13 LUG 2001

G8: Cinque personalità internazionali affidano messaggio a Ciampi e Berlusconi per la lotta alla fame e all'infibulazione

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Roma, 13 luglio 2001 h17.53 - Il Premio Nobel Rita Levi Montalcini, l'Alto commissario dell'Onu per i Diritti umani Mary Robinson, la "Maria Teresa del Pakistan", Abdul Sattar Edhi, il vescovo brasiliano Luciano Mendes de Almeida e l'ex Alto commisario per i rifugiati Sadako Ogata.

Hanno esposto in una conferenza stampa al termine degli incontri con il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi le raccomandazioni da trasmettere al G8."Il G8 deve affrontare come priorità il problema della povertà estrema se l'obbiettivo è quello di
dimezzarla entro il 2015 e deve essere molto più radicale per l'eliminazione del debito nei paesi poveri, oltre che a mantenere l'impegno fatto di stanziare lo 0.7% del Pil per la cooperazione per lo sviluppo".

Così Mary Robinson ha introdotto la conferenza stampa.

Rita Levi Montalcini ha ribadito il suo impegno nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili e ha quindi sollevato la questione relativa alla necessità di dare un segnale forte.

"Mi auguro - ha affermato la scienziata italiana - che il G8 non soltanto consideri la povertà e le condizioni disperate del Continente africano e degli altri continenti del Sud del mondo ma che ponga attenzione particolarmente importante a quanti soffrono di più: l'elemento femminile.

Noi conosciamo le orribili pratiche di mutilazioni sessuali, se noi riusciremo a dare alle donne in Africa e in tutti i paesi del sud possibilità di intervento ritengo che avremo fatto un enorme passo rispetto ad un possibile futuro per l'intera umanità.

Io spero che il G8 non intenda intervenire solo sui paesi poveri che non sono sottosviluppati ma sottoindustrializzati, non voglio che si parli più di sottosviluppo perché lo sviluppo industriale non ha niente a che fare con quello etico".

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