Roma, 20 giugno 2001 h11.40 - Nella conferenza stampa per il "passaggio di consegne" tra Umberto Veronesi e Girolamo Sirchia, i due scienziati hanno fatto dichiarazioni di stima reciproca e il nuovo ministro della Sanità ha assicurato che la sua azione di governo sarà improntata alla continuità con quanto già avviato.
In realtà, su alcuni temi concernenti i diritti civili, non sembra che il nuovo ministro voglia proseguire nella scia del proprio predecessore: disaccordo sulla proposta della cosidddetta 'eutanasia passiva' ovvero sulla sospensione dell'alimentazione forzata per i malati … terminali in coma vegetativo avanzata proprio negli ultimi giorni del proprio da una commissione istituita da Veronesi.Poca continuità con i toni di Veronesi, da parte di Sirchia anche sull'aborto.
Pur assicurando che "nessuno ha pensato di cambiare la legge", il ministro parla di "utilizare al massimo una legge pensata come un sostegno alla donna ed alla gravidanza e non all'aborto".
Ed ancora il ministro ha definito come "obbligo per la comunità" quello di rimuovere le cause di disagio sociale che siano all'origine di un aborto.A parte le questioni concernenti le nuove e antiche libertà civili, la conferenza stampa ha visto il tributo di Veronesi nei confronti del proprio successore: "Non potevo augurarmi - ha affermato - che il ministero andasse in mani migliori.
Io e Sirchia siamo amici da molti anni e siamo stati insieme protagonisti della riforma del sistema ospedaliero".
L'ex ministro della Sanità si è inoltre dichiarato rassicurato per "avere un uomo di assoluta e cristallina onestà intellettuale non influenzato da secondi fini".
Umberto Veronesi ha poi relazionato su alcuni aspettti che hanno già visto una discussione congiunta e che quindi dovrebbero secondo l'ex ministro "andare avanti speditamente".
In particolare "l'educazione permanente dei medici, il progetto degli ospedali rinnovati, il rilancio dei trapianti".
L'ex ministro della Sanità ha poi concluso il suo intervento assicurando: "Il mio sostegno e il mio appoggio sarà sicuramente senza limiti" Girolamo Sirchia ha sostenuto che alla base della stima reciproca tra i due ministri "c'è un pensiero comune che fa sì che ci sarà una continuità nell'azione" in quanto "i grandi salti non giovano ai sistemi".
"Dobbiamo mettere al vertice del nostro pensiero un diverso e più proficuo rapporto collaborativo con le regioni" ha affermato il ministro della Sanità e questo vale in particolare nei confronti delle regioni meridionali che devono arrivare al raggiungimento di "un'indipendenza vera".
Sirchia ha poi affrontato il "grave problema della spesa sanitaria" da risolvere "in tempi brevi", nei primi cinque mesi del 2001, ha spiegato "abbiamo avuto un aumento della spesa farmaceutica di 5 mila mld, questa è una cosa gravissima ed è in parte dovuta all'eliminazione dei ticket", assicurando che "questo non significa rimettere i ticket ma riconsiderare come recuperare e come moderare questo aumento che è insostenibile per la nazione".
Un altro punto importante che anche Berlusconi ha toccato nel suo discorso programmatico è il problema dei medici, ha sostenuto il ministro, che "devono ritrovare un nuovo orgoglio di essere medici e nuove regole per rapportarsi alla struttura.
Credo che alcuni vincoli siano ingiustificabili e odiosi " e debbano essere rivisti.
Tra gli "odiosi vincoli" da rivedere, alcuni obblighi legati a intramoenia, che comunque non intende modificare nella sostanza, ed extramoenia.
La preoccupazione maggiore del ministro della Sanità sembra essere la garanzia negli ospedali della "qualità della prestazione non solo medica", il servizio sanitario nazionale, infatti, "ha raggiunto un livello di qualità e di efficienza buono, basterebbe non molto per dare un risultato visibile".
