07 GIU 2001

Commissioni d'Inchiesta della Cdl: Intervista a Ernesto Galli Della Loggia "Tangentopoli e Mitrokhin sarebbero solo un gran polverone"

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Roma, 7 giugno 2001 h14.22 - Claudio Landi ha intervistato Ernesto Galli Della Loggia per i microfoni di Radio Radicale dopo la proposta avanzata da Silvio Berlusconi per l'istituzione di tre nuove commissioni di inchiesta parlamentari su tangentopoli, sul caso Mitrokhin e sull'affaire Telekom-Serbia.Ernesto Galli Della Loggia facendo riferimento al fallimento della Commissione Stragi ha criticato la proposta di Silvio Berlusconi: "Non credo - ha dichiarato l'editorialista del Corriere della Sera - che su questo tipo di faccende, e in particolare tangentopoli e Mitrokhin, abbia senso organizzare una Commissione d'inchiesta e che questa commissione possa arrivare a dei risultati significativi.

Si tratterebbe anche qui di una commissione che si impegnerebbe per anni e anni a raccogliere una grande documentazione" che servirebbere "per polemiche politiche di mese in mese diverse".

Il risultato, dunque, sarebbe solo "un grande polverone" senza poi arrivare assolutamente a nulla in quanto "non è compito delle commissioni d'indagini, contrariamente a quello che pensa forse il presidente Pellegrino, ricostruire ipotesi interpretative del passato italiano".

Galli Della Loggia ha quindi dato "un buon consiglio al ministro della cultura o della pubblica istruzione del prossimo governo": "lo Stato italiano stanzi un numero pressoché insignificante di milioni per fotocopiare, come ha fatto il governo degli Stati Uniti, e portare in Italia tutti gli archivi dell'Unione Sovietica che a qualsiasi titolo riguardino l'Italia e faccia la stessa cosa per quanto riguarda tutta la documentazione sul Pci disponibile presso la Fondazione Gramsci" per la quale sussiste "un indubbio conflitto di interessi nel fatto che queste carte siano custodite dagli stessi eredi che potrebbero in qualche modo avere interesse ad un non totale accertamento della verità".

L'acquisizione di detti archivi è, secondo l'editorialista, "una cosa fattibile con una spesa molto ridotta, utilissima, che potrebbe produrre studi storici adeguati".

Lo storico ha invece valutato positivamente la proposta di Berlusconi per quanto riguarda l'affaire Telekom-Serbia "un argomento molto circoscritto nel tempo e nello spazio" per il quale "potrebbe essere interessante acquisire documentazione sulle attività del ministero degli Esteri, le comunicazioni intercorse tra la nostra ambasciata a Belgrado e il ministero degli Esteri, nonché tutte le delibere delle società interessate".

In questo caso, infatti, si tratterebbe di "documentazione congrua e appropriata all'argomento dell'indagine" Galli Della Loggia ha quindi elaborato un'analisi politica di queste proposte, sostenendo che non è "assolutamente utile politicamente al centrodestra presentarsi all'inizio della legislatura con queste proposte" che comportano "automaticamente" un "significato politico di scontro e di vendetta".

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