveva scoperto la superiorità del divenire un truffatore", strutturando la trasmissione come una tavola rotonda anziché come un confronto tra posizioni laiche e cattoliche.
Pannella affronta quindi il problema dell'assenza dei temi radicali dal dibattito politico e riafferma i valori del satyagraha per richiamare il Presidente della Repubblica supremo garante dei diritti Costituzionali dei cittadini italiani, al dovere di difendere la Costituzione scritta e le leggi della Repubblica.
Di fronte alle continue ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche sulla vita politica e alla mancanza di un dibattito sui grandi temi della vita pubblica italiana, dal liberismo economico all'antiproibizionismo sulla scienza, sulla droga, sulla morte dignitosa, il leader radicale afferma la necessità di una presenza di parlamentari della Lista Bonino in Parlamento e quindi di un forte impegno da parte dei radicali stessi a far sì che emergano le proposte antiproibizioniste all'interno di un sistema dell'informazione basato sul potere censorio.
Per quanto riguarda la battaglia per la libertà di ricerca scientifica Marco Pannella mette in luce il paradosso per cui coloro che ritengono che gli embrioni abbiano status di persona preferiscono gettare nella spazzatura 30.000 embrioni piuttosto che utilizzarli per la ricerca di cure necessarie alla sopravvivenza di 10 milioni di italiani affetti da malattie quali la sclerosi laterale amiotrofica, il Parkinson, l'Alzheimer.
Sull'attualità politica Marco Pannella afferma che il centrodestra e il centrosinistra hanno posizioni sempre più ravvicinate e paragona il "ghe pensi mi" di Berlusconi alla Confcommercio al "ci penso io" di Rutelli ai cacciatori.
"Rutelli in tre giorni ci ha fatto sapere - afferma - che sugli embrioni, come Berlusconi, è d'accordo con la Chiesa; sull'eutanasia, come Berlusconi, è d'accordo con la Chiesa e non con Veronesi; sulla caccia è d'accordo con i cacciatori e con l'Arci Caccia.
C'era l'Arci Gay e l'Arci Caccia.
Ora c'è pure l'Arci Francesco.
C'era da aspettarselo, tanto è vero che in fondo la Lega Ambiente, con il suo leader, prende ogni tanto le parti Veronesi, più vicina alla nostra posizione che alla loro." È quindi evidente che se esistesse un pericolo di neofascismo soltanto i radicali potranno rappresentare l'alternativa essendo Berlusconi il prodotto "per nausea, per le loro inadeguatezze, per il loro cinismo, per la loro stupidaggine, per essere uomini di potere" di Amato, Rutelli e Veltroni ma "appena qualcuno nel centrodestra o nel centrosinistra si accorge di una necessità di confronto con i radicali viene immediatamente emarginato".
Pannella fa anche riferimento agli interventi di Omar Kambiev e Wei Jing Sheng al Comitato di Coordinamento volti all'affermazione della necessità della garanzia della democrazia in Italia e quindi della presenza dei Radicali in Parlamento affinché vengano affrontati nel dibattito politico italiano i problemi internazionali per la difesa dei diritti umani e civili.
Per quanto riguarda le discussioni all'interno del Comitato dei Radicali Pannella afferma che "contrariamente a tutti gli altri partiti quanto più c'è lo scontro esterno i radicali ritengono che lo scontro interno sia necessario, gli altri ritengono che debba essere abolito".
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