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Città della Pieve (PG), 3 settembre 2001 h22.10 - "Dopo il congresso deciderà il partito, io non sono candidato a fare il presidente del partito.
È stato un onore per me e certamente se si riterrà giusto, utile attribuirmi questo compito lo riterrò un onore, ma non lo chiedo e non sono candidato a farlo" Così Massimo D'Alema alla Festa de l'Unità di Moiano ha chiarito la sua posizione nei confronti di una sua ipotetica riconferma a presidente dei Ds.
Proprio sul futuro della Quercia, D'Alema ha ribadito la propria convinzione che nel prossimo congresso nazionale dei democratici di … sinistra si dovranno stabilire le linee guida per la ricostruzione di un'opposizione forte che si ponga come valida alternativa al governo di "una destra così becera e così poco liberale".I Ds devono sfidare la destra"Di fronte ad un governo - ha aggiunto - che in poche settimane ha messo in discussione anni di conquiste sociali" è necessario costruire "un'opposizione forte, capace di rivolgersi alla maggioranza degli italiani e capace di ricostruire l'unità sindacale, condizione fondamentale per la difesa dei diritti dei lavoratori, capace di presentarsi in ogni momento come una credibile alternativa di governo".
È infatti fondamentale che la sinistra si ponga come obbiettivo, soprattutto nel congresso dei Ds, quello di costruire una forza in grado di governare, con la credibilità necessaria a costruire "una svolta" per non restare confinata nel ruolo di opposizione che le vorrebbe imporre la destra.
La "vera risposta a Berlusconi è quella di costruire un'alternativa di governo, una sfida alla destra, la sfida dell'innovazione che punta a promuovere maggiore uguaglianza", questo il "primo obbiettivo" del congresso di novembre.
Berlusconi minaccia i risultati raggiunti dalla sinistra al governoMassimo D'Alema ha rivendicato i meriti dell'azione di governo della sinistra che ha "riconquistato una dignità e una credibilità dell'Italia: si è guardato all'Italia non più come al paese di spaghetti, mandolino e mafia ma come ad un Paese in grado di mantenere i suoi impegni sia dal punto di vista della finanza pubblica sia nella gestione delle crisi internazionali".
Il governo Berlusconi ha dunque trovato "un Paese serio, in grado di essere protagonista nella scena mondiale.
È innanzitutto questo patrimonio - ha affermato D'Alema - che oggi è minacciato dal governo Berlusconi, un governo che ha mostrato tutta la sua incapacità e la sua arroganza nella gestione del G8.
Era difficile fare una figura più brutta di quella che l'Italia ha fatto".
L'avallo politico della destra alle violenze sui manifestantiDura la critica al governo sulle modalità utilizzate per combattere la violenza: "Il problema - ha spiegato - è come si garantisce, anche nella lotta contro i violenti il rispetto delle regole democratiche di un grande Paese civile".Durissima chiamata di corresponsabilità sulle violenze nei confronti dei manifestanti pacifici.
"Noi - ha aggiunto - abbiamo visto i violenti liberi di colpire e i ragazzi massacrati nelle caserme e abbiamo avuto la sensazione che tutto questo avvenisse non per caso e che questi episodi di violenza non accettabili da parte dello stato, siano avvenuti con l'incoraggiamento e con l'avallo politico di una destra che ha voluto far vedere che adesso si può picchiare impunemente perché ci sono loro".
D'Alema ha dunque auspicato che "si faccia chiarezza" soprattutto per "ridare credibilità alle forze dell'ordine" che - ha aggiunto - "risiede anche nel fatto che se qualcuno prende a calci un ragazzo che sta per terra deve essere punito" La flessibilità va concertata coi sindacatiTornando ai primi provvedimenti che hanno caratterizzato l'attività del governo, il presidente dei Ds, dopo aver definito il pacchetto dei 100 giorni come un pacchetto di leggi atte a favorire "il cittadino Silvio Berlusconi, che per un caso di omonimia si chiama come il Presidente del Consiglio", ha rilevato che il governo di centrodestra ha attuato una politica del lavoro che "non ha niente a che fare con la flessibilità", che al contrario è stata introdotta invece dal precedente governo.
"Sì - ha affermato D'Alema - ad una flessibilità regolata, concertata con i sindacati; no ad una mano libera ai padroni che possa fondarsi anche sul ricatto del licenziamento individuale".
Altro spunto polemico nei confronti del governo è quello sull'ipotesi di riforma della scuola: per D'Alema è importante opporsi alle politiche sulla scuola dell'attuale governo poichè "la frantumazione ideologica dell'istruzione - ha spiegato - è l'anticamera della frantumazione del Paese, dell'unità del Paese e della convivenza tra gli italiani" Con la globalizzazione in Cina si naviga in InternetParlando della necessità di governare la globalizzazione con un atteggiamento alieno sia dall'atteggiamento luddista di una "sinistra primitiva", così come dal "globalismo liberista" della destra, D'Alema, forse influenzato dalla sua recente visita nel più grande paese a dittatura comunista nel mondo, ha preso ad esempio proprio la Cina per evidenziare gli effetti positivi di quello che ha definito processo di "globalizzazione delle opportunità"."In Cina - ha spiegato - alcuni possano guardare Internet" ...