Importante anche il tema della comunicazione sociale "sicuramente molte delle spese improprie che abbiamo oggi derivano dalla cattiva informazione, penso al fumo, all'obesità che sta diventando un vero problema in Italia", a tal proposito è stata proposta una collaborazione con la Rai.
In realtà, su alcuni temi concernenti i diritti civili, non sembra che il nuovo ministro voglia proseguire nella scia del proprio predecessore: disaccordo sulla proposta della cosidddetta 'eutanasia passiva' ovvero sulla sospensione dell'alimentazione forzata per i malati … terminali in coma vegetativo avanzata proprio negli ultimi giorni del proprio da una commissione istituita da Veronesi.Poca continuità con i toni di Veronesi, da parte di Sirchia anche sull'aborto.
Pur assicurando che "nessuno ha pensato di cambiare la legge", il ministro parla di "utilizare al massimo una legge pensata come un sostegno alla donna ed alla gravidanza e non all'aborto".
Ed ancora il ministro ha definito come "obbligo per la comunità" quello di rimuovere le cause di disagio sociale che siano all'origine di un aborto.A parte le questioni concernenti le nuove e antiche libertà civili, la conferenza stampa ha visto il tributo di Veronesi nei confronti del proprio successore: "Non potevo augurarmi - ha affermato - che il ministero andasse in mani migliori.
Io e Sirchia siamo amici da molti anni e siamo stati insieme protagonisti della riforma del sistema ospedaliero".
L'ex ministro della Sanità si è inoltre dichiarato rassicurato per "avere un uomo di assoluta e cristallina onestà intellettuale non influenzato da secondi fini".
Umberto Veronesi ha poi relazionato su alcuni aspettti che hanno già visto una discussione congiunta e che quindi dovrebbero secondo l'ex ministro "andare avanti speditamente".
In particolare "l'educazione permanente dei medici, il progetto degli ospedali rinnovati, il rilancio dei trapianti".
L'ex ministro della Sanità ha poi concluso il suo intervento assicurando: "Il mio sostegno e il mio appoggio sarà sicuramente senza limiti" Girolamo Sirchia ha sostenuto che alla base della stima reciproca tra i due ministri "c'è un pensiero comune che fa sì che ci sarà una continuità nell'azione" in quanto "i grandi salti non giovano ai sistemi".
"Dobbiamo mettere al vertice del nostro pensiero un diverso e più proficuo rapporto collaborativo con le regioni" ha affermato il ministro della Sanità e questo vale in particolare nei confronti delle regioni meridionali che devono arrivare al raggiungimento di "un'indipendenza vera".
Sirchia ha poi affrontato il "grave problema della spesa sanitaria" da risolvere "in tempi brevi", nei primi cinque mesi del 2001, ha spiegato "abbiamo avuto un aumento della spesa farmaceutica di 5 mila mld, questa è una cosa gravissima ed è in parte dovuta all'eliminazione dei ticket", assicurando che "questo non significa rimettere i ticket ma riconsiderare come recuperare e come moderare questo aumento che è insostenibile per la nazione".
Un altro punto importante che anche Berlusconi ha toccato nel suo discorso programmatico è il problema dei medici, ha sostenuto il ministro, che "devono ritrovare un nuovo orgoglio di essere medici e nuove regole per rapportarsi alla struttura.
Credo che alcuni vincoli siano ingiustificabili e odiosi " e debbano essere rivisti.
Tra gli "odiosi vincoli" da rivedere, alcuni obblighi legati a intramoenia, che comunque non intende modificare nella sostanza, ed extramoenia.
La preoccupazione maggiore del ministro della Sanità sembra essere la garanzia negli ospedali della "qualità della prestazione non solo medica", il servizio sanitario nazionale, infatti, "ha raggiunto un livello di qualità e di efficienza buono, basterebbe non molto per dare un risultato visibile".
Importante anche il tema della comunicazione sociale "sicuramente molte delle spese improprie che abbiamo oggi derivano dalla cattiva informazione, penso al fumo, all'obesità che sta diventando un vero problema in Italia", a tal proposito è stata proposta una collaborazione con la Rai.
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