27 APR 2001

Casini a Bologna: "Per difendere i nostri valori, è stato giusto dire no ai radicali nel Polo"

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Il segretario del Centro Cristiano Democratico ha presentato a Bologna il programma del Ccd e i candidati dell'Emilia Romagna.Durante l'incontro Casini ha rivendiocato la nascita del Biancofiore, poichè essa è l'unione "di due partiti democratici cristiani che sostanzialmente la pensano allo stesso modo, e non si capisce perché, se non per motivazioni personali, rimangano divisi" .

A tal proposito ha ricordato le prese di posizioni comuni tra lui e Buttiglione: "Quando abbiamo puntato i piedi abbiamo dimostrato di essere leali ma non subalterni.

Quando ad esempio si è trattato - ha aggiunto
- di accettare o meno i Radicali nella nostra coalizione abbiamo detto no e abbiamo fatto bene perché qui non è solamente in pista un problema di visibilità esterna, c'è anche una questione di valori".

In tale contesto, Casini ha infatti rivendicato la diretta derivazione del Ccd dalla DC, "un partito che ha sempre saputo distinguere la laicità della politica dalla scelta dell'impegno religioso", per riaffermare le sue posizioni su temi quali l'eutanasia e l'omosessualità.

"Quando vedo che in Olanda viene resa possibile l'eutanasia mi preoccupo perché non credo che questo sia un segno di avanzamento ma di regressione paurosa".

Sempre riferendosi all'Olanda Casini ha affermato: "Se due uomini o due donne vogliono convivere lo facciano, il problema è che non possono pretendere di avere la tutela giuridica di una giovane coppia che si è sposata".

Per quanto riguarda l'eventualità poi che una coppia omosessuale possa adottare dei figli Casini ha sostenuto che si trasformerebbe un atto di amore qual è quello dell'adozione in "un atto di egoismo, né più né meno come comprarsi una coppia di cani".Sempre sul fronte dei valori democratici cristiani, il segretario del Ccd ha fornito poi una valutazione di Democrazia Europea e del Ppi: "Zecchino; Andreotti e D'Antoni hanno fatto una cosa giusta: il certificato di morte al Ppi però poi hanno sbagliato nel finale" perché "non capire che il bipolarismo oggi è nella testa degli italiani significa non aver capito la politica".

Critiche anche ai popolari schierati col centrosinstra: "Che cosa Rutelli, che è stato verde, radicale, antidemocristiano possa avere da spartire con De Mita e Castagnetti per me è un mistero gaudioso.

Però, pur di avere un posto in Parlamento questo è quello che ha fatto il Partito Popolare".Sempre sul fronte dei valori, il segretario del CCD ha affrontato la questione sicurezza, riconfermando la propria posizione antiproibizionista in materia di droga ed ha attaccato la sinistra per aver colpevolmente sottovalutato il problema dell'immigrazione clandestina poiché "quando uno è illegale in Italia finisce preda dei racket della prostituzione, della droga, della criminalità".In conclusione, quindi, un accenno al rifiuto di Berlusconi di sostenere un confronto pubblico con Rutelli: "Fare un dibattito - ha affermato - non è una scelta etica ma di tattica elettorale, poiché siamo in vantaggio Berlusconi ha ragione a non volere fare il dibattito".

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  • Pier Ferdinando Casini (Misto-CCD), segretario Centro Cristiano Democratico

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