È stato un onore per me e certamente se si riterrà giusto, utile attribuirmi questo compito lo riterrò un onore, ma non lo chiedo e non sono candidato a farlo" Così Massimo D'Alema alla Festa de l'Unità di Moiano ha chiarito la sua posizione nei confronti di una sua ipotetica riconferma a presidente dei Ds.
Proprio sul futuro della Quercia, D'Alema ha ribadito la propria convinzione che nel prossimo congresso nazionale dei democratici di … sinistra si dovranno stabilire le linee guida per la ricostruzione di un'opposizione forte che si ponga come valida alternativa al governo di "una destra così becera e così poco liberale".I Ds devono sfidare la destra"Di fronte ad un governo - ha aggiunto - che in poche settimane ha messo in discussione anni di conquiste sociali" è necessario costruire "un'opposizione forte, capace di rivolgersi alla maggioranza degli italiani e capace di ricostruire l'unità sindacale, condizione fondamentale per la difesa dei diritti dei lavoratori, capace di presentarsi in ogni momento come una credibile alternativa di governo".
È infatti fondamentale che la sinistra si ponga come obbiettivo, soprattutto nel congresso dei Ds, quello di costruire una forza in grado di governare, con la credibilità necessaria a costruire "una svolta" per non restare confinata nel ruolo di opposizione che le vorrebbe imporre la destra.
La "vera risposta a Berlusconi è quella di costruire un'alternativa di governo, una sfida alla destra, la sfida dell'innovazione che punta a promuovere maggiore uguaglianza", questo il "primo obbiettivo" del congresso di novembre.
Berlusconi minaccia i risultati raggiunti dalla sinistra al governoMassimo D'Alema ha rivendicato i meriti dell'azione di governo della sinistra che ha "riconquistato una dignità e una credibilità dell'Italia: si è guardato all'Italia non più come al paese di spaghetti, mandolino e mafia ma come ad un Paese in grado di mantenere i suoi impegni sia dal punto di vista della finanza pubblica sia nella gestione delle crisi internazionali".
Il governo Berlusconi ha dunque trovato "un Paese serio, in grado di essere protagonista nella scena mondiale.
È innanzitutto questo patrimonio - ha affermato D'Alema - che oggi è minacciato dal governo Berlusconi, un governo che ha mostrato tutta la sua incapacità e la sua arroganza nella gestione del G8.
Era difficile fare una figura più brutta di quella che l'Italia ha fatto".
L'avallo politico della destra alle violenze sui manifestantiDura la critica al governo sulle modalità utilizzate per combattere la violenza: "Il problema - ha spiegato - è come si garantisce, anche nella lotta contro i violenti il rispetto delle regole democratiche di un grande Paese civile".Durissima chiamata di corresponsabilità sulle violenze nei confronti dei manifestanti pacifici.
"Noi - ha aggiunto - abbiamo visto i violenti liberi di colpire e i ragazzi massacrati nelle caserme e abbiamo avuto la sensazione che tutto questo avvenisse non per caso e che questi episodi di violenza non accettabili da parte dello stato, siano avvenuti con l'incoraggiamento e con l'avallo politico di una destra che ha voluto far vedere che adesso si può picchiare impunemente perché ci sono loro".
D'Alema ha dunque auspicato che "si faccia chiarezza" soprattutto per "ridare credibilità alle forze dell'ordine" che - ha aggiunto - "risiede anche nel fatto che se qualcuno prende a calci un ragazzo che sta per terra deve essere punito" La flessibilità va concertata coi sindacatiTornando ai primi provvedimenti che hanno caratterizzato l'attività del governo, il presidente dei Ds, dopo aver definito il pacchetto dei 100 giorni come un pacchetto di leggi atte a favorire "il cittadino Silvio Berlusconi, che per un caso di omonimia si chiama come il Presidente del Consiglio", ha rilevato che il governo di centrodestra ha attuato una politica del lavoro che "non ha niente a che fare con la flessibilità", che al contrario è stata introdotta invece dal precedente governo.
"Sì - ha affermato D'Alema - ad una flessibilità regolata, concertata con i sindacati; no ad una mano libera ai padroni che possa fondarsi anche sul ricatto del licenziamento individuale".
Altro spunto polemico nei confronti del governo è quello sull'ipotesi di riforma della scuola: per D'Alema è importante opporsi alle politiche sulla scuola dell'attuale governo poichè "la frantumazione ideologica dell'istruzione - ha spiegato - è l'anticamera della frantumazione del Paese, dell'unità del Paese e della convivenza tra gli italiani" Con la globalizzazione in Cina si naviga in InternetParlando della necessità di governare la globalizzazione con un atteggiamento alieno sia dall'atteggiamento luddista di una "sinistra primitiva", così come dal "globalismo liberista" della destra, D'Alema, forse influenzato dalla sua recente visita nel più grande paese a dittatura comunista nel mondo, ha preso ad esempio proprio la Cina per evidenziare gli effetti positivi di quello che ha definito processo di "globalizzazione delle opportunità"."In Cina - ha spiegato - alcuni possano guardare Internet" ...
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