29 SET 2001

Prc: Bertinotti, Il terrorismo è reazione alla sete di rapina dell'occidente capitalistico

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Fausto Bertinotti chiude la manifestazione nazionale di Prc dichiarando il "No" alla guerra e stigmatizzando le responsabilità dell'occidente capitalistico la piaga del terrorismo e del fondamentalismo.Roma, 29 settembre 2001 - La violenza colonizzatrice dell'occidente ha inasprito gli animi dei popoli oppressi da fame e governi instabili nel mondo arabo.

L'occidente non ha portato benessere nel sud del mondo ma ha allargato le basi per la nascita di fondamentalismo e intolleranza.

Sarà il movimento antiglobal, l'idea comunista per il superamento del capitalismo e la tolleranza espressa dal
pontefice a ridare una speranza di pace ai popoli oppressi di oriente e occidente.

Queste le linee guida dell'intervento del segretario di Rifondazione Comunista, in un comizio a conclusione della manifestazione nazionale svoltasi nella capitale.

Un intervento, quello di Bertinotti, fortemente connotato dalla ferma opposizione alla guerra come risposta agli attacchi terroristici dell'11 settembre e dalla serrata critica al "balbettio" della politica italiana a tal proposito.

Genova deve vincere su New York"Abbiamo vissuto - ha affermato Bertinotti - due eventi giganteschi che stanno cambiando il mondo".

Uno, quello di Genova, che "neppure la violenza repressiva di una polizia guidata da una mano tanto invisibile quanto potente è riuscita a oscurare perché anche rispetto alla repressione la forza di una nuova generazione si è imposta".

L'altro evento è stato "l'attentato terroristico di New York, la sua furia distruttrice, la sua capacità simbolica.

E per due volte noi, donne e uomini di pace abbiamo detto che nulla sarebbe stato più come prima.

Due eventi in direzione opposta, due eventi che parlano lingue, culture, politiche contrapposte.

La prima di queste lingue deve riuscire a vincere, perché la sua è la ragione dell'umanità, la sua è quella di un altro mondo possibile che oggi si rivela più drammaticamente urgente di quanto già non lo conoscessimo a Genova.

Se non vincerà sarà la barbarie"No ai signori della guerra"Siamo qui", ha spiegato Bertinotti per dire ai "signori della guerra: non ci toglierete la nostra voglia di vivere, la nostra voglia di vivere è la risposta alla vostra volontà di guerra.

Vinceremo noi perché la vita batterà la morte".

"Siamo qui - ha proseguito il segretario di Rifondazione Comunista - perché la macchina della guerra non schiacci quella speranza, non schiacci i popoli di Seattle, il movimento dei movimenti, siamo qui perché da quel movimento si tragga la forza per fermare la guerra"Le responsabilità dell'occidenteBertinotti si è dichiarato assolutamente contrario al terrorismo e ai fondamentalismi che però traggono linfa vitale proprio dall'oppressione esercitata dal mondo occidentale che si fa portatore di valori di democrazia e civiltà.

L'Occidente, e in particolare gli Stati Uniti, paese colonizzatore per eccellenza, hanno contribuito con la globalizzazione non allo sviluppo dei paesi del sud del mondo ma a creare fame e distruzione.

Secondo Bertinotti è comprensibile, anche se assolutamente condannabile, dunque, che i fondamentalisti siano arrivati a colpire il cuore degli Usa, vista la politica fin qui perseguita e che la forza distruttrice dei fondamentalismi si sia sviluppata in così tante forme.

Terrorismo "lato oscuro della globalizzazione"Bertinotti ha avanzato quindi l'ipotesi che i fondamentalismi e il terrorismo internazionale siano proprio il "lato oscuro della globalizzazione".

"C'erano tutti i segni premonitori.

Poi sono precipitati.

Il terrorismo lo abbiamo visto esplodere sulle torri di New York, il terrorismo, la sua furia distruttiva, donne e uomini morti per colpire i simboli di un potere lontano.

Non abbiamo avuto dubbi - ha dichiarato Fausto Bertinotti - il terrorismo non è il Robin Hood dei poveri e dei disperati, non è la mano vendicatrice dei poveri del mondo, è l'avversario dei popoli del mondo, del movimento antiglobalizzazione.

Fondamentalismo reazione alla sete di rapinaBertinotti ha poi evidenziato che i paesi arabi e più in generale quelli del "sud del mondo" sono stati "costretti a subire" le "sofferenze e umiliazioni" per la "potenza di quelli che si chiamano paesi occidentali, per la loro violenza, per la loro sete di rapina"."Qual è l'occidente? È quello dei cieli pieni di guerra o della terra di pace?", si è chiesto il segretario di Rifondazione Comunista che ha aggiunto: "Combattere il terrorismo e combattere per la giustizia sono il nostro impegno.

La guerra non c'entra nulla con questo.

È la risposta cieca ed arrogante di una divinità che si sente sfregiata, la divinità del mercato, della tecnologia, della potenza.

Si è scoperta vulnerabile e invece di interrogarsi sulla sua crisi, che la rende così vulnerabile esercita un'escalation di potenza, invoca la guerra e sembra non accorgersi che sarebbe una tragedia per tutta l'umanità".La speranza è antiglobalIl movimento antiglobal, secondo Bertinotti, "ha preso nuova forza dalla crisi del suo avversario: la globalizzazione capitalistica".

"Sembravano invincibili - prosegue il segretario di Prc - promettevano un nuovo eden, verso un futuro radioso da cui sarebbe stata cancellata dal mondo la fame forse anche la morte e invece, già cominciavano a fallire tutte le promesse".

"Una nuova generazione ha riscoperto l'impegno e adesso dovete fare i conti con noi, con la nostra domanda di libertà e di futuro"Le uniche opposizioniAttualmente la reazione dell'occidente sembra essere improntata ad un'eclisse dei valori fondanti della democrazia e della giustizia e si sta impegnando in una "crociata" per rafforzare il proprio senso di potenza, l'Europa sta dimostrando la propria inesistenza: "esiste come moneta ma non come politica".

La democrazia sta entrando in una sospensione, e "dal balbettio emergono solo tre voci distinte: quella dei popoli di Seattle, la nostra e quella del Pontefice".

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riduci

  • I popoli della pace devono vincere

    <strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 9 min 46 sec
  • Il terrorismo e il fondamentalismo sono nostri nemici

    0:09 Durata: 11 min 38 sec
  • La violenza dell'Occidente

    0:21 Durata: 3 min 19 sec
  • Le dichiarazioni di Bush e Berlusconi e la sospensione della democrazia

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  • Siamo cittadini del mondo contro il treno della guerra

